Un pool di lanifici biellesi, tra cui la storica azienda Reda, ha creduto nell’ambizioso progetto di Lanieri e, dopo un investimento iniziale da 1.5 milioni, ha aumentato la partecipazione con un ulteriore investimento di 3 milioni.
La startup nata dall’idea di Simone Maggi e Riccardo Schiavotto di vendere online abbigliamento su misura da uomo rigorosamente Made In Italy, coniuga così l’eccellenza sartoriale italiana con un’innovativa modalità di vendita omnichannel.
In soli due anni Lanieri ha conquistato la fiducia di oltre 5.000 clienti che hanno deciso di acquistare capi dell’abbigliamento maschile su misura ad un prezzo altamente competitivo e confezionati con i migliori tessuti italiani.
Un processo di fidelizzazione che non è avvenuto solo online ma anche attraverso l’apertura di quattro atelier in Italia, Milano, Torino, Roma e Bologna, e l’inaugurazione nel 2016 di 2 atelier all’estero, Monaco di Baviera e Parigi, con un duplice format: sia vetrina su strada che atelier all’interno di uno stabile. L’apertura degli atelier hanno aiutato il brand a far vivere ai clienti di persona l’esperienza di Lanieri e convincere anche i più scettici. Nello spazio espositivo è infatti possibile farsi prendere le misure, toccare con mano la qualità dei materiali e farsi guidare attraverso le oltre 10 milioni di combinazioni disponibili. Un processo d’acquisto innovativo al servizio della grande tradizione made in Italy.
Questa strategia offline ha permesso a tutti i clienti abituati alle dinamiche moderne del fast fashion di avvicinarsi al mondo del su misura, incontrando anche la curiosità e le esigenze degli amanti dei più tradizionali servizi sartoriali.
L’eCommerce in Italia cresce a doppia cifra: il valore degli acquisti online degli italiani raggiungerà nel 2016 i 19,3 miliardi di euro con un incremento del 17% rispetto al 2015, pari a oltre 2,7 miliardi di euro.
Le previsioni per il 2016 rivelano una crescita dei settori che hanno trainato l’eCommerce fino ad oggi: il Turismo (+11%), l’Informatica ed elettronica (+22%) e l’Abbigliamento (+25%), ma anche l’Editoria (+16%). Vanno molto bene anche i settori simbolo del Made in Italy che, pur considerati ancora emergenti per la vendita online, stanno registrando le crescite più alte: il Food&Grocery otterrà un incremento del 29% e supererà di poco quota 530 milioni di € mentre l’Arredamento&Home living crescerà del 39% sfiorando i 570 milioni di €.
La penetrazione dell’eCommerce nel 2016 raggiungerà il 5% delle vendite retail. Lo scontrino medio vale 75€ per l’acquisto di prodotti, per un totale di 115 milioni di ordini, e di 253€ nei servizi, per 45 milioni di ordini.
Questi sono solo alcuni dei dati salienti presentati dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano nel corso della XI edizione del Netcomm eCommerce Forum, alla presenza di oltre 6.000 invitati, tra aziende, professionisti e giornalisti. Un record che mostra come il comparto sia divenuto nel tempo una scelta obbligata e un canale necessario e cruciale per le imprese che vogliano fare business sia nel nostro Paese sia su scala globale.
Il mercato
La crescita dell’eCommerce è trainata, nel Turismo, dall’acquisto di biglietti per i trasporti, soprattutto ferroviari, e dalla prenotazione di alloggi, non solo hotel ma anche affitti temporanei gestiti dai principali operatori della “sharing economy”. Nell’Informatica ed elettronica, l’apporto arriva principalmente dagli acquisti di smartphone e tv, a seguire si trovano gli elettrodomestici bianchi e gli accessori (questi ultimi acquistati principalmente dai “big” del settore). Nell’Abbigliamento continuano a essere determinanti gli acquisti high fashion, con un contributo crescente di abbigliamento sportivo e mass market. Nell’Editoria, la crescita è trainata dai libri, in particolare si prevede anche nel 2016 una crescita proveniente dai testi scolastici.
Nell’ambito dei servizi, il Turismo, con 8.525 milioni di euro, contribuisce per il 44% del mercato eCommerce B2c italiano, le Assicurazioni, con 1.294 milioni di euro, il 7% e gli altri servizi (Ticketing per eventi, Ricariche telefoniche, ecc.), con 836 milioni di euro, il 5,5%.
Tra i comparti di prodotto spiccano invece l’Informatica ed elettronica, che, con 2.789 milioni, vale il 14% del mercato e l’Abbigliamento che, con 1.835 milioni di euro, pesa per il 9%. Troviamo poi l’Editoria (4% del mercato, pari a 691 milioni di euro). Crescono il Food&Grocery (3% del mercato, pari a 531 milioni di euro), l’Arredamento & home living (3% del mercato, pari a 566 milioni di euro) ed anche la categoria degli Altri prodotti (16%, pari a 2,214 milioni) che comprende Beauty, Giocattoli, fai da te e i prodotti del “bazar” di marketplace stranieri.
Mobile Commerce ed evoluzione del consumatore online
Nell’esperienza d’acquisto del consumatore, i dispositivi Mobile giocano un ruolo sempre più rilevante: gli acquisti online tramite Smartphone aumentano del 51%, superano il valore di 2,8 miliardi di e € valgono il 15% dell’eCommerce nel 2016, il 24% se aggiungiamo quelli via Tablet.
Tra i servizi più acquistati via Smartphone a prevalere sono quelli legati al Turismo (10% del totale); tra i prodotti, invece, troviamo al primo posto Arredamento & Home Living ed Editoria, entrambi con il 23%, a seguire Informatica (20%), Abbigliamento (19%) e Food & Grocery (9%).
L’opportunità colta dalle imprese tradizionali
Sempre più imprese tradizionali, sia commerciali che produttrici, stanno cogliendo l’opportunità di avviare una strategia multicanale per consentire ai propri clienti di proseguire l’esperienza d’acquisto online.
Anche nel 2015 diverse imprese tradizionali hanno, infatti, attivato un sito di eCommerce. Molte le ritroviamo nell’Abbigliamento e negli accessori, comparto in cui la sensibilità nei confronti dell’eCommerce è ormai particolarmente elevata. Altre appartengono al Fai da Te, all’Informatica ed elettronica, al Food&Grocery e all’Arredamento e Home design.
Al tempo stesso, molti retailer o produttori tradizionali vanno online attraverso i marketplace, Amazon, eBay ma anche ePrice, per affiancare un ulteriore canale al sito di eCommerce.
I marketplace inoltre sono utilizzati sia dai piccoli operatori che non hanno i mezzi per investire adeguatamente nello sviluppo di un sito proprio sia da alcuni grandi operatori in ottica multicanale. Un altro vantaggio degli aggregatori è che favoriscono il cross-border eCommerce. Ad esempio per una PMI italiana che vuole vendere in USA è ragionevolmente semplice utilizzare eBay o il marketplace di Amazon piuttosto che attivarsi con un’iniziativa sviluppata in casa.
Bene anche l’Export
L’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, aumenta del 18% e supera quota 3,5 miliardi di euro. Il 42% di questo valore è imputabile al Turismo, grazie prevalentemente agli operatori del trasporto e ai portali di hotel, e per il 38% all’Abbigliamento grazie ai grandi marchi e ai retailer tradizionali ma anche alle boutique multi-brand italiane (sia tradizionali che Dot Com). Con un peso sempre più rilevante ed in crescita, troviamo l’Arredamento & Home living e il Food&Grocery grazie al contributo sia di imprese produttrici che di Dot Com specializzate italiane.
Lanieri.com annuncia il lancio del primo configuratore 3D per capi su misura 100% Made in Italy: da oggi per gli utenti dell’unico ecommerce di abiti da uomo sartoriali che si appoggia ai migliori produttori di tessuti italiani – Reda, Zegna, Loro Piana, per citarne solo alcuni – provenienti da oltre 35 Paesi nel mondo, sarà ancora più semplice scegliere e ordinare i propri capi. A partire da marzo il configuratore sarà disponibile per “creare” su misura e ordinare la propria camicia per includere poi, a partire dai prossimi mesi, tutti i capi del catalogo Lanieri – pantaloni, giacche, accessori e molto altro.
Seguendo un semplice video tutorial sul sito e sfruttando l’incredibile resa visiva del nuovo configuratore 3D sviluppato dall’azienda di Biella, sarà possibile scegliere le componenti del proprio capo – dai bottoni, al colletto, ai polsini, alla presenza di taschini, ecc – assistendo alla nascita della propria camicia in tempo reale, con una visualizzazione 3D di ultima generazione, che porterà un vero e proprio cambio di rotta nella sartoria Made in Italy, segnando un naturale passaggio al digitale di un settore tradizionalmente legato all’”offline”, dove la necessità di “toccare con mano” il prodotto è ancora molto forte.
“Il configuratore 3D di Lanieri rivoluziona gli standard attualmente presenti sul mercato e si propone come primo esempio in Italia di configuratore online. Attraverso l’utilizzo del cloud e di logiche di programmazione Computer Graphics interne di alto livello, garantisce un’estrema qualità delle immagini virtuali di prodotto unita ad una rapidità di visualizzazione senza precedenti, anche su device mobili”, ha commentato Daniele Di Bernardo, CTO di Lanieri.
Nel 2015 il 20% degli utenti ecommerce ha abbandonato il carrello perché ha scelto di comprare in negozio (fonte Statista): la scelta di innovare l’esperienza di acquisto online per renderla sempre più reale costituisce quindi un passo strategico per la crescita dell’azienda.
Da oggi gli utenti possono vedere nascere online la propria camicia in pochi minuti e in maniera estremamente realistica, completando l’ordine del sito con un processo molto semplice e intuitivo, oppure potranno continuare ad appoggiarsi alla presenza di punti fisici sul territorio, in cui è possibile osservare da vicino i tessuti, ricevere consigli e prendere le misure con l’aiuto degli esperti Lanieri.
Dopo Milano e Roma, Lanieri inaugura a Torino il terzo atelier in Italia e arriverà presto in diverse capitali dello stile in Europa, da Monaco di Baviera a Parigi ed altri centri che saranno annunciati nei prossimi mesi.
Con lo sviluppo del nuovo configuratore, l’azienda intende rafforzare il proprio ruolo su scala globale, accelerando il processo di digitalizzazione e innovazione di un mercato, quello del made-to-measure maschile, in cui il Made in Italy riveste una posizione di leadership e prestigio indiscusso in termini di stile e qualità dei materiali. Nel 2015, 1 acquisto su 3 effettuato su Lanieri.com è stato completato dall’estero – Francia, US e UK in testa – dove la sartoria italiana è molto apprezzata.
Sebbene la spesa media pro capite in abbigliamento e scarpe sia in Italia tra le più alte rispetto al reddito medio – il 7% nel Belpaese contro il 5.9% in UK, 4,9% in Germania e 4,2% in Francia (fonte Eurostat 2012) o il 3% negli Stati Uniti, è proprio all’estero che le vendite del Made in Italy sono cresciute di più negli ultimi anni. Basti pensare che in UK il trend di crescita è stato del +0.5% negli anni peggiori della crisi (2007-2012), mentre in Italia si è registrato un calo del 9.9% nello stesso periodo.
Secondo lo U.S. Bureau of Economics Analysis nell’ultimo trimestre dello scorso anno sono stati spesi negli Stati Uniti oltre 376 miliardi di dollari in abbigliamento e scarpe. Nel 2015, oltre il 10% dei nuclei familiari americani di reddito medio-alto (tra i 100 e 200 mila dollari all’anno) ha speso tra i 500 e i 2000$ in abiti business da uomo. (fonte: Statista ).
“Nei Paesi in cui si spende di più in abbigliamento manca un’offerta di alta qualità a prezzi contenuti, mentre lo stile Italiano resta tra i più apprezzati, ma anche tra i più costosi se consideriamo i classici canali di vendita. Lanieri è l’unico player in grado di offrire il meglio della sartoria Made in Italy online e con l’introduzione del nuovo configuratore 3D renderà l’esperienza di acquisto sempre più simile a quella in store.”, ha concluso Simone Maggi, CEO di Lanieri.
L’eCommerce aiuta il business delle aziende, per sua natura infatti, offre la possibilità di vendere, in ogni periodo dell’anno, a una platea locale, nazionale e internazionale senza tener conto della stagionalità dei prodotti. Questo trend è testimoniato dalle oltre 30mila PMI italiane che nel 2015 hanno venduto i propri prodotti su eBay.
Grazie alla natura globale del commercio elettronico, infatti, anche i negozi che erano solitamente limitati dalla stagionalità dei prodotti, caratterizzata da picchi e cali di vendita, possono vendere per 365 giorni all’anno, arrivando con semplicità dall’altra parte del mondo e approfittando delle stagioni invertite rispetto all’Italia.
In questo modo chi, ad esempio, vende articoli per il mare o per il giardinaggio, prodotti tipicamente richiesti durante i mesi estivi, non sarà tagliato fuori durante la stagione invernale. “Mediamente tratto circa 120 spedizioni al mese ma nei periodi di picco, cioè in estate, ho anche oltrepassato i 300. Il mio è un settore molto stagionale ma eBay mi consente di mantenere le mie vendite stabili”, spiega Sergio Ramondetta, titolare di Fornautica, negozio siracusano specializzato nella vendita di accessori e ricambi per la nautica, la cui l’attività su eBay rappresenta il 70% dell’intero fatturato.
Nel mondo, poi, la voglia di italianità non conosce pause stagionali: ben il 67% dei venditori professionali italiani attivi su eBay nel 2015 ha esportato i propri prodotti in tutto il mondo.
“La cosa bella del commercio globale è proprio che esistono le stagioni invertite. Quindi abbiamo picchi di attività in diversi periodi dell’anno, in mercati diversi. I prodotti Made in Italy sono molto richiesti all’estero, penso alla camiceria, alle giacche, ai jeans”, afferma Andrea Ravicini, titolare di Fashion Follies, il negozio eBay del punto vendita Goccia di Guidonia che esporta in tutti il mondo capi d’abbigliamento e accessori per uomo e donna.
eBay, inoltre, è un partner strategico nella strategia di marketing delle PMI e mette a loro disposizione un considerevole numero di potenziali acquirenti: 5 milioni in Italia e 162 milioni a livello globale. Anche per questo molti venditori decidono di testare alcuni articoli o novità di prodotto proprio su eBay.
Lanieri, il primo ecommerce italiano di abiti su misura maschili, apre a Roma il suo secondo atelier e dà il via al piano di espansione per il 2016.
L’azienda, che ha registrato una crescita del +150% nel 2015 si prepara a presidiare il mercato europeo: dopo la Capitale, sarà la volta di Torino, Monaco di Baviera, Parigi ed altri centri che saranno annunciati nei prossimi mesi.
Lanieri si basa su un’impostazione marcatamente omnichannel, unica nel suo genere in Italia, che associa la possibilità di ordinare il proprio capo online a quella di toccare con mano tessuti ed effettuare l’ordine anche “offline” in atelier o temporary shop in città selezionate.
Grazie ad un approccio molto intuitivo e ai video tutorial sul sito, la piattaforma è sempre più utilizzata e sta contribuendo a innovare un settore, quello del made-to measure, che per la carenza di figure professionali specializzate, non riesce spesso a colmare la domanda. La figura del sarto è sempre più rara, ma non è calato il bisogno di trovare capi eleganti e su misura a prezzi accessibili.
Nel 2015 l’80% dei clienti che ha effettuato un acquisto offline in atelier è tornato a comprare online.
Non solo: nell’ultimo anno la clientela Lanieri si è dimostrata molto fedele, con il 50% che porta a termine un secondo acquisto, soddisfatta del prodotto e incoraggiata dalla semplicità del processo d’ordine. Circa 1 utente su 3 acquista dall’estero, Francia, UK e US in testa, dove il Made in Italy è molto apprezzato.
Grazie ad un accurato algoritmo sviluppato internamente che consente di tradurre le 14 misure anatomiche richieste al cliente nelle misure tecniche del prodotto finito, il margine di errore è praticamente nullo. Nel caso in cui l’abito necessiti di alcune modifiche sartoriali, il cliente potrà recarsi alla propria sartoria di fiducia e far eseguire le modifiche a carico di Lanieri.
Il settore del made to measure maschile sta vivendo un periodo d’oro, collegato all’aumento delle vendite dell’abbigliamento maschile online: secondo uno studio di IBIS World il settore è quello che ha realizzato l’incremento più alto con un +17% dal 2010 al 2015. Per i prossimi 5 anni si prevede un’ulteriore crescita del +14%.
Lanieri è l’unico player italiano che occupa una posizione strategica anche all’estero, forte di una tecnologia e una produzione completamente Made in Italy, che si basa solo sulle migliori lane sul mercato messe a disposizione da storici produttori di eccellenza quali Reda, Loro Piana, Ermenegildo Zegna, Vitale Barberis Canonico e molti altri.
Yelp presenta il ciclo di workshop all’interno dell’Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato a Milano. L’iniziativa frutto della partnership tra lo specialista della ricerca di attività commerciali su base locale e l’associazione nazionale delle imprese artigiane, ha lo scopo di fornire strumenti utili al potenziamento delle strategie di promozione delle PMI.
Il primo incontro, aperto al pubblico oltre che alle imprese aderenti ad IMV, si terrà giovedì 11 giugno dalle 11:30 alle 12:30 all’interno della meeting area del Village. Gli argomenti approfonditi durante il workshop saranno incentrati proprio sulla piattaforma social che nel primo trimestre del 2015 ha superato i 142 milioni di utenti unici al mese. Curerà l’incontro Claudia Resta, senior community manager Yelp Milano.
I contenuti del workshop:
Gestire la presenza su Yelp: Yelp come strumento di CRM e l’importanza del CRM; la suite Yelp per proprietari/gestori di attività: overview delle funzionalità e degli strumenti di marketing.
Fare engagement su Yelp: la community di influencer legati al territorio; il potenziale offsite.
L’Italian Makers Village è uno spazio di 1800 metri quadri allestito per ospitare, a rotazione settimanale dettata da un calendario tematico, oltre 800 eccellenze artigiane italiane provenienti da tutti i settori.
All’interno del Village: 27 stand espositivi nella Rassegna delle Eccellenze, lo Store delle Eccellenze per temporary shop e mostre culturali, un’area polifunzionale di 300 mq per eventi, 6 postazioni di street food e il ristorante Solatium, realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Dal 30 aprile al 2 novembre 2015, un fitto calendario di eventi anima il Fuori Expo ufficiale di Confartigianato: esposizioni, mostre, degustazioni, show cooking, concerti, spettacoli, convegni e incontri.
Samsung ha siglato un accordo con Confartigianato nell’ambito del progetto Maestros Academy per aiutare le eccellenze del Made in Italy.
La piattaforma digitale mette in contatto gli artisti manifatturieri con i giovani, per costruire il futuro di una nuova generazione di eccellenze. Samsung si avvarrà del supporto della maggiore Organizzazione italiana dell’artigianato e delle piccole imprese per selezionare alcuni tra gli artigiani associati e per lavorare assieme alla promozione del territorio italiano attraverso la tecnologia.
Grazie a Maestros Academy, Samsung dà voce ai maestri e al loro sapere fatto di tradizione ed esperienza, aiutando i giovani a scoprire il proprio talento e ad avvicinarsi a un settore che ha reso il Made in Italy famoso nel mondo. La tecnologia entra per la prima volta nei laboratori artigiani dando la possibilità ai ragazzi di seguire un percorso formativo e di imparare direttamente dalle parole dei maestri.
Attraverso un ciclo di video-lezioni gli artigiani svelano infatti i segreti della propria professione tramandando un know-how che ha reso il frutto del loro lavoro un’eccellenza.
Luca Danovaro, Corporate Marketing Director di Samsung, ha sottolineato:
“L’ingresso di Confartigianato nell’accademia digitale di Samsung è un riconoscimento importante e premia gli sforzi fatti nel corso degli ultimi mesi per salvaguardare la tradizione italiana e trasmetterla alle nuove generazioni. L’impegno di Samsung è da sempre volto alla valorizzazione del talento e il progetto Maestros Academy costituisce un punto di partenza concreto per sostenere le eccellenze italiane del futuro. Il lavorare a stretto contatto con un’organizzazione come Confartigianato ci permetterà di offrire ai giovani nuove opportunità per mettere a frutto la propria creatività, confrontandosi con professionisti affermati”.
Samsung Maestros Academy ha l’obiettivo di mettere in contatto due mondi apparentemente lontani, quello dei maestri e quello dei nativi digitali, grazie alla tecnologia. L’adesione di Confartigianato conferisce prestigio e ulteriore concretezza al progetto, sottolineandone il valore educativo e la stretta relazione con il territorio.
Microsoft Dynamics celebra il Made in Italy con “Make in Italy”, un evento per valorizzare le eccellenze italiane in ambito Fashion, Food e Manufacturing.
Rappresentanti d’importanti brand come Canali, Damiani, Fratelli Rossetti, Generale Conserve (Asdomar), SIPA (Bindi), Mapei e Parcol hanno sottolineato come l’innovazione tecnologica, e in particolare in ERP e CRM, siano un valido strumento per tenere alta la bandiera del Made in Italy in tutto il mondo.
In questa direzione si colloca l’evoluzione dell’offerta Microsoft Dynamics, che comprende soluzioni mirate per le esigenze di imprese di piccole, medie o grandi dimensioni e che oggi conta 375.000 clienti e 5,5 milioni di utenti in tutto il mondo.
L’offerta CRM si arricchisce con la disponibilità di Dynamics CRM 2013 “Spring Edition”, che offre una user experience intuitiva e nuove funzionalità in ambito marketing, customer care e social listening, integrate con le principali applicazioni di produttività Microsoft Office 365, Yammer, Lync, Skype, SharePoint e Power BI for Office 365.
Con Microsoft Social Listening i professionisti di vendite/marketing/servizi possono esplorare facilmente le conversazioni sui social per ottenere una visione real-time su prodotti e competition. Con Microsoft Dynamics Marketing è possibile pianificare meglio le campagne, generare lead qualificati e misurare il ritorno sull’investimento. Grazie alla recente acquisizione di Parature per il customer engagement e alle funzionalità multicanale dello Unified Service Desk, anche gli addetti al customer care possono ottenere notevoli benefici.
Le app su Windows, Windows Phone, iOS e Android consentono inoltre di essere produttivi ovunque e in qualunque momento. Il modello on premise e sulla cloud abilita infine una maggiore flessibilità e Dynamics CRM Online è ancora più sicuro, in conformità con gli elevati standard per la privacy imposti dai regolamenti europei, essendo attualmente la prima e l’unica piattaforma CRM a ottenere l’approvazione dall’Unione Europea dei criteri definiti dall’Article 29 Working Party.
Anche l’offerta ERP è in costante evoluzione per rispondere alle esigenze del mercato e il nuovo Microsoft Dynamics AX 2012 R3 introduce un framework di app e servizi end-to-end per consentire alle aziende di sviluppare applicazioni per scenari specifici e dispositivi mobili in grado di connettersi in modo facile e sicuro al gestionale. Inoltre per rispondere alle necessità di clienti che operano in realtà in continua evoluzione, Microsoft Dynamics AX 2012 R3 è disponibile anche in modalità cloud su Microsoft Azure tramite infrastruttura IaaS.
Anche Microsoft Dynamics NAV, che risponde in modo più puntuale alle esigenze delle PMI, è disponibile in cloud attraverso Microsoft Azure. Inoltre l’ultima release Microsoft Dynamics NAV 2013 R2 può girare all’interno di un portale aziendale Office 365, facilitando la condivisione dei documenti e la collaborazione ed è dotata di una nuova interfaccia Web client e Windows client per rendere ancora più semplice la navigazione.
Giovanni Stifano, Direttore Dynamics di Microsoft Italia, ha evidenziato:
“Il successo dell’export rappresenta la capacità di resistenza alla crisi di molte imprese italiane, che hanno puntato anche sul digitale per continuare a competere sul mercato nazionale e internazionale. La capacità di utilizzare la tecnologia al servizio del business rappresenta una leva strategica di crescita e internazionalizzazione e sistemi gestionali e CRM possono giocare un ruolo chiave in questo senso per aiutare le aziende del Made in Italy a difendere il proprio vantaggio competitivo, ottimizzando l’efficienza dei processi e migliorando l’efficacia verso i clienti. Nella nostra visione non esiste una soluzione unica, ma occorre dar vita a progetti d’innovazione in grado di valorizzare l’unicità delle imprese e d’integrarsi con l’organizzazione. Con le soluzioni Dynamics e con il nostro ecosistema di Partner, intendiamo accompagnare aziende di qualsiasi dimensione e settore in un percorso di crescita oltre i confini nazionali, puntando su modelli flessibili, su applicazioni incentrate sulle persone e sui trend del cloud, della mobility e del social. Abbiamo orientato i nostri sforzi di sviluppo su ciò che serve alle aziende per offrire una customer experience eccellente e abbiamo ridisegnato l’usabilità delle nostre soluzioni e progettato nuove funzionalità”.
Bing, con il Natale alle porte, svela le classifiche dei termini più ricercati dagli italiani, tenendo in considerazione alcune delle categorie tematiche di maggior interesse: VIP, personaggi sportivi, cinema, viaggi e moda.
Personaggi famosi: cantanti e italiani i più ricercati
Nel 2013, tra i VIP che hanno catalizzato l’attenzione dei curiosi del Bel Paese di qualsiasi età, spicca su tutti Belen Rodriguez, protagonista dei rotocalchi grazie al matrimonio con il giovane ballerino Stefano De Martino e la nascita del loro primo figlio, Santiago. L’arrivo della cicogna ha sicuramente aiutato a scalare la classifica dei personaggi famosi più ricercati su Bing anche Kate Middleton (6°), che a luglio ha dato alla luce il royal baby, futuro erede al trono inglese. La Duchessa di Cambridge, infatti, è una dei pochi VIP stranieri a entrare nella Top 10, insieme a Justin Bieber e Rihanna (rispettivamente 4° e 7°).
Dalla classifica emerge chiaramente la passione degli italiani per la musica nostrana, con ben cinque personaggi che provengono dal mondo della musica tricolore: Emma Marrone (2°), Marco Mengoni (3°), Vasco Rossi (5°), Laura Pausini (8°) ed Eros Ramazzotti (10°).
Personaggi sportivi: uomini protagonisti, strizzando l’occhio a gossip e romanticismo
La classifica 2013 dei 10 personaggi sportivi più cercati su Bing è per l’80% al maschile, con solo due donne a rappresentare l’eccellenza sportiva in rosa: Federica Pellegrini e Sara Errani (rispettivamente 4° e 5°). Tuttavia, se si guarda a questa speciale Top 10, non si può non notare come parte degli sportivi presenti siano passati quest’anno sotto i riflettori per le loro vicende amorose. Leonardo – noto direttore sportivo e in precedenza giocatore e allenatore di calcio – ha infatti chiesto in sposa la propria compagna in diretta tv, durante la trasmissione sportiva condotta dall’allora fidanzata, creando notevole scalpore e guadagnandosi così la testa della classifica. La stessa Federica Pellegrini e Mario Balotelli (7°), sono spesso protagonisti della cronaca rosa per i loro affari di cuore e per i chiacchierati tira e molla con i rispettivi compagni.
Come sorta di tributo ad un grande protagonista del panorama sportivo italiano, il secondo posto è occupato da Pietro Mennea, storico velocista italiano detentore di numerosi primati sportivi scomparso lo scorso 21 marzo.
Cinema: intramontabile comicità all’italiana
La Top 10 dei film più ricercati su Bing per quest’anno vede un curioso alternarsi di campioni d’incassi, alcuni rigorosamente made in Italy e con protagonisti alcuni tra i più famosi comici italiani, altri blasonati titoli americani attesi da gran parte degli appassionati del grande schermo. Basti pensare che “Il principe abusivo” – che ha visto il debutto alla regia di Alessandro Siani – ha guadagnato l’apice della classifica ed è rimasto il film dal miglior incasso del 2013 in Italia fino a novembre, quando è stato scalzato da Sole a catinelle con Checco Zalone. Si sono fatti valere anche “Benvenuto presidente” con Claudio Bisio (3°) e “Tutto tutto niente niente” con Antonio Albanese (6°). Tra i colossal a stelle e strisce i più ricercati su Bing sono stati “Iron Man 3”, “I Croods” e “Django Unchained” (rispettivamente 2°, 4° e 5°).
Viaggi: città d’arte e capitali europee tra le mete più ambite
Se si guarda ai desideri degli italiani alle prese con la ricerca della meta per la propria vacanza, città d’arte e le grandi isole la fanno da padrone se si guarda all’Italia, mentre le capitali europee dominano se si sceglie una destinazione estera, escludendo al 90% mete americane, forse di questi tempi un po’ fuori portata in termini di budget.
Infatti, Roma, Firenze e Venezia – perle della cultura e del patrimonio italiano, che tutto il mondo ci invidia – si classificano rispettivamente 1°, 4° e 5°. I due gradini più bassi del podio, invece, se li sono aggiudicati rispettivamente Sicilia e Sardegna, simbolo di mare e paesaggi splendidi e tradizioni popolari e culinarie uniche.
Per quanto riguarda la Top 10 delle destinazioni estere più cercate, è dominata da alcune delle grandi capitali europee del turismo: prima tra tutte Londra – alla ribalta anche per le celebrazioni del Giubileo di Diamante della regina Elisabetta e per la nascita del royal baby – seguita da Parigi e Barcellona.
Moda, sinonimo di Made in Italy
Alla ricerca di un outfit particolarmente elegante, di classe e all’ultima moda, gli italiani prediligono brand simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Basti pensare che in questa speciale Top 10 ben quattro sono marchi italiani che hanno avuto successo globale e sono riconosciuti come sinonimo di stile, come Valentino (2°), Gucci (4°), Bulgari (7°) e Benetton (10°).
La moda maschile ha dominato le ricerche degli italiani: Replay si è aggiudicata la vetta della classifica, mentre Harry & Sons e Hogan hanno raggiunto rispettivamente la sesta e la nona posizione.
Diversamente, Intimissimi e Calzedonia – entrambi forti marchi di underwear italiani rivolti maggiormente al pubblico femminile – si sono posizionati al 5° e all’8° posto della classifica, grazie alla forte presenza sul territorio in tutto il Paese.