Finanziamenti donne 2018 a fondo perduto, prestiti e agevolazioni per l’imprenditorialità femminile come funziona la domanda, requisiti e a chi rivolgersi
Ecco quali sono i finanziamenti agevolati donne 2018. In Italia, vuoi per la crisi economica che per le reali difficoltà nel trovare un posto di lavoro, cresce sempre di più la voglia di mettersi in proprio e trasformare un’idea di impresa in una start up di successo, magari tutto al femminile.
Ed è a questo target che oggi vogliamo dedicare una guida facile e pratica ai finanziamenti agevolati donne, ai requisiti di accesso richiesti, ai tipi di incentivi riservati all’imprenditoria femminile e dove e a chi rivolgersi per presentare la domanda.
Quali sono i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti? La legge italiana, 215/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” prevede delle agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne. Per fruire delle agevolazioni e presentare domanda, le PMI in rosa devono possedere i seguenti requisiti:
- Ditta individuale: il titolare deve essere una donna;
- Società di persone e cooperative: deve esserci almeno il 60% dei soci donne;
- Società di Capitali: almeno 2/3 delle quote devono essere in possesso di donne e l’amministrazione deve essere composta almeno da 1/3 di donne.
Per quanto riguarda le piccole imprese i requisiti da possedere al momento della domanda di partecipazione al bando sono:
- Aver meno di 50 dipendenti;
- Avere un fatturato inferiore a 7 milioni di euro o 5 milioni di totale di bilancio;
- Non essere dipendenti da imprese partecipanti.
Dal 15 gennaio 2018, è possibile presentare anche Resto al Sud 2018 domanda Invitalia riservata ai giovani tra i 18 ed i 35 anni. Quali tipi di agevolazioni spettano alle imprese femminili?
I tipi di agevolazioni che spettano alle donne che costituiscono imprese femminili, ossia, che rientrano nei requisiti sopra elencati, a seconda del bando a cui partecipano e al tipo di Ente a cui si rivolgono spettano:
- Contributi a fondo perduto: sono incentivi che servono ad avviare l’impresa femminile, per cui sono costituiti da una parte di capitale che non deve essere restituito, generalmente il 50% dei fondi sono a fondo perduto e il resto è rimborsato in rate mensili a tasso agevolato.
- Fondo di Garanzia: non è un contributo economico, ma permette di richiedere un finanziamento garantito dallo Stato. Come funziona il Fondo PMI: Il Fondo non interviene nei rapporti tra il beneficiario e la banca né tantomeno sui tassi di interessi applicati ma sulle garanzie reali, assicurative e bancarie. Le domande per la concessione della Garanzia dello Stato possono essere presentate sia dalle imprese femminili che dalle professioniste, direttamente alla banca e al Fondo.
- Microcredito: anche questo tipo di agevolazione prevede non un contributo economico ma la garanzia sull’eventuale prestito richiesto da imprese femminili già costituite o da professioniste con Partita IVA da almeno 5 anni.Per accedere al microcredito le imprese e le professioniste non devono avere più di 5 dipendenti e 10 in caso di Società di persone, SRL semplificate e cooperative.
- Autoimpiego Invitalia: ottimo strumento di sostegno per creare, sviluppare ed avviare piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupate e donne in cerca di prima occupazione. La gestione del fondo, è assegnata a INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa che si occupa di valutare le domande di contributo a fondo perduto e di mutuo a tasso agevolato ed offrire l’assistenza su 3 importanti iniziative che sono:
- Lavoro autonomo sotto forma di ditta individuale, microimpresa e franchising. A causa dell’esaurimento dei fondi, non è più possibile presentare nuove domande di agevolazioni per l’Autoimpiego.
- Incentivi SMART&START: ossia, incentivi e agevolazioni start up innovative Italia.
Come e dove si presenta la domanda finanziamenti agevolati donne 2018:
Le donne interessate ad accedere ai finanziamenti a fondo perduto e alle agevolazioni legge 205/1992 devono verificare l’uscita dei bandi sul sito del MISE o della propria regione. Tali bandi, sono infatti periodicamente pubblicati, di volta in volta, specificando le risorse disponibili, le modalità di finanziamento a fondo perduto e delle agevolazioni per l’Imprenditoria femminile.
Una volta uscito il bando, e verificato il possesso dei requisiti, è possibile poi presentare la domanda, utilizzando i moduli pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Successivamente all’invio della domanda, l’Ente gestore, provvede alla pubblicazione della graduatoria sulla base di criteri bene precisi quali: occupazione, fattibilità dell’idea di impresa, partecipazione femminile, business plan, certificazioni ambientali e di qualità.
Per vedere i bandi finanziamento donne 2018 aperti o di prossima apertura?
Ecco dove leggere i bandi per l’imprenditoria femminile
- IF imprendiotorialità femminile UnionCamere;
- Imprenditoria femminile e lavoro autonomo bando ABI
- MISE finanziamenti giovani e donne:
Mobilità, sicurezza, salute, ambiente e rapporti con la pubblica amministrazione: sono le sfide principali della città del futuro e i temi che vedranno impegnati TIM e tree con “The Future of the City”, l’iniziativa inaugurata oggi a Catania, nella sede di TIM WCAP, alla presenza del Sindaco di Catania, Enzo Bianco, e di Attilio Somma, responsabile Business Positioning di TIM. Obiettivo del progetto è quello di coinvolgere le istituzioni, le associazioni, le imprese e i talenti siciliani per rilanciare Catania e la Sicilia grazie all’innovazione e alla cooperazione.
A supportare l’iniziativa anche le Università di Palermo e di Catania, presenti all’evento con Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica all’Università di Palermo, e Vincenzo Catania, direttore del DIEEI dell’Università di Catania, Confindustria Catania, con il Vice President Vicario, Antonello Biriaco, e tante associazioni e startup del territorio che, insieme a Claudio Centofanti, Responsabile Business Sales Sud di TIM, hanno contribuito ad animare una tavola rotonda sull’innovazione digitale, moderata da Giovanni Iozzia, Direttore Economyup.
“The Future of the City” si rivolge a giovani, startup e aziende per coinvolgerli in programmi di innovazione, percorsi formativi, hackathon ed eventi, con l’obiettivo ambizioso di migliorare il territorio attraverso la trasformazione digitale e culturale. Grazie alla forte collaborazione con TIM per lo sviluppo digitale del territorio – a partire dal protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre relativo alla sperimentazione di servizi innovativi destinati ai cittadini – il capoluogo etneo e l’acceleratore TIM WCAP saranno al centro del progetto che interesserà anche l’intera isola, con numerose iniziative in programma ed il coinvolgimento degli attori del territorio che sono stati i protagonisti dell’evento inaugurale.
“TIM è impegnata a fare della tecnologia uno strumento per far crescere il Paese – afferma il responsabile Business Positioning di TIM, Attilio Somma -. Digitalizzare significa migliorare la vita dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche, offrendo soluzioni ai problemi di tutti i giorni attraverso reti ultraveloci, analisi e gestione dei dati, fruizione di contenuti, creazione di oggetti e spazi connessi. Vogliamo che il sud partecipi alla trasformazione digitale: The Future of The City, iniziativa creata ad hoc per la digitalizzazione della Sicilia, è il segno tangibile del nostro impegno”.
“Il 50% della popolazione mondiale vive oggi nelle città e nel 2050 si arriverà al 70%. Le sfide della città del futuro sono anche le sfide di tree. La città deve essere quel luogo in cui è desiderabile vivere, lavorare, organizzare la propria vita e trascorrere il tempo. Costruire una città intelligente non è solo una questione di hardware, software e digital, ma di capitale umano, sociale, relazionale e ambientale. Partiamo da Catania e dal sud per innovare il nostro Paese. Perché è a partire dalle startup city che si costruisce una startup nation” – dichiara Antonio Perdichizzi, CEO di tree.
L’iniziativa ha “casa” a Catania, in via Novara, nella sede di TIM WCAP, un luogo che già dal 2013 è il punto di riferimento cittadino sui temi dell’innovazione, e che ora diventa anche il quartier generale di The Future of The City, nonché un luogo di sperimentazione tecnologica. La sede di TIM WCAP è infatti coperta da una cella narrowband IoT, una tecnologia che anticipa la futura rete 5G permettendo sperimentazioni in ambito Internet of Things. Grazie a questa cella, nonché alle SIM card compatibili e agli apparati messi a disposizione da TIM e dai suoi partner, le startup potranno sviluppare e testare nuove soluzioni di Internet delle Cose al servizio di una migliore vita cittadina. Per dare un esempio concreto di questa potenzialità, l’evento si è concluso con una demo di “Smart CT2”, la sperimentazione sul campo che TIM sta realizzando con il Comune di Catania per testare nuovi servizi digitali di monitoraggio ambientale e cura del verde urbano.
A Smau Napoli 2017, presente nel capoluogo campano il 14 e 15 dicembre alla Fiera d’Oltremare, l’innovazione delle regione diventa protagonista. Dalle app che trasformano l’iPhone in apparecchio acustico alle nuove soluzioni per la ricarica dei veicoli elettrici: l’innovazione campana protagonista Beni culturali e Turismo, Biotecnologie Salute dell’Uomo e Agroalimentare, Energia e Ambiente, Materiali avanzati e Nanotecnologie, Trasporti di Superficie e Logistica, Agenda Digitale e Aerospazio: l’offerta di innovazione presente a Smau Napoli spazierà lungo le principali linee di intervento della RIS3. L’evento sarà l’occasione per riunire per la prima volta i principali stakeholder del sistema dell’innovazione campani nell’ambito di 7 Tavoli di Lavoro Tematici creando nuove connessioni con le startup e l’ecosistema dell’innovazione del territorio.
Un panorama vivacissimo, in continua evoluzione: è la fotografia dell’universo delle startup innovative campane scattata dall’ultimo rapporto Unioncamere, che al 30 settembre 2017 rilevava la presenza di ben 592 realtà nel territorio regionale, confermando la Campania come la prima regione del Mezzogiorno, e la quinta in Italia, per numero di startup. Un ecosistema, quello dell’Innovazione sul territorio, su cui Smau Napoli, in programma giovedì 14 e venerdì 15 dicembre presso la Mostra d’Oltremare, tornerà ad accendere i riflettori. Se la Campania è la quinta regione italiana, Napoli con 283 startup si attesta come quarta città italiana subito dopo Milano, Roma e Torino. A Smau Napoli sarà presente una selezione di alcune fra le migliori startup del territorio che, insieme ad imprese del digital come Cisco e TIM, durante la tappa campana del roadshow dedicato all’ecosistema italiano dell’innovazione, potranno entrare in connessione con le imprese del territorio.
Fra le realtà presenti, ecco Hear me Well, app nata dalla creatività di un gruppo di studenti dell’Apple Developer Academy di Napoli, che consente di trasformare il proprio iPhone in un apparecchio acustico che amplifica e rimodula le diverse frequenze del suono captate dal microfono del telefono in modo da compensare le carenze uditive. Sul fronte dell’e-health, anche la SoftwareEngine con le sue soluzioni gestionali dedicate alle aziende sanitarie. La startup napoletana Dasir Tech è a Smau per presentare Speffy, motore di ricerca dedicato al mondo dello sport, mentre con Do.Da.Co. i distributori possono scegliere on line gli ingredienti a partire dai quali verranno realizzate puree, succhi o nettari confezionati in packaging flessibili e personalizzabili.
Anche sul fronte della ricerca e dell’innovazione per le energie rinnovabili la Campania si conferma territorio particolarmente vivace: Estorage ha realizzato il primo motore di ricerca interamente dedicato alle energie rinnovabili, mentre lo spinoff dell’Università telematica Pegaso 3D Cel presenta la sua offerta di prodotti innovativi al servizio degli enti pubblici e privati preposti al governo del territorio e alla progettazione urbanistica, e Warian è in campo con le sue soluzioni alternative a quelle delle compagnie telefoniche tradizionali.
Sendora ha avuto l’intuizione di integrare la tecnologie blockchain alla propria app di sharing mobility che favorisce il contatto diretto fra chi deve spedire un prodotto e chi è in viaggio e cerca un modo per risparmiare: attraverso la tecnologia alla base dei bitcoin l’identità di ogni utente è tracciata e certificata in modo univoco. Mobilità in chiave green anche per Amato Electric, cui è stata affidata la realizzazione di una stazione per la ricarica ultra rapida dei veicoli elettrici presso l’aeroporto di Napoli e che si pone l’ambizioso obiettivo di realizzare in cinque anni una rete di circa 50 stazioni. Da Perspicio arriva invece la proposta di servizi integrati di rilievo, monitoraggio e modellazione digitale 3D che affiancano le tradizionali tecniche di rilevamento del territorio.
Fra le startup campane, presenti a Smau Napoli, non mancano realtà che già si sono affacciate nei mercati esteri: è il caso ad esempio di Roll Studio, pluri-premiata creative digital production agency specializzata nella creazione di soluzioni web, mobile e installazioni interattive, che vanta fra i propri clienti grandi brand internazionali dell’automotive o del fashion e alla sede di Avellino affianca una sede a Londra. Anche Cikala ha deciso di esplorare le nuove frontiere del marketing, realizzando sistemi innovativi che consentono sia di localizzare un dispositivo mobile anche con bluetooth e Gps spenti, sia, attraverso un complesso algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, di definire il profilo digitale dell’utilizzazione, in modo da elaborare proposte di proximity marketing dedicate. Anche Pio Prox mette in campo soluzioni dedicate allo shopping di prossimità, mentre Muove ha messo a punto uno strumento che analizza le banche dati con i contatti dei clienti per proporre newsletter e sms personalizzati. Hearth è invece una piattaforma di management di microeventi geolocalizzati che permette a imprese e attività di espandere il proprio mercato e raggiungere un nuovo pubblico attraverso un’originale forma di publishing digitale, mentre Homepagic nasce dall’intuizione di mettere in relazione il mondo del mobile con quello dell’immobile: ecco che una piattaforma dedicata propone simulazioni di arredo 3D che consentono al tempo stesso a chi cerca casa di “visualizzare” in modo nuovo l’immobile come se fosse già arredato, all’agente immobiliare di comunicare in modo più efficace al cliente e alle aziende del settore dell’arredo di raggiungere in modo diretto un target maturo e sensibile come quello di chi è alla ricerca di un’abitazione.
Riflettori puntati anche sulla ricerca sulle nanotecnologie e sui materiali avanzati, con Plmdata e Digital Business Innovation, realtà specializzate nella consulenza nel settore della manifattura additiva, e Optosensing, spinoff accademico che produce sistemi di sicurezza e monitoraggio distribuito in fibra ottica per effettuare misure di deformazione e temperatura, con altissima risoluzione spaziale, lungo tratti che si estendono fino a decine di km. Non mancherà un focus sulle nuove soluzioni nel campo dei digital payements, presentate da Paymove.
A tutte queste realtà Smau Napoli offrirà diverse occasioni di incontro e networking, a partire dagli speed pitching che vedranno la presentazione delle loro idee e progetti nell’ambito degli Smau Live Show fino al Premio Lamarck: un riconoscimento alle tre startup più pronte per il mercato che avranno l’opportunità di partecipare ad una delle tappe internazionali di Smau 2018 a Berlino o Londra. I Tavoli di Lavoro Tematici che si svolgeranno nei due giorni ospiteranno, inoltre, i principali stakeholder del territorio attivi sui temi delle linee di intervento della RIS3 della Regione Campania e saranno quindi un’occasione di incontro e contaminazione tra operatori specializzati e già attivi a livello internazionale e le startup presenti in fiera. Saranno infatti organizzati, nell’arco dei due giorni incontri mirati e gli Startup Safari: tour guidati che accompagneranno i visitatori tra le eccellenze innovative presenti per scoprire le innovazioni nei diversi settori, stringere la mano ai protagonisti e comprendere come queste realtà possono supportare la trasformazione digitale delle imprese.
A Smau Napoli anche le innovazioni proposte dai distretti, dai centri di ricerca e dalle reti imprese campane: fra le realtà presenti ATENA Scarl realtà nata con l’obiettivo di creare un distretto di alta tecnologia nei settori dell’ambiente e dell’energia, il distretto aerospaziale DAC; DATABENC – Distretto ad alta tecnolo
Oggi Smau ha inaugurato, al Padiglione 11 di PadovaFiere, la prima tappa dei Road Show 2017. Con la tappa di Padova vanno in scena oltre 60 startup, FabLab e imprese del digital, 28 casi di successo di aziende del territorio vincitrici del Premio Innovazione Smau e più di 60 workshop gratuiti dedicati ad imprenditori e professionisti.
Veneto terra di innovazione e di aziende che scelgono di crescere e rinnovarsi attraverso l’incontro con startup e imprese innovative. Lo dimostrano i dati del Primo Osservatorio sul Corporate Venture Capital realizzato da Smau, Assolombarda e Italia Startup, in collaborazione con Cerved e Ambrosetti, pubblicati sul sito http://www.osservatorio-openinnovation.it/ e presentati nell’ambito dello Smau Live Show in programma domani alle ore 14.30 dal titolo “Open Innovation, una visione collaborativa che sfrutta le sinergie tra aziende, startup e centri di ricerca”. Il Veneto è al secondo posto, dopo la Lombardia e prima dell’Emilia-Romagna, come Regione che ospita il più alto numero di soci corporate nelle startup innovative italiane. Dei 5.149 soci corporate che investono in startup, rilevati dall’Osservatorio, ben l’11,3% risiede in Veneto. Il Veneto inoltre, con 539 startup iscritte al Registro delle Imprese, su un totale di 6.745, rientra nella TOP5 delle Regioni con il più alto numero di startup innovative (dati relativi al 4° trimestre 2016).
Proprio per soddisfare le esigenze di innovazione delle Imprese e Pubbliche Amministrazioni del Veneto, Smau ha portato e porterà in scena, presso il Padiglione 11 di Padova Fiere, oltre 60 startup, FabLab e imprese del digital, tra cui Alcatel Lucent Enterprise, Cisco, Clouditalia, TIM, Hewlett Packard Enterprise, Seeweb, 28 casi di successo di aziende del territorio vincitrici del Premio Innovazione Smau e più di 60 workshop gratuiti dedicati ad imprenditori e professionisti.
“Questa sarà un’edizione che premia il Veneto dell’Industria, dell’Agroalimentare e delle aziende appartenenti anche settori più tradizionali della nostra economia che hanno scelto l’innovazione per crescere e rinnovarsi” – anticipa Pierantonio Macola, Presidente di Smau. “Queste realtà sono dei modelli da cui le altre imprese possono ispirarsi e Smau è la guida che le accompagna a raggiungere questo risultato, presentando loro i partner più corretti alle loro esigenze e mettendo a disposizione oltre 60 workshop gratuiti per la loro formazione professionale”.
Tra gli argomenti di questa edizione, Smau Padova parlerà di agroalimentare, di tutela e valorizzazione del made in Italy, di industria 4.0, di sanità e medicina, di energia, ambiente e soluzioni per il business delle aziende presentate da oltre 20 startup e FabLab Veneti. Ed è proprio a commento della presenza dei FabLab Veneti a Smau che Gianluca Forcolin, VicePresidente della Regione Veneto afferma: “Nel 2015 la Regione del Veneto, con un apposito Bando, ha deciso di investire 2 milioni di Euro sul tema della fabbricazione digitale e far nascere 18 laboratori digitali (FabLab) sul proprio territorio, con lo scopo principale di promuovere la cultura digitale e ridurre nel contempo il cosiddetto digital divide culturale. Ne è nata una squadra alquanto variegata, che raggruppa FabLab già esistenti, FabLab che si sono costituiti per la prima volta grazie al bando, un Istituto Superiore ed altri Fablab nati nel mondo dell’associazionismo e della cooperazione. La filosofia di fondo che stava alla base del bando regionale era quella di accompagnare i 18 FabLab nella crescita e nel consolidamento in un mercato affollato come quello del digitale, per arrivare a creare una vera e propria “Community dei Fablab Veneti” capace di camminare da sola e di dare impulso allo sviluppo economico della nostra Regione e, perché no, anche del nostro Paese. Dialogo, collaborazione e condivisione, sono state le keywords dell’Amministrazione regionale che ha da un lato supportato i FabLab con attività di coaching e, dall’altro, ha promosso la loro conoscenza in contesti nazionali ed internazionali attraverso un’efficace attività di comunicazione istituzionale. SMAU è quindi l’occasione per presentare il lavoro fin qui svolto dalla Rete dei Fablab Veneti, gli obbiettivi che sono stati raggiunti e le strategie future che la Ragione intende adottare per continuare a dare sostegno a questo progetto ambizioso.”
In rappresentanza dei FabLab veneti saranno infatti presenti: Crunchlab, realtà specializzata in droni e multirotori autocostruiti, cupole geodetiche in legno autocostruite, stampanti 3D autocostruite di tipo RepRap, il Fablab di Belluno che si occupa principalmente di formazione rispetto alle professioni del futuro, insegnando l’uso di droni, stampanti 3D ed Automazione, mentre, allo stand di Officine Zip si potranno trovare Soluzioni IoT e software su misura.
Tra le startup, gli acceleratori e incubatori presenti, l’Università degli studi di Padova presenta due startup, Audio Innova e T4Innovation, e 4 spin-off, AtemEnergia, BMR Genomics, InovaLab e Unilab. H-Farm è presente con 5 startup: Agriopendata by EZ-Lab, BiorFarm, Melovita, Wethod e Xensify. StartCube, l’incubatore dell’Università degli Studi di Padova, presenta a Smau due startup, dEDIcated e Floome by 2045 Tech srl. Saranno inoltre presenti Invictus, startup di M31, 2Specials e Futurenext. All’interno dello spazio espositivo e nelle numerose iniziative di networking in programma si possono incontrare nuovi partner per il proprio business. Per dare qualche anticipazione sulle novità proposte, sono state presentate le soluzioni di comunicazione e networking, anche in cloud, di ETI System, partner di Alcatel Lucent Enterprise. Con Cisco si è parlato di Sicurezza IT, di innovazione nell’Agrifood e di Industria 4.0. Sono statii presentati i servizi integrati di Telecomunicazioni e Cloud Computing dedicati alle PMI proposti da Clouditalia e, ancora, i sistemi informativi per PMI e Grandi Aziende proposti da Information Consulting, partner di Hewlett Packard Enterprise e i servizi di Cloud Computing, Hosting e Datacenter proposti da Seeweb. Con TIM il focus è dedicato alla piattaforma TIM OPEN, dedicata a sviluppatori e startup, delle innovative soluzioni cloud, disponibili attraverso il marketplace Digital Store di TIM Impresa Semplice, e dell’acceleratore di startup TIM #Wcap. Le soluzioni presentate dall’azienda spaziano dallo storage all’identità digitale, fino all’offerta di applicazioni di digital marketing che consentono alle PMI di promuovere il proprio business. Inoltre Olivetti presenta la piattaforma in ambito Big Data per il monitoraggio dei flussi di presenze.
La prima giornata di Smau Padova si è aperta con lo Smau Live Show “Verso l’industria 4.0: soluzioni innovative per migliorare la competitività e la gestione dell’impresa”: un momento di confronto sugli strumenti offerti alle imprese – PMI e multinazionali – e agli enti per migliorare le vendite, informatizzare i processi interni e innovare i prodotti. All’evento parteciperanno Gianluca Forcolin, VicePresidente e Assessore al bilancio e patrimonio, affari generali, enti locali della Regione del Veneto, Marco Bacci, Territory Account Manager di Cisco, Ruggero Frezza, Presidente di M31, Gianni Pegorin, AD e Titolare di Pettenon Cosmetics Spa, Francesco Baroncelli, Direttore Generale Marketing & Operations di Clouditalia e Marco Tauber, ICT Managing Director Lima Corporate Spa.
Successivamente, alle ore 11.30, l’attenzione si è spostata sul tema delle Smart Communities con lo Smau Live Show dal titolo “Smart Communities, risorse e servizi per le nuove città” a cui parteciperanno Maurizio Gasparin, Direttore Area Programmazione e sviluppo strategico Regione del Veneto, Alessandra Poggiani, Direttore Generale Venis S.p.a. Comune di Venezia, Simonetta Rusciadelli, Dirigente Amministrativo e Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza A.T.E.R. della Provincia di Padova. Alberto Corò, Capo Settore Servizi Informatici e Telematici del Comune di Padova, Fabio De Luigi, Dirigente del Servizio sistemi Informativi e Statistica del Comune di Ferrara.
Dedicato ai protagonisti dell’innovazione del territorio e alle tecnologie abilitanti per l’innovazione dei servizi sarà lo Smau Live show dal titolo “Gli ingredienti dell’innovazione nei servizi: idee, competenze, strumenti e network “ a cui parteciperanno Giulia Turra, Marketing&Strategy Consultant di StartCube, Gianni Potti, Presidente CNCT – Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Luca Griggio, AD PadovaFiere, Antonio Velleca, Vicepresidente Portabagagli del Porto di Venezia Soc. Coop., Nadia Fontana, CFO Emaze Information Security e Andrea Cortellazzo, Founder Menocarta.net.
Allo Smau Live Show dedicato all’Open Innovation, in programma alle 14.30 è stato affidato il compito di presentare i dati del Primo Osservatorio sull’Open Innovation e Corporate Venture Capital e di raccontare le esperienze in corso in aziende come Riello International Group e Seeweb. All’evento, infatti, erano presenti Alvise Biffi, Vice Presidente Piccola Industria Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e Vice Presidente Piccola Industria Confindustria, Antonio Baldassarra, CEO di Seeweb, Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità di Regione del Veneto, Giordano Riello, Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Veneto e CEO di Giordano Riello Group.
Il programma della prima giornata di Smau Live Show si è concluso oggi alle 16.00 con un momento di confronto sul tema dell’innovazione nel settore agroalimentare. All’evento, dal titolo “Agrifood: innovazione e tecnologie per lo sviluppo e la competitività di un settore chiave dell’economia italiana” parteciperanno, infatti, Enrico Miolo, Product Specialist Collaboration di Cisco, Marzia Giuditta Anelli, Program Leader di H-FARM, Liliana Carraro, Responsabile delle Relazioni esterne della Antonio Carraro Spa, Fabio Curto, Dottor Medico Veterinario Azienda Agricola Ponte Vecchio, Davide Morandi, titolare Allevamento Veneto Ovini. Ed è proprio all’interno degli Smau Live Show che si sono potute approfondire le esperienze delle 28 aziende vincitrici del Premio Innovazione Smau, tra cui, per citarne alcune Antonio Carraro, Pettenon Cosmetics, Comune di Venezia, Comune di Padova, A.T.E.R Padova, PadovaFiere, Università degli Studi di Trento, Regione Veneto e molte altre.
La giornata di Venerdì 31 marzo proseguirà con il calendario degli Smau Live Show dedicati all’Industria 4.0, all’Agrifood, alle Smart Communities e ai servizi alle imprese e cittadini e con le testimonianze del Comune di Thiene, di Invent, Eurac Research, LAGO, Maschio Gaspardo, Le Monfumine, Alisea, Emergenza24, Consorzio Bonifica Acque Risorgive, Mediclinic, Ausilia, Consorzio Arsènal.it e Palazzo della Salute. Venerdì 31, inoltre, sarà presente Mattia Corbetta del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI, che nell’ambito dello Smau Live Show dal titolo “Industria 4.0: tecnologie abilitanti e servizi per innovare la filiera produttiva” in programma alle 11.30 e nel workshop che si terrà alle ore 13.00 parlerà delle opportunità del Piano Industria 4.0 per startup e imprese che fanno innovazione.
Il Microsoft Forum 2017 è stato lo stage dove la rivoluzione digitale e le prospettive dell’Industry 4.0 sono state al centro di un vivace dibattito, incentrato sul futuro delle PMI e delle grandi aziende italiane in merito alle opportunità offerte dal Cloud Computing, Internet of Things, Machine Learning, Big Data e Intelligenza Artificiale.
Le tendenze e gli sviluppi tecnologici ed economici che plasmeranno il futuro nei prossimi anni, sono state commentate anche da Alec Ross, uno dei maggiori esperti americani per l’innovazione e autore del bestseller “The Industries of the Future”, in Italia per intervenire al Microsoft Forum: “La digitalizzazione ha creato migliaia di miliardi di euro di valore e centinaia di migliaia di lavori ben remunerati. Questa tendenza alla digitalizzazione è destinata a proseguire e a impattare positivamente e in modo sempre più diretto l’Italia e gli italiani. La Penisola è stata un centro di innovazione per centinaia di anni e sono certo che continuerà a distinguersi per la sua capacità creativa. L’ingegno innovativo ha caratterizzato il passato del Paese grazie al lavoro di scienziati e artisti, ma ne potrà guidare anche il futuro attraverso una nuova classe di professionisti capaci di cavalcare il cambiamento senza lasciarsi intimorire dagli sviluppi tecnologi, anzi volgendoli a proprio vantaggio per inaugurare nuovi modelli di produttività e business”.
E in effetti il tessuto economico italiano – costituito per il 99% da PMI – si mostra positivo sul futuro e non teme l’automazione, anzi considera le nuove tecnologie un alleato per liberarsi da operazioni routinarie e dedicare più tempo all’espressione della propria creatività. Questo quanto emerge da una nuova ricerca Microsoft-Ipsos Mori sulle PMI italiane presentata nell’ambito del Microsoft Forum e che delinea un generale ottimismo sul futuro (46% ottimisti VS 27% pessimisti). Se si interrogano i dipendenti delle piccole e medie aziende nostrane sul significato di “Digitalizzazione”, la maggior parte (53%) tende a ricondurlo al concetto di automazione – andando oltre il semplice passaggio dalla carta al computer (32%) – e intendendo la digitalizzazione dei processi di gestione dei clienti, l’adozione di app o servizi per attività quali la contabilità e il monitoraggio dell’inventario, nonché l’analisi dei dati di business attraverso strumenti digitali, insomma l’automazione di operazioni routinarie. Interessante anche la percentuale (24%) di coloro che per digitalizzazione intendono la possibilità offerta alle risorse di lavorare ovunque e in qualunque momento. Sui benefici della tecnologia sono pressoché tutti d’accordo, il 79% dei dipendenti delle PMI italiane concorda sul fatto che permetta di ottimizzare i tempi e il 73% riconosce le opportunità offerte dal digitale in termini di flessibilità.
Un valore strategico in uno scenario in cui emerge un “approccio evoluzionistico all’innovazione” e si delinea un nuovo modello di produttività focalizzato su qualità e artigianalità, in base a cui non conta solo la crescita finanziaria, bensì la valorizzazione di tempo e risorse da dedicare a prodotti e clienti. Del resto, se interrogati sul significato di crescita la maggior parte dei dipendenti delle PMI italiane (47%) sono più inclini ad andare oltre meri aspetti monetari per identificare con questo concetto il perseguimento delle proprie passioni. È un falso mito anche che l’iniziativa imprenditoriale nasca dall’idea di lanciare un nuovo prodotto sul mercato, spesso tra le ragioni principali per cui si fonda un’azienda in Italia c’è l’aspirazione a conquistare un miglior work-life balance (28% degli imprenditori) o a sentirsi più sicuri sul proprio futuro (26%), diventando in effetti più padroni del proprio tempo e degli sviluppi del proprio lavoro. Interessante anche la percentuale degli imprenditori, che in un momento in cui avevano bisogno di un lavoro hanno visto l’avvio di un nuovo business come un’opportunità concreta di trovare un impiego (24%), una peculiarità italiana quella di rimboccarsi le maniche e creare in tempi di crisi.
In generale quindi, il successo e la crescita di una PMI tendono a essere identificati con concetti olistici di soddisfazione personale e la tecnologia può far molto per sgravare le persone dall’operatività e consentire di dedicare più energia alle proprie passioni e progetti. Certo, nonostante questo ruolo chiave, le scelte IT non sono ancora frutto di processi decisionali strutturati: sì la maggior parte dei dipendenti delle PMI italiane dichiara di avere un processo ricorrente durante il quale vengono discusse esigenze e trend, ma in fondo si tratta di fatto solo del 26%.
Da un punto di vista di pianificazione, l’Italia è il primo tra i Paese europei in cui le PMI dichiarano di non avere un business plan strutturato (30% – laddove la media EU senza Business Plan è del 22%, con un picco del 29% tra le microimprese). In Italia è solo il 23% a dichiarare di avere un piano, che sia dei prossimi 12 mesi (13%) o di orizzonte più ampio da 1 a 3 anni (10%). E i motivi di questa mancanza di pianificazione strategica risiedono principalmente nella focalizzazione su priorità di breve termine (23%), nella mancanza di risorse essendo un compito non facilmente espletabile in via informale (17%) e nelle dinamiche del flusso di cassa che rendono difficile pianificare (15%).
Le nuove tecnologie non rappresentano un’opportunità solo per le PMI, ma abilitano la crescita di aziende di qualsiasi settore e dimensione e, intraprendendo un percorso di trasformazione digitale che faccia leva su Cloud, IoT, Machine Learning, Big Data e Intelligenza Artificiale, qualsiasi realtà Italiana può ottimizzare i processi, migliorare la relazione con i clienti, mettere i dipendenti nella condizione di essere più produttivi ed efficaci e trasformare prodotti e modelli di business. Al Microsoft Forum sono state proprio quattro importanti aziende italiane a darne prova raccontando la propria esperienza d’innovazione: ATM, Dolce&Gabbana, Luxottica Group e Salvagnini.
Quello di Salvagnini, leader nella progettazione, produzione e vendita di macchine per la lavorazione della lamiera, rappresenta in particolare un caso emblematico di Industry 4.0, in quanto facendo leva sulle potenzialità della piattaforma cloud Azure e delle tecnologie di IoT e Machine Learning di Microsoft, l’azienda sta integrando nei propri macchinari servizi intelligenti di monitoraggio e assistenza da remoto e facendo evolvere la relazione con i propri clienti in una logica di collaborazione. Insieme a Microsoft, Salvagnini ha dato vita al progetto LINKS e grazie alla condivisione dei dati ricevuti dalle macchine, è possibile monitorare costantemente i parametri di funzionamento, con il vantaggio di poter attivare interventi che riducono il rischio di guasti e determinano un progressivo miglioramento dell’operatività complessiva, puntando per il futuro alla manutenzione predittiva.
Tramite LINKS, Salvagnini è in grado di assistere il cliente per un utilizzo ottimale dei macchinari tarato sulle necessità specifiche e grazie alla valorizzazione dei dati può anche migliorare la Ricerca&Sviluppo e i processi produttivi, velocizzando la messa a punto di nuovi prodotti in grado di offrire migliori prestazioni. In questo scenario gli specialisti di domani saranno sempre meno tecnici addetti a riparare guasti e sempre più consulenti di processo volti ad analizzare e migliorare il quadro produttivo. L’esigenza di una gestione intelligente di grandi quantità di dati sta generando nuove interazioni e opportunità di collaborazione uomo-macchina, anche attraverso l’uso innovativo di strumenti come Microsoft Teams e Cortana.
Ma la Quarta Rivoluzione Industriale non è solo un tema di Fabbrica Intelligente, impatta tutta la società ed è per questo che risulta significativa l’esperienza di ATM, storica azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico di Milano e Monza e la metropolitana di Copenaghen, e che insieme a Microsoft punta a ripensare i propri processi e migliorare il servizio ai viaggiatori, integrando la tecnologia intelligente nel proprio modello di business e offrendo servizi tecnologicamente avanzati, basati su Mobility, Cloud Computing, Internet of Things e Machine Learning. L’intelligenza si rivela al servizio della mobilità sostenibile, garantendo una miglior esperienza di viaggio e una maggiore efficienza nella gestione.
Non solo grazie al servizio cloud Azure Web Apps è stato possibile rilasciare già da tempo l’app mobile ATM per migliorare la pianificazione dei viaggi da parte dei cittadini, il percorso di trasformazione digitale sta ora proseguendo con l’adozione di strumenti di analisi, come SQL Server, Azure SQL Datawarehouse, Power BI ed Azure Machine Learning, che consentono di elaborare in tempo reale importanti volumi di dati eterogenei, visualizzarli in modo dinamico attraverso infografiche intuitive e creare modelli predittivi con la flessibilità e la sicurezza del cloud. Sono allo studio soluzioni di pagamento innovative e grazie al Machine Learning sarà possibile osservare il cambiamento nelle abitudini di pagamento degli utenti e armonizzare gli investimenti sui sistemi di bigliettazione, riducendo i costi fissi destinati alla manutenzione degli impianti tradizionali di bigliettazione e impiegando i risparmi a favore di efficienza e qualità del servizio.
Interessante anche il percorso di trasformazione digitale a tutto tondo di Luxottica Group, leader nel design, nella produzione e nella distribuzione di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi, con una rete wholesale che tocca più di 150 paesi nel mondo e un esteso network retail di circa 8.000 negozi. Il Cloud in Luxottica consente di ottimizzare i processi e recuperare efficienza attraverso un’infrastruttura IT ibrida e flessibile, capace di evolvere in base alle esigenze di business e di abilitare il reinvestimento delle risorse IT in progetti a maggior valore aggiunto (alcuni processi sono già stati migrati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure beneficiando di maggiore scalabilità e sicurezza). Grazie all’adozione della suite cloud per la collaborazione Office 365, Luxottica ha inoltre introdotto un nuovo modo di lavorare in una logica di smartworking.
Il Cloud, infine, sta abilitando un importante progetto di valorizzazione dei dati per migliorare l’esperienza dei clienti e tradurre le informazioni in decisioni finalizzate a offrire maggior valore e servizi ai consumatori. Attraverso Microsoft Cloud Analitycs Platform, il database contenente dati transazionali – su tipo di acquisti e luogo – è stato integrato con dati di diversa natura – ambientali, economici, sociali, etc., – ottenendo la possibilità di aggregare le informazioni per creare profili e cluster di utenti più ricchi di insight. Una gestione più efficace delle relazioni con la clientela è inoltre resa possibile dall’adozione di alcune soluzioni della piattaforma cloud Dynamics 365.
Altra esperienza importante di Made-in-Italy presentata al Microsoft Forum è stata quella di Dolce&Gabbana, la casa di moda fondata nel 1985 dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, la cui creatività e capacità nell’esaltare la grande artigianalità hanno sempre fatto leva su una buona dose di innovazione, nella scelta dei materiali, nella ricerca delle lavorazioni, nell’utilizzo dei macchinari. Anche per Dolce&Gabbana il Cloud Computing si rivela un alleato strategico e l’azienda ha scelto di adottare la piattaforma cloud Microsoft Dynamics 365, che offrirà la possibilità di avere costantemente aggiornata una vista completa dei clienti e della disponibilità di prodotti finiti in ciascuna area geografica e per ciascun canale di vendita, sfruttando la scalabilità, la flessibilità e l’affidabilità del cloud Microsoft.
Efficientare ulteriormente i processi e pianificare ancor meglio produzione e distribuzione sono state le esigenze da cui un’azienda “verticale” come Dolce&Gabbana, impegnata dall’approvvigionamento dei materiali fino alla vendita sul mercato, – ha dato avvio al progetto di trasformazione digitale con l’obiettivo di arrivare a garantire un servizio ancor più eccellente al cliente finale, in ogni parte del mondo.
Quattro casi che hanno offerto ispirazione ai professionisti in sala, come anche i progetti d’innovazione mostrati nell’ambito dell’Exhibition Area, un percorso esperienziale per scoprire come le nuove tecnologie sono in grado di rivoluzionare non solo il mondo industriale, ma l’intera società in una logica di smart city, e-health, fashion e retail virtuale, sport 4.0, auto connesse e smart home.
• In scena innanzitutto le nuove innovazioni tecnologiche a bordo della nuova BMW Serie 5 e i Servizi BMW ConnectedDrive, che delineano il futuro dell’automobile integrando Microsoft Exchange per sincronizzare e-mail, calendario e contatti e offrono un’architettura di servizi flessibile, la Open Mobility Cloud basata su Microsoft Azure, che grazie a Machine Learning e Data Analytics, crea la premessa per la personalizzazione dell’esperienza di viaggio.
• La startup ELSE Corp, parte del programma di accelerazione Microsoft BizSpark, ha presentato una “Virtual Boutique 3D” – basata sulla piattaforma cloud Azure – che rivoluziona la shopping experience e offre un nuovo approccio personalizzato all’e-commerce permettendo di visualizzare in 3D le collezioni fashion e di personalizzare le finiture, i materiali ed altro.
• La startup Sensoria ha mostrato per la prima volta in Europa dei prototipi di scarpa intelligente, oltre al “calzino intelligente” e a una nuova collezione di abbigliamento sportivo con sensori integrati per il monitoraggio del battito cardiaco. Inoltre ha illustrato i vantaggi della nuova elettronica wearable Sensoria Core che è stata costruita per essere integrata in abbigliamento e footwear di ogni tipo. Grazie alla flessibilità e sicurezza della piattaforma cloud Microsoft Azure, Sensoria rivoluziona il concetto di Sport in una logica 4.0 ed è in grado di offrire una soluzione completa che va dalla sensoristica alla web dashboard per l’osservazione delle performance sportive.
• Il Partner Safety21 ha presentato il progetto di smart city Pedone Sicuro 2.0, basato su cloud e IoT di Microsoft, che grazie a sensori e strumenti di analisi rivela la presenza di pedoni agli attraversamenti pedonali non semaforizzati e li segnala alle auto al fine di evitare incidenti, consentendo contestualmente agli organi preposti la visualizzazione delle riprese live e on demand dell’attraversamento stesso.
• Il Partner Proge-Software ha mostrato il progetto Surgery Touchless System dai risvolti interessanti in ambito eHealth: attraverso il cloud computing Azure, un’innovativa tecnica touchless basata su Microsoft Kinect e l’integrazione di Skype for Business è possibile facilitare l’accesso alle immagini biomediche da parte dei chirurghi e ridurre i tempi di intervento operatorio.
• E infine l’azienda di Pordenone Palazzetti ha mostrato la sua stufa a pellet Ecofire, Audrey in una logica di Smart Home e “riscaldamento intelligente”, che integra il Cloud Computing e Machine Learning di Microsoft per evitare malfunzionamenti e sprechi in un’ottica green.
Centrale al Microsoft Forum il ruolo dei Partner: l’evento è stato occasione per dare loro voce e consentire ai professionisti delle aziende italiane presenti di incontrarli e di beneficiare di un punto di vista qualificato, in virtù delle loro competenze verticali e del radicamento sul territorio.
Partner principale nell’ambito della campagna Accelerate your Business è stato Intel, che con Microsoft ha presentato i vantaggi di Windows 10 Pro per il business: maggiore sicurezza stabilità e scalabilità al servizio delle imprese.
Startup innovative, se ne parla tanto e rappresentano un ecosistema complesso e variegato, l’anima giovane del paese Italia, un territorio che vuole reagire e dimostrare come, il tessuto imprenditoriale forgiato dalle nuove leve, il mondo della ricerca e dell’Innovazione, possano rappresentare un’opportunità per la rinascita della nostra economia.
Quali sono le peculiarità per vincere, in un mercato sempre più competitivo e globalizzato?
Sicuramente rivolgersi ai mercati stranieri e strutturarsi da subito per l’internazionalizzazione, passo determinante per incentivare il proprio business, per trovare nuovi partner, investimenti e clienti.
Anche quest’anno Smau, manifestazione italiana dedicata all’innovazione, che intercetta e monitora l’ecosistema italiano delle Startup, è approdato alla tappa internazionale di Berlino e l’evento, organizzato in collaborazione con ICE – Berlino, ha dimostrato ancora una volta l’importanza di valorizzare le startup innovative che, in questo caso specifico, hanno prodotti pronti per il mercato, nell’ambito delle specializzazioni hi-tech più richieste in Germania come Agrifood, Industry 4.0, Internet of Things, FinTech, Travel, Fashion and Design.
Abbiamo potuto constatare come l’approccio di queste nuove aziende al mercato, stia mutando profondamente e che sempre di più queste realtà, seppur fragili, abbiamo la volontà e la capacità di strutturarsi per posizionarsi in modo vincente. Regioni, Acceleratori e centri di ricerca, spesso sono i loro tutor seguendoli pazientemente per accompagnarli in tutto il processo di organizzazione, crescita e svolta commerciale.
Antonio Perdichizzi, voce autorevole e profondo conoscitore dell’ecosistema Startup Italia, ha voluto rispondere ad alcune nostre domande per dare uno spaccato di quanto emerso dalla tappa berlinese di Smau.
Dal suo punto di vista di conoscitore dell’ecosistema italiano delle startup quanto è importante varcare i confini nazionali per stringere accordi con partner internazionali e relazionarsi con ecosistemi diversi, come quello tedesco?
E’ estremamente importante, tanto per le startup quanto per le PMI, poichè è uno dei fattori fondamentali per la crescita di ogni impresa. Il nostro mercato interno è troppo piccolo e dovremmo iniziare a considerare l’Europa come il mercato domestico e il resto del mondo come secondo passo di una strategia di crescita, sia essa basata sui paesi emergenti o sulle altre economie mature. In particolare, il mercato tedesco, è estremamente interessante per le startup per via del grande hub internazionale rappresentato da Berlino, ricco di capitali e di talenti.
Che ruolo hanno eventi come Smau Berlino in questo?
SMAU agisce come un potente acceleratore di opportunità e di relazioni. La tappa internazionale del roadshow, che si è svolta la settimana scorsa a Berlino, ha consentito alle startup di entrare in contatto in maniera semplice, efficace e veloce con una serie di interlocutori per loro estremamente interessanti: investitori, aziende, acceleratori ma anche community locali, talenti e altre startup. Far parte di un sistema riconosciuto, come quello di SMAU, rappresenta per i partner stranieri una garanzia di affidabilità e qualità e consente alle startup di concentrare in due giorni un gran numero di contatti potenzialmente interessanti per la loro attività.
E’ possibile che da questi appuntamenti possano nascere “relazioni stabili” e continuative? Cosa consiglia alle startup per far sì che da un primo contatto possano crearsi partnership durature?
Il contesto di SMAU è ideale per avviare relazioni che siano potenzialmente stabili e continuative. Tutto dipende dalla startup. La cosa più importante è avere degli obiettivi chiari. Farsi delle domande tipo: cosa mi aspetto da un’opportunità di questo tipo? Sto cercando investimenti o partner commerciali, un programma di accelerazione o dei componenti per il mio team? Stabilita quale è la priorità tutte le azioni saranno molto più efficaci ed orientate, dal pitch alle persone che cercherò di conoscere, al contenuto degli incontri. E’ importantissimo dare subito seguito con una mail o un contatto sui social per dare seguito a quanto discusso, e avere ben chiari i punti di azione e i prossimi passi. Una relazione che inizia nel modo giusto ha molte più opportunità di trasformarsi in stabile e continuativa.
Antonio Perdichizzi, CEO Tree, VicePresidente ItaliaStartup
@aperdichizzi (twitter)
Il Consorzio europeo IMPACT investirà 2,2 milioni di euro a disposizione dei progetti di impresa basati su tecnologia FIWARE e relativi al Mobile Internet.
Impact lancia infatti oggi la sua terza e ultima call, con scadenza 15 ottobre 2015, destinata a finanziare ulteriori 22 tra startup e imprenditori web di tutta Europa. Le proposte possono essere presentate dal 15 settembre al 15 ottobre 2015 sulla piattaforma Funding Box.
Quelle più innovative e con più potenziale di crescita riceveranno una media di 100mila euro, 90mila di fondi e 10mila in servizi, a fondo perduto e senza cessione di capitale da implementare con un mentoring e un programma di training specializzato di sei mesi.
Fino a oggi IMPACT, uno dei 16 consorzi selezionati dall’Unione Europea nell’ambito del Seventh Framework Programme, guidato da Buongiorno (tramite b-ventures) insieme a ISDI, Teknologiudviking ApS, Seaya Ventures più una rete di imprenditori e noti professionisti dell’ecosistema europeo digitale, in qualità di mentor, ha accelerato in totale 42 progetti e mira ad accelerarne fino a 64 entro la fine del 2016, per un impegno totale di 6,4 Milioni di euro.
IMPACT sta consolidando un processo di accelerazione basato su trasparenza e performance elevate che è stato valutato positivamente dalle startup che hanno partecipato alla prima sessione. Il programma di Training è stato valutato con un punteggio di 8.2 su 10, il programma di Mentoring con 9.4 e, in linea generale, IMPACT ha ottenuto un punteggio netto (Net Promoter Score) dell’84%, il che significa che oltre l’80% delle startup che hanno preso parte al programma ne è oggi realmente soddisfatto.
Un’ampia maggioranza dei progetti mobile internet selezionati nelle prime due call ha fatto registrare livelli eccezionali di qualità del team, competenze, abilità, agilità, e attrattività delle idee di business. Nel processo di selezione è stato inoltre valutato molto positivamente il fatto di aver già sviluppato un prototipo usando componenti delle tecnologie digitali europee FIWARE.
Profili
I progetti candidati dovranno avere sede in uno dei 28 paesi europei (o in uno dei paesi associati al programma FP7) e basarsi sulla tecnologia FIWARE, una piattaforma in grado di offrire un set di API (Application Programming Interfaces) dalle specifiche pubbliche e royalty-free per lo sviluppo e la pubblicazione di applicazioni e servizi internet.
Il consorzio IMPACT è interessato ad applicazioni mobile o modelli di business basati su Mobile Internet nei seguenti ambiti: comunicazione, video, media e advertising, design, educazione, entertainment, e-Commerce, dispositivi periferici, connected TV, infrastrutture, sicurezza, finanza, smart city e social network.
Inoltre, IMPACT ricerca progetti con prototipo già disponibile e funzionante, con almeno un fondatore che lavori a tempo pieno sul progetto, i cui fondatori possiedano ancora il 51% del capitale, con una previsione di lancio sul mercato fissata in meno di sei mesi oppure con un prodotto già presente sul mercato da meno di 7 anni.
Requisiti, questi, non obbligatori ma fortemente raccomandati: quanto più i progetti si avvicinano ai criteri segnalati, tanto più sarà possibile che vengano selezionati.
In aggiunta, IMPACT offrirà ai progetti più interessanti un’ulteriore fase di investimento dopo i sei mesi del processo di accelerazione che consente l’accesso privilegiato ai programmi dei membri del consorzio IMPACT, fornendo fino a 250.000 euro in più rispetto al finanziamento UE, in cambio del 10% del capitale con un sconto del 25% pre-definito al valore di mercato.
MasterCard ha presentato il programma semestrale Start Path Global per offrire nuove opportunità di business alle startup di tutto il mondo.
Start Path, ora esteso ad un più ampio numero di paesi in tutto il mondo come Asia, Medio Oriente, Africa e America Latina, sarà basato sulle iniziative intraprese negli scorsi 18 mesi, comprendenti supporto operativo, c e investimenti realizzati a favore di più di 40 startup impegnate nello sviluppo di soluzioni commerciali di ultima generazione, incluse Nymi, ZenCard, BillHop e Gone.
Start Path Global è un’iniziativa ideata per mettere le startup al primo posto: nello specifico, per le start up non sarà necessario rilocalizzarsi e investire capitale; disporranno del pieno supporto di oltre 60 esperti MasterCard e, grazie alla società e ai suoi clienti, potranno avere accesso a nuove opportunità, mantenendo il pieno diritto sulle proprietà intellettuali sviluppate.
Stephane Wyper, responsabile globale di MasterCard Start Path:
“Start Path mette sapientemente in comunicazione le startup con i partner più indicati, per poter costruire insieme il futuro del commercio. Ora con questa espansione globale, saremo in grado di dare supporto a un gruppo più ampio di startup e aiutarle a raggiungere il successo”.
A seguito dell’espansione internazionale di Start Path, le startup potranno dialogare con Start Path Partners, un gruppo di più di 20 aziende leader nei settori del banking, retail e tecnologia come Rakuten, Samsung Card, TSYS, Target, Bank of Montreal e Santander Innoventures. Start Path Partners è un’iniziativa creata per offrire uno primo assaggio di tecnologie uniche e innovative a clienti MasterCard accuratamente selezionati, fornendo alle startup un filo diretto all’interno di queste aziende per testare le proprie soluzioni.
Come candidarsi a Start Path Global:
Ogni trimestre, MasterCard Start Path recluterà un nuovo gruppo di startup per intraprendere il programma virtuale di sei mesi. Le iscrizioni alle prossime sessioni sono aperte fino al 18 settembre 2015.
Il programma è aperto a tutte le startup non basate in USA con i seguenti prerequisiti:
• Soluzione già presente sul mercato;
• Team con esperienza riconosciuta;
• Indirizzate a cogliere un’opportunità di mercato interessante nei settori del retail e della tecnologia applicata alla finanza;
• Vantaggio competitivo dimostrabile sui competitor;
• Investimenti in round di serie A o a seed recentemente assicurati.
Fino a 18 promettenti startup saranno invitate a presentare le proprie soluzioni commerciali al MasterCard Start Path team a Londra, il 27 e il 28 ottobre 2015. Di queste, una lista finale di 6-8 aziende sarà scelta per la sessione globale che partirà a novembre.
I membri delle prossime sessioni saranno anche invitati a seguire il primo Start Path Global Partner Summit che si terrà a Berlino il 16 e il 17 novembre, dove avranno l’opportunità di confrontarsi con i futuri partner di Start Path e con luminari dell’industria.