PayPal ha realizzato una campagna pubblicitaria rivolta alla televisione italiana, francese e spagnola per sensibilizzare maggiormente all’e-commerce e al pagamento da mobile.
PayPal vuole mostrare la semplicità del commercio elettronico, che sta nella sua immediatezza e nella possibilità di fare acquisti a prezzi più convenienti di un negozio tradizionale, garantendo comunque servizi efficienti come il reso e il relativo rimborso. Così facendo favorisce l’e-payment e rafforza quindi la propria immagine tra i consumatori finali.
L’obiettivo della campagna pubblicitaria è stato così motivato da Angelo Meregalli, General Manager di PayPal Italia: “Con questa campagna vogliamo incoraggiare i nostri utenti a pagare di più con PayPal e invitare nuovi clienti a utilizzarci. Grazie a questo annuncio potremo avvicinarci ai consumatori e mostrare loro cosa possono aspettarsi da noi: la comodità, la sicurezza e la velocità durante i pagamenti on-line.” La campagna rientra nel progetto lanciato da PayPal un anno fa, il cui asse principale è la People Economy, una visione innovativa e alternativa di come le persone percepiscono e gestiscono realmente il loro denaro.
Il protagonista della pubblicità rappresenta il prototipo del consumatore che, ripreso nella sua quotidianità, si trova a confrontarsi in modo umoristico con l’e-commerce, fil rouge della campagna. Favorendo un’empatia con il consumatore reale, viene mostrato come pagare con PayPal sia molto più vantaggioso che pagare con la carta di credito. PayPal garantisce infatti sicurezza, un programma di rimborso delle spese di reso e il suo programma di protezione del cliente nel caso in cui il prodotto non arrivi a destinazione o non sia conforme alla descrizione.
Paul Boulange, direttore digitale di Havas Worldwide Paris, che ha curato la campagna pubblicitaria, ha affermato: “Siamo molto entusiasti di questa nuova collaborazione con PayPal. Siamo lieti di lavorare a stretto contatto con loro per il lancio della prima campagna TV in Francia, Italia e Spagna. I pagamenti stanno cambiando, per questo il messaggio principale che la campagna vuole lanciare è: se il modo i cui si fa shopping è cambiato, perché dovremmo continuare a pagare ancora come prima?”.
Duepuntozero Doxa ha di recente condotto un’indagine sulle nuove frontiere della donazione online per conto di PayPal Italia e Rete del Dono.
I risultati ottenuti rivelano che la propensione a donare è alta: infatti l’83% degli internauti italiani, con un‘età compresa tra i 18 e i 64 anni, ha dichiarato di aver effettuato almeno una donazione nel 2014. Dal campione di persone intervistate (1.000, rappresentative dei circa 20 milioni di internauti italiani di età compresa tra i 18-64 anni) è emersa una media di tre donazioni rivolte a organizzazioni non profit, sostenendo principalmente: Salute e Ricerca, Assistenza Sociale, Tutela dell’Ambiente e degli animali.
Antonio Filoni, Business Executive di Duepuntozero Doxa, ha così spiegato gli obiettivi dell’indagine: “Con questa ricerca sono state verificate le abitudini e gli atteggiamenti attuali e futuri verso il dono, al fine di comprenderne i drivers e le barriere per uno sviluppo più strutturato della donazione online, e quali siano i bisogni attualmente non coperti dai protagonisti del settore. Stiamo parlando di milioni di persone, oltre 20, tra i 18-64 anni che si connettono a internet nel giorno medio, dove ben 16 milioni lo fanno da mobile: tutti potenziali donatori online.”
Un intervistato su 5 ha effettuato la donazione tramite web per la sua immediatezza. Anche se le modalità di pagamento sono svariate, si prevede che la donazione online sarà la modalità sempre più favorita. Internet è considerato infatti molto facile e comodo per 51% degli intervistati e scomodo solo dal 4%.
Angelo Meregalli, General Manager di PayPal Italia, ha dichiarato: “Anche per le donazioni è giunta l’era della people economy. Il mobile è la chiave di volta per avere informazioni, scegliere e decidere come donare; anche con poco tempo a disposizione. Il comportamento dei consumatori è cambiato tanto anche in questo settore che fino ad ora è rimasto legato a meccanismi tradizionali come la brochure a casa con annesso bollettino postale o il bonifico. Le charity possono cogliere rapidamente questa tendenza a patto di strutturare in maniera semplice ed intuitiva la propria offerta, anche con gli strumenti di pagamento più efficaci. PayPal intende essere a supporto di questo possibile cambiamento.”
In questo scenario si fa spazio il Crowdfunding, modalità di raccolta fondi aperto a qualunque internauta che voglia donare online a sostegno di un progetto. A riscontro di ciò la ricerca evidenzia che, durante il 2014, il 28% degli internauti che hanno donato per un progetto di solidarietà ha anche partecipato a una campagna di Crowdfunding.
Dall’indagine emerge inoltre la propensione a donare anche per il 2015: infatti, oltre il 20% degli intervistati ha dichiarato che nel 2015 donerà di più. Esiste quindi una forte domanda da parte dei donatori, a cui però non corrisponde ancora una sufficiente offerta da parte del mondo non profit. La ricerca evidenzia infatti che internet è poco sfruttato dal settore non profit e che risulta necessario un incremento della presenza sul web, funzionale alle attività di comunicazione online. Si registra inoltre una bassa presenza digitale, limitata per lo più al sito, che spesso non è ottimizzato per la visualizzazione da dispositivi mobili.
Valeria Vitali, co-fondatrice di Rete del Dono, ha spiegato: “L’esito della ricerca è positivo e dimostra che il Web si sta consolidando e affermando come canale di donazione. Il donatore è pronto a fare il salto, ma non dispone ancora di strumenti adeguati. Un presidio puntuale e interattivo del Web consentirebbe alle organizzazioni non profit di sfruttare al meglio questo canale anche in funzione della raccolta fondi.”
Il web si profila quindi come un canale ottimale sia per veicolare le informazioni sia per comunicare con il donatore, dando riscontro sulle iniziative svolte dalla ONP e sull’effettivo utilizzo dei fondi raccolti che, secondo i dati, è la prima barriera rispetto alla scelta di effettuare una donazione. Il Non Profit ha davanti a sé un’opportunità da cogliere che lo aiuterebbe non solo ad acquisire maggior visibilità ma anche a massimizzare il suo sforzo di raccolta fondi. Conclude Valeria Vitali: “Piattaforme come Rete del Dono sono un valido sostegno alla strategia digitale delle organizzazioni non profit. Diversificare la propria strategia di raccolta fondi integrando crowdfunding e personal fundraising consente non solo di ampliare e consolidare la propria base donatori, ma anche di implementare meccanismi virtuosi di donors cultivation”.
La nuova ricerca di PayPal e di Ipsos MORI dimostra che il commercio oltre confine è una colonna portante del mercato globale, e chi acquista all’estero, spende all’incirca il doppio dei consumatori che comprano solo a livello nazionale. La ricerca, che analizza le abitudini di shopping online locale e all’estero di oltre 17.500 consumatori in 22 Paesi, rivela ai commercianti anche le opportunità e i metodi migliori per far crescere il proprio business internazionale in occasione del prossimo Natale e in futuro.
Allettanti i risultati relativi al mercato italiano. Dagli USA all’Asia, i prodotti italiani piacciono e si comprano online. Tra gli acquirenti online che spendono di più in Italia troviamo sul podio i cinesi (19%) e gli americani (19%), seguiti a breve distanza dai russi (17%).
Angelo Meregalli, general manager di PayPal:
“Identificando possibilità di commercio in tutto il mondo, i risultati della nostra ricerca possono aiutare i commercianti a entrare nel crescente mercato globale. I progressi nella tecnologia stanno aiutando ciascuno di noi ad aprirsi a nuove opportunità commerciali: oltre i confini, ovunque, in qualunque momento e tramite qualsiasi dispositivo. La chiamiamo The People Economy, l’economia fatta della persone, e PayPal è promotrice e motore di questo movimento, impegnandosi a rendere il pagamento più facile, più sicuro e più intuitivo per le persone, dove e quando vogliono”.
Ma qual è il rapporto degli italiani con l’e-commerce? Con una crescita stimata in Italia del commercio online prima del 2016 a +20%, tra le categorie di prodotti che si prevede saranno acquistate maggiormente online nel 2015 troviamo in pole position i prodotti per bambini/prima infanzia, alimentari, Food&Beverage e Alcol (in crescita del15%), Hobby e divertimento (+13%), Intrattenimento (+10%), Ticketing, Viaggi e Trasporti, Abbigliamento, Calzature e Accessori (+7%).
Negli ultimi 12 mesi il 72% degli italiani adulti ha acquistato online, di cui il 57% sia in Italia che all’estero, il 38% solo in Italia e il 6% solo all’estero. Guardando alle intenzioni di acquisto nei prossimi 12 mesi, un buon 32% ha dichiarato che acquisterà un po’ di più o più spesso in Italia, mentre il 13% dichiara di voler iniziare ad acquistare online in Italia, e il 10% inizierà ad acquistare all’estero.
Dallo studio emerge, inoltre, un profilo più maturo dell’ acquirente online italiano che non lo è per caso, ma adotta strategie d’acquisto diverse a seconda della categoria di prodotto. Il 45% degli acquirenti online che ha acquistato un prodotto per l’infanzia/bambini negli ultimi 12 mesi lo ha fatto interamente online, dalla ricerca-scelta dell’oggetto fino all’acquisto; stessa cosa avviene per l’elettronica di consumo (il 49% acquista interamente online), per l’intrattenimento e l’istruzione (il 57% acquista interamente online). Inversa invece la tendenza per quanto riguarda l’abbigliamento dove, nonostante il 47% degli acquirenti preferisca ancora lo shopping tradizionale scegliendo e acquistando in negozio, il 35% degli acquirenti fa tutto online, dalla ricerca all’acquisto.
Sulla base delle motivazioni che guidano le scelte dell’acquirente online, oggi si possono delineare quattro profili: il risparmiatore che valuta i prezzi online bassi, il 60% di tutti gli acquirenti italiani online, il 51% degli acquirenti online solo in Italia e il 69% degli acquirenti all’estero; il cacciatore di convenienza che valuta il risparmio, il tempo e la comodità, 21% di tutti gli acquirenti online, 26% degli acquirenti online solo in Italia, il 16% degli acquirenti all’estero; l’utente informato che valuta informazioni online per fare la scelta giusta – 13% di tutti gli acquirenti online, il 17% degli acquirenti online solo in Italia, l’8% degli acquirenti all’estero; l’esploratore, che cerca online prodotti nuovi, rari o interessanti, 5% di tutti gli acquirenti online, il 6% degli acquirenti online solo in Italia, il 5% degli acquirenti all’estero.
Un acquirente online piuttosto consapevole quello italiano, che apprezza dell’ecommerce la possibilità di poter acquistare sempre e ovunque (il 74% degli acquirenti online concorda infatti che questo sia il vantaggio dello shopping online), di ottenere informazioni sui rivenditori (il 74% è d’accordo), di guadagnare tempo libero (il 70% è d’accordo) e di poter acquistare comodamente da casa (il 70% è d’accordo). Le stesse affermazioni salgano fino al 90% di quelli che sono d’accordo se si guarda soltanto agli acquirenti che comprano in Italia e a quelli che acquistano all’estero.
Il fattore “spedizione” rimane l’elemento cruciale e determinante: di fondamentale importanza la consegna gratuita (89% degli adulti online dichiara che è apprezzabile o addirittura un dovere per chi acquista in Italia, 86% per chi acquista all’estero), la consegna rapida (85% per chi acquista in Italia, 77% per chi acquista all’estero), i tempi di consegna flessibili (81% per chi acquista in Italia, 77% per chi acquista all’estero), le spese di spedizione gratuite nel caso di reso (89% per chi acquista in Italia, 85% per chi acquista all’estero).
Oltre confine, dove comprano online gli italiani? In Germania il 32%, nel Regno Unito il 31%, negli Stati Uniti il 20%, e nell’ultimo anno hanno acquistato soprattutto beni di elettronica di consumo (il 42% degli acquirenti online oltre confine), abbigliamento, calzature e accessori (il 30%), viaggi e trasporti (il 20%). Tra le principali barriere all’acquisto online all’estero troviamo le spese di spedizione (come affermato dal 42% degli acquirenti online che le ritiene la ragione per cui non fa shopping oltre confine o comunque non spesso), il timore di non ricevere la merce (41%), la paura di non ricevere assistenza adeguata in caso di problemi (40%). Di contro, quali gli incentivi richiesti per spronare maggiormente allo shopping online? Al primo posto la spedizione gratuita (come afferma il 49% che ritiene sia fattore determinante per acquistare maggiormente oltre confine), la sicurezza del metodo di pagamento (45%), prezzi più bassi (43%), prodotti difficili da reperire in Italia (39%), coupon/sconti (38%).
Ebay e Amazon, i siti di ecommerce in cui si concentra il tasso medio di spesa degli acquirenti online e di quelli che acquistano oltre confine: 38% per Amazon e 28% eBay rispetto agli acquisti in Italia; 36% Amazon e 33% eBay rispetto alla spesa effettuata all’estero.
PayPal si conferma il primo metodo di pagamento per acquistare all’estero (80% degli acquirenti online oltre confine ha usato PayPal per acquistare all’estero), seguito da VISA (36%), PostePay (30%), Mastercard (25%), bonifico bancario (9%). Motivi di preferenza? Il 55% di quelli che hanno un metodo di pagamento preferito dichiara di aver scelto sulla base della sicurezza offerta, il 52% sulla protezione offerta sull’acquisto, il 49% per la comodità.
Una ricerca commissionata da PayPal a Reputation Leaders, ha posto la domanda su quante persone a dicembre preferirebbero passare più tempo rilassandosi con amici e parenti o facendo festa, piuttosto che preoccuparsi dello shopping dei regali di Natale, intervistando 6.004 adulti dai 18 anni in su nei principali mercati europei, Italia compresa.
Angelo Meregalli, General Manager di PayPal Italia:
“La ricerca di PayPal conferma che molte persone considerano lo shopping natalizio un’attività stressante. Quest’anno il 40% degli italiani prevede di acquistare online più del 30% dei regali di Natale, per evitare il caos dei negozi nel periodo festivo. Per questo PayPal ha promosso la settimana internazionale dello shopping online dal 24 novembre al 1 dicembre, aiutando così le persone a concludere lo shopping natalizio velocemente e in tutta semplicità e sicurezza, approfittando dei saldi oltre confine come durante il Back Friday e il Cyber Monday, senza stress e guadagnando tempo per godersi i momenti che più amano delle festività”.
Naturalmente il Natale rimane una festività molto amata. In Italia, infatti, più della metà degli intervistati non vede l’ora di festeggiare e contrariamente ad altri Paesi coinvolti nella ricerca, gli italiani dimostrano di essere un popolo molto “generoso” in fatto di regali: più di uno su dieci afferma infatti di volerne acquistare tra gli 11 e i 25, e l’80% di voler spendere tra i 50 e i 500 euro. Circa il 63% degli italiani pianifica un budget ad hoc per le feste, in cui le voci principali sono rappresentate dai regali – che secondo il 32% degli intervistati occupano tra il 30 e il 50%- e cibo e bevande – che per il 46% delle persone peseranno tra l’11 e il 30% della spesa totale.
Per quanto riguarda invece la classifica degli acquisti più gettonati da mettere sotto l’albero di Natale, ai primi posti ci sono: libri e prodotti di bellezza (40%), abbigliamento (39%) e accessori, prodotti di gastronomia (29%).
Queste preferenze sembrano riflettere in parte il modo in cui gli Italiani valutano sé stessi in relazione ai regali di Natale che acquistano: pratici (20%) ma spontanei (16%). Il processo di ricerca dei regali parte dalla scelta, che viene fatta di solito nei negozi dove il 63% delle persone in Italia si reca per cercare ispirazione. Per quanto riguarda l’acquisto vero e proprio poi, il 40% degli italiani quest’anno prevede di fare più del 30% dei regali comprando online, utilizzando nel 37% dei casi dispositivi mobile come smartphone e tablet.
Sebbene agli italiani piaccia molto acquistare e scambiare regali nel periodo delle feste, quasi un terzo sembra affrontare il tutto come un’esperienza molto stressante, a cominciare proprio dallo shopping. Ma quali sono le principali preoccupazioni? Al primo posto troviamo la spesa economica, seguita dell’organizzazione vera e propria dello shopping natalizio, che un quarto degli intervistati in Italia considera un’attività “stressante”, tanto che il 30% continua a rinviare fino a ridursi ad acquistare i regali all’ultimo minuto, di corsa e col rischio di incontrare sul proprio cammino caos e folla.
Cosa farebbero quindi gli italiani se, al posto di doversi affannare per accaparrarsi il classico regalo dell’ultimo minuto, avessero più tempo libero da usare a piacere? Il 37% lo trascorrerebbe in famiglia, mentre un terzo degli intervistati del nostro Paese resterebbe a casa a godersi la tranquillità lontano dalla folla del periodo festivo.
Prendendo atto di questi risultati, PayPal ha voluto semplificare lo shopping natalizio promuovendo la settimana internazionale dello shopping online in modo da fare tutti i regali entro la fine novembre, approfittando dei saldi oltre confine come l’ormai imperdibile appuntamento con il Black Friday (28 Novembre) e il Cyber Monday (1dicembre). E se i regali non dovessero andar bene? Fino al 31 dicembre, sarà possibile usufruire del servizio di rimborso delle spese di spedizione in caso di reso della merce.
Infine sono sette le tipologie di acquirenti tipo che emergono dalla dalla ricerca di Reputation Leaders che per sesso, età, stili di vita e caratteristiche personali che influenzano il modo in cui ciascuno si prepara alle festività:
• Il Papà delega-tutto, dai 45 anni in su, non ama fare i regali e delega l’onere dello shopping natalizio al partner o ad altri membri della famiglia, per evitare la folla o semplicemente perché non sa cosa comprare.
• L’ Uomo Moderno, di qualsiasi età, ama molto il Natale e lo shopping dei regali, considerandolo come qualcosa di “speciale” o “entusiasmante” e compra una grande quantità di cose per famiglia e amici. Purtroppo però ha poco tempo e odia fare le cose all’ultimo minuto, quindi inizia a fare acquisti con anticipo, in alcuni casi già alla fine di novembre, e spesso online, guadagnando così del tempo libero per godersi dicembre senza preoccuparsi di altro.
Tra i profili femminili, troviamo:
• La Super Mamma, tra i 25 e i 44 anni, pianifica l’intero Natale con precisione svizzera, soprattutto perché ha molte spese da fare. Di solito per risparmiare tempo e denaro acquista almeno una parte dei suoi regali online, e inizia in largo anticipo in modo da ritagliarsi del tempo per ciò che è più importante per lei: la famiglia e le tradizioni delle feste.
• L’ Amante del Natale, tra i 18 e i 25 anni, adora il periodo natalizio e non vede l’ora di comprare regali per i suoi amici più cari e la propria famiglia. Medita molto sui regali da scegliere, ma aspetta l’ultimo minuto per iniziare ad acquistarli: per lei, le strade e i centri commerciali affollati fanno da cornice all’atmosfera natalizia, per questo fa buona parte del suo shopping a dicembre.
• La Giovane, generosa, ma con poco budget: giovanissima che, pur adorando comprare i regali di Natale e scambiarli con i tanti amici, acquista di solito solo dei cioccolatini o regalini di poco valore perché a disposizione poco budget. Inizia a pianificare i regali già da ottobre, acquista alcuni prodotti online e finisce già alla prima settimana di dicembre, guadagnando così del tempo per stare con i propri amici.
Agli antipodi rispetto a queste tipologie di acquirenti che adorano fare compere durante le feste troviamo:
• La Stressata, dai 45 anni in su, per lei il Natale significa solo famiglia e decorazioni, non certo shopping. Considera l’acquisto dei regali come una faticosa scocciatura che genera stress. Preferisce quindi selezionare poche persone a cui fare dei regali, per i quali sceglie oggetti pratici, reperibili facilmente e velocemente. Per questi motivi è molto più propensa a comprare online.
• I Surfisti d’Argento, pensionati dai 65 anni in su che approfittano dell’e-commerce per evitare la folla del periodo festivo. A Natale preferiscono trascorrere il tempo con la famiglia, ma allo stesso tempo vogliono fare tanti regali e scegliere sempre la cosa giusta per la persona giusta: per questo motivo si sentono un po’ stressati dallo shopping natalizio. Hanno quindi bisogno di più tempo per trovare l’ispirazione e consultano fonti diverse, ma facendo tutto all’ultimo minuto finiscono sempre per chiedere al destinatario cosa vorrebbe oppure vanno sul sicuro regalando buoni, dolci o prodotti di bellezza.
PayPal ha annunciato l’estensione dei suoi servizi in dieci nuovi mercati internazionali, portando così a 203 i mercati in cui è presente. Nel giro di pochi giorni, PayPal sarà fruibile dagli abitanti di Bielorussia, Camerun, Costa d’Avorio, Macedonia, Moldavia, Principato di Monaco, Montenegro, Nigeria, Paraguay e Zimbabwe, incrementando gli oltre 148 milioni di account già attivi. Ai nuovi utenti basterà creare un account PayPal e iniziare a fare pagamenti su milioni di siti in tutto il mondo in totale sicurezza, senza la preoccupazione di fornire i dettagli delle proprie carte di credito o di debito, e ottimizzando così anche i tempi di pagamento.
Rupert Keeley, vicepresidente senior di PayPal Europa, Medio Oriente e Africa, ha commentato così l’iniziativa: “Mentre la tecnologia sta abbattendo le barriere del commercio globale, molte persone sono ancora restie a fornire i dettagli delle proprie carte di debito o di credito sul sito internet di un venditore sconosciuto che opera in un mercato lontano. Pagare con PayPal dà serenità, perché le persone non devono mai esibire le loro informazioni finanziarie durante la transazione. Da oggi, le persone in più di 200 mercati in tutto il mondo potranno scegliere di pagare con PayPal. Vogliamo lavorare con i nostri utenti per aiutarli a trarre vantaggio dall’opportunità di offrire un metodo più sicuro e semplice di pagare in mercati in cui prima non si sarebbero addentrati.”
Infatti l’estensione a questi nuovi mercati implica un ampliamento degli acquirenti per le società che già accettano pagamenti via PayPal ma anche l’apertura ad un’utenza internazionale delle società dei nuovi paesi aderenti.
Digital4 Christmas, l’evento di networking dedicato al Natale, ha concluso “Digital4”, il ciclo d’incontri incentrato sul digitale, che si è tenuto presso Appartamento Lago di Milano, organizzato da Luoghi di Relazione in collaborazione con Lago.
Sergio Poma, direttore dell’Associazione Luoghi di Relazione, ha introdotto e moderato la serata. Alla serata sono intervenuti Donato Carriero di Hagakure, Dirk Pinamonti di PayPal Italia e Claudio Raimondi di eBay in Italia, sul tema dell’e-commerce applicato agli acquisti natalizi.
PayPal ha presentato i risultati di un recente studio, realizzato proprio alla vigilia della stagione natalizia, con l’obiettivo di capire come vivono gli italiani lo stress causato dallo shopping natalizio, come intendono evitarlo, con l’ottica anche di ottimizzare il budget destinato ai regali, che il 60% degli intervistati riconosce essere inferiore rispetto allo scorso anno.
Stare in coda per pagare i regali di Natale risulta essere la cosa più fastidiosa per il 57% degli italiani, mentre per il 48% è insopportabile essere spinti e urtati tra la folla, e per il 46% è insostenibile chi le prova tutte per saltare la coda. Anche il traffico rimane uno degli incubi maggiori dello shopping natalizio, dove, oltre al fastidio di dover rimanere bloccati nel traffico o andare avanti a passo d’uomo, senza aggiungere il problema di non trovare parcheggio (25%).
Da quanto emerge dallo studio, il 42% intende fare i propri acquisti online o da mobile/tablet pur di evitare la fila alle casse, con una media del 31% che preferisce acquistare dal proprio smartphone o tablet. I motivi di questa inversione di abitudini sono molti, dal risparmio confrontando i prezzi su più siti di shopping e cogliendo offerte più vantaggiose, alla possibilità di acquistare a qualsiasi ora del giorno e della notte, all’opzione click & pick, cioè ordinare online quando si vuole, per poi ritirare in negozio quando si può. Da non sottovalutare il beneficio di fare shopping anche quando fuori c’è brutto tempo, mentre si guarda la TVnel confort delle mura casalinghe. PayPal, è il metodo di pagamento che il 64% dichiara di utilizzare. Anche
Ebay ha portato il suo prezioso contributo con i dati raccolti dalla loro ricerca il cui ambito principale è stato quello della spesa prevista per le festività. Si stima che in Italia il Natale 2013 costerà circa 10 miliardi di euro e tra regali, cibo e casa gli italiani spenderanno circa 316 € a testa, di cui circa 196 € destinati ai regali e 120 € alle decorazioni e al cibo.
Lo shopping online come alternativa a quello tradizionale conferma il suo trend di crescita anche a Natale e oltre 15 milioni gli italiani hanno dichiarato che acquisteranno online allo stesso modo o di più rispetto all’anno precedente.la ricerca evidenzia che gli italiani spenderanno di più per i figli, per il partner e per i genitori. Il 23% degli italiani farà shopping natalizio via smartphone 47% degli italiani acquisterà online allo stesso modo o di più rispetto al Natale 2012.
A confermare il fenomeno del m-commerce sono i dati interni eBay, dove attualmente una transazione su tre è influenzata dal mobile. Per un italiano su tre il Natale rimane un periodo dell’anno stressante, a causa delle tante preoccupazioni per preparare tutto alla perfezione, ed eBay, per proseguire nella sua missione di connettere le persone con le cose di cui hanno bisogno e amano ed ovviare allo stress dovuto alla mancanza di idee nuove, ha creato una sezione completamente dedicata al Natale, dove ognuno può trarre la giusta ispirazione e godersi lo shopping natalizio in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi luogo.
La serata è proseguita con l’intervento di Stefano Saladino, presidente dell’Associazione Luoghi di Relazione, che ha concluso la prima parte dell’evento raccontando l’esperienza positiva del Digital Festival edizione 2013 ed esponendo i progetti dell’Associazione per il 2014. L’evento si è concluso in tono conviviale con aperitivo e brindisi Natalizio ed una simpatica estrazione di premi messi in palio da Gnammo, La Piazza dei Mestieri e Zandegù, partner del Digital Festival.
PayPal rende disponibile la sua carta prepagata per gli oltre 100 punti vendita Feltrinelli in tutta Italia. La carta PayPal è uno strumento sicuro, rapido e flessibile per acquistare online e nei 34 Milioni di negozi che accettano MasterCard, sia in Italia che all’estero.
La carta prepagata, un successo che conta più di un milione di carte italiane attivate ad oggi, è quasi un conto in tasca: si possono ricevere bonifici bancari grazie all’IBAN riportato sulla carta, farsi accreditare lo stipendio, prelevare in tutto il mondo agli sportelli ATM che accettano MasterCard, oltre che nei punti vendita LIS CARD di Lottomatica. Facile da ricaricare, nei tabaccai LIS CARD di Lottomatica, in contanti o con Bancomat, online tramite il conto PayPal, con bonifico bancario, negli sportelli QuiMultiBanca o con un trasferimento da carta a carta.
Luca Doninotti, Head of Prepaid PayPal CEMEA, ha dichiarato:
“Siamo davvero soddisfatti del successo che stiamo riscontrando sul mercato italiano con la nostra prepagata e, grazie a questa nuova partnership con la Feltrinelli, saremo ancor più vicini ai consumatori. Uno strumento assolutamente sicuro che rispecchia gli elevati standard di protezione di PayPal riconosciuti in tutto il mondo. Se poi si decide di associare la propria ricaricabile a un conto PayPal, si paga senza dover condividere i propri dati finanziari”.
PayPal ha commissionato una ricerca sull’evoluzione del mobile Commerce a Forrester Consulting dalla quale si evince che l’m-commerce in Europa arriverà a 19,2€ miliardi entro il 2017.
Molto promettente risulta il mobile Commerce in Italia, con un incremento annuale medio atteso a due cifre pari al 46%, che porterà i ricavi dai € 232 milioni a fine 2012 a oltre € 1,5 miliardi entro la fine del 20172. Fattori decisivi, la diffusione dello smartphone, che dal 44% del 2012 passerà al 72% nel 20173 e una maggiore propensione all’utilizzo dello stesso da parte degli italiani rispetto alla media di altri utenti europei. Già ad oggi il 28% dei consumatori online italiani che ne possiede uno lo usa almeno una volta al mese per ricercare prodotti e servizi e il 15% per acquistare in mobilità.
Dall’analisi emerge inoltre che le aziende che investono sul mobile Commerce generano in media vendite pari al 7% del totale nel primo anno, 12% nel secondo e 15% nel terzo; di queste vendite mobile, il 10% è nuovo business, ovvero vendite incrementali.
Se il mobile Commerce è un’ottima opportunità per incrementare nuovo business, la presenza di PayPal come metodo di pagamento aiuta ad ottenere incrementi ancora maggiori. Lo studio evidenzia infatti che gli utenti PayPal utilizzano maggiormente lo smartphone per fare acquisti rispetto ai non-utenti PayPal, e soprattutto completano l’acquisto in percentuale maggiore rispetto a chi paga con altri strumenti.
L’indagine è stata svolta da Forrester Consulting nel primo trimestre del 2013 e ha coinvolto un campione qualificato su base europea e italiana di aziende di medie dimensioni con attività online consolidate, che hanno investito nell’ottimizzazione mobile del loro sito un anno fa e che hanno incluso PayPal come metodo di pagamento.
Secondo la maggior parte dei venditori intervistati, la strategia mobile efficace per approcciare il segmento del mobile Commerce prevede lo sviluppo di un m-site per poi procedere con un’App dedicata, soprattutto nel caso di venditori di piccole e medie dimensioni. Un m-site e l’App aumentano quindi complessivamente il traffico, attirano nuovi clienti, oltre a fornire nuovi modi di interazione con i clienti esistenti, che possono quindi trovare e navigare sul sito anche quando non si trovano davanti a un PC.
Abbiamo intervistato Angelo Meregalli, General Manager PayPal Italia, che ha focalizzato l’attenzione sui risultati delle ricerca, sull’m-commerce, commissionata a Forrester Consulting.
PayPal presenta il nuovo programma Startup Blueprint studiato per sostenere ancora più da vicino le startup, aiutandole nella crescita del loro business.
Per essere ammessi a questo programma i requisiti sono un focus sui software o i servizi mobile o web, un fatturato annuo inferiore ai 3 milioni di dollari o un’attività avviata da meno di cinque anni.
Il primo progetto è iniziato con i migliori incubatori e acceleratori, come 500Startup, Seedcamp ed Elevator, per aiutare la aziende mobile e web di nuova generazione a crescere ed avere successo. Al momento, per partecipare, le aziende devono essere nominate da PayPal o da uno degli acceleratori o incubatori già iscritti a Startup Blueprint, ma a breve il programma sarà aperto a tutte le startup che intendono partecipare.
PayPal fornisce alle startup tutti gli strumenti necessari per far crescere il proprio business a livello internazionale, grazie ai 137 milioni di account attivi e 15.000 istituzioni finanziarie in 193 mercati di tutto il mondo, limitando inoltre la complessità dei pagamenti e offrendo servizi che possono ridurre in modo significativo la responsabilità di conformità PCI a negozi online o sviluppatori.
Tom Bronfield, Co-fondatore e Amministratore Delegato di Elevator, ha dichiarato:
“In Elevator Fund, aiutiamo le startup a crescere, avere successo e raggiungere il loro target di mercato. Siamo entusiasti di far parte del programma PayPal Startup Blueprint, poiché si allinea perfettamente con il nostro obiettivo di aiutare le startup in fase iniziale a competere nel mercato globale come servizio di pagamenti online più grande e affidabile al mondo, questo nuovo programma può fornire alle startup gli strumenti necessari per gestire con successo la nuova generazione di aziende mobile e web“.