Il Microsoft Forum 2017 è stato lo stage dove la rivoluzione digitale e le prospettive dell’Industry 4.0 sono state al centro di un vivace dibattito, incentrato sul futuro delle PMI e delle grandi aziende italiane in merito alle opportunità offerte dal Cloud Computing, Internet of Things, Machine Learning, Big Data e Intelligenza Artificiale.
Le tendenze e gli sviluppi tecnologici ed economici che plasmeranno il futuro nei prossimi anni, sono state commentate anche da Alec Ross, uno dei maggiori esperti americani per l’innovazione e autore del bestseller “The Industries of the Future”, in Italia per intervenire al Microsoft Forum: “La digitalizzazione ha creato migliaia di miliardi di euro di valore e centinaia di migliaia di lavori ben remunerati. Questa tendenza alla digitalizzazione è destinata a proseguire e a impattare positivamente e in modo sempre più diretto l’Italia e gli italiani. La Penisola è stata un centro di innovazione per centinaia di anni e sono certo che continuerà a distinguersi per la sua capacità creativa. L’ingegno innovativo ha caratterizzato il passato del Paese grazie al lavoro di scienziati e artisti, ma ne potrà guidare anche il futuro attraverso una nuova classe di professionisti capaci di cavalcare il cambiamento senza lasciarsi intimorire dagli sviluppi tecnologi, anzi volgendoli a proprio vantaggio per inaugurare nuovi modelli di produttività e business”.
E in effetti il tessuto economico italiano – costituito per il 99% da PMI – si mostra positivo sul futuro e non teme l’automazione, anzi considera le nuove tecnologie un alleato per liberarsi da operazioni routinarie e dedicare più tempo all’espressione della propria creatività. Questo quanto emerge da una nuova ricerca Microsoft-Ipsos Mori sulle PMI italiane presentata nell’ambito del Microsoft Forum e che delinea un generale ottimismo sul futuro (46% ottimisti VS 27% pessimisti). Se si interrogano i dipendenti delle piccole e medie aziende nostrane sul significato di “Digitalizzazione”, la maggior parte (53%) tende a ricondurlo al concetto di automazione – andando oltre il semplice passaggio dalla carta al computer (32%) – e intendendo la digitalizzazione dei processi di gestione dei clienti, l’adozione di app o servizi per attività quali la contabilità e il monitoraggio dell’inventario, nonché l’analisi dei dati di business attraverso strumenti digitali, insomma l’automazione di operazioni routinarie. Interessante anche la percentuale (24%) di coloro che per digitalizzazione intendono la possibilità offerta alle risorse di lavorare ovunque e in qualunque momento. Sui benefici della tecnologia sono pressoché tutti d’accordo, il 79% dei dipendenti delle PMI italiane concorda sul fatto che permetta di ottimizzare i tempi e il 73% riconosce le opportunità offerte dal digitale in termini di flessibilità.
Un valore strategico in uno scenario in cui emerge un “approccio evoluzionistico all’innovazione” e si delinea un nuovo modello di produttività focalizzato su qualità e artigianalità, in base a cui non conta solo la crescita finanziaria, bensì la valorizzazione di tempo e risorse da dedicare a prodotti e clienti. Del resto, se interrogati sul significato di crescita la maggior parte dei dipendenti delle PMI italiane (47%) sono più inclini ad andare oltre meri aspetti monetari per identificare con questo concetto il perseguimento delle proprie passioni. È un falso mito anche che l’iniziativa imprenditoriale nasca dall’idea di lanciare un nuovo prodotto sul mercato, spesso tra le ragioni principali per cui si fonda un’azienda in Italia c’è l’aspirazione a conquistare un miglior work-life balance (28% degli imprenditori) o a sentirsi più sicuri sul proprio futuro (26%), diventando in effetti più padroni del proprio tempo e degli sviluppi del proprio lavoro. Interessante anche la percentuale degli imprenditori, che in un momento in cui avevano bisogno di un lavoro hanno visto l’avvio di un nuovo business come un’opportunità concreta di trovare un impiego (24%), una peculiarità italiana quella di rimboccarsi le maniche e creare in tempi di crisi.
In generale quindi, il successo e la crescita di una PMI tendono a essere identificati con concetti olistici di soddisfazione personale e la tecnologia può far molto per sgravare le persone dall’operatività e consentire di dedicare più energia alle proprie passioni e progetti. Certo, nonostante questo ruolo chiave, le scelte IT non sono ancora frutto di processi decisionali strutturati: sì la maggior parte dei dipendenti delle PMI italiane dichiara di avere un processo ricorrente durante il quale vengono discusse esigenze e trend, ma in fondo si tratta di fatto solo del 26%.
Da un punto di vista di pianificazione, l’Italia è il primo tra i Paese europei in cui le PMI dichiarano di non avere un business plan strutturato (30% – laddove la media EU senza Business Plan è del 22%, con un picco del 29% tra le microimprese). In Italia è solo il 23% a dichiarare di avere un piano, che sia dei prossimi 12 mesi (13%) o di orizzonte più ampio da 1 a 3 anni (10%). E i motivi di questa mancanza di pianificazione strategica risiedono principalmente nella focalizzazione su priorità di breve termine (23%), nella mancanza di risorse essendo un compito non facilmente espletabile in via informale (17%) e nelle dinamiche del flusso di cassa che rendono difficile pianificare (15%).
Le nuove tecnologie non rappresentano un’opportunità solo per le PMI, ma abilitano la crescita di aziende di qualsiasi settore e dimensione e, intraprendendo un percorso di trasformazione digitale che faccia leva su Cloud, IoT, Machine Learning, Big Data e Intelligenza Artificiale, qualsiasi realtà Italiana può ottimizzare i processi, migliorare la relazione con i clienti, mettere i dipendenti nella condizione di essere più produttivi ed efficaci e trasformare prodotti e modelli di business. Al Microsoft Forum sono state proprio quattro importanti aziende italiane a darne prova raccontando la propria esperienza d’innovazione: ATM, Dolce&Gabbana, Luxottica Group e Salvagnini.
Quello di Salvagnini, leader nella progettazione, produzione e vendita di macchine per la lavorazione della lamiera, rappresenta in particolare un caso emblematico di Industry 4.0, in quanto facendo leva sulle potenzialità della piattaforma cloud Azure e delle tecnologie di IoT e Machine Learning di Microsoft, l’azienda sta integrando nei propri macchinari servizi intelligenti di monitoraggio e assistenza da remoto e facendo evolvere la relazione con i propri clienti in una logica di collaborazione. Insieme a Microsoft, Salvagnini ha dato vita al progetto LINKS e grazie alla condivisione dei dati ricevuti dalle macchine, è possibile monitorare costantemente i parametri di funzionamento, con il vantaggio di poter attivare interventi che riducono il rischio di guasti e determinano un progressivo miglioramento dell’operatività complessiva, puntando per il futuro alla manutenzione predittiva.
Tramite LINKS, Salvagnini è in grado di assistere il cliente per un utilizzo ottimale dei macchinari tarato sulle necessità specifiche e grazie alla valorizzazione dei dati può anche migliorare la Ricerca&Sviluppo e i processi produttivi, velocizzando la messa a punto di nuovi prodotti in grado di offrire migliori prestazioni. In questo scenario gli specialisti di domani saranno sempre meno tecnici addetti a riparare guasti e sempre più consulenti di processo volti ad analizzare e migliorare il quadro produttivo. L’esigenza di una gestione intelligente di grandi quantità di dati sta generando nuove interazioni e opportunità di collaborazione uomo-macchina, anche attraverso l’uso innovativo di strumenti come Microsoft Teams e Cortana.
Ma la Quarta Rivoluzione Industriale non è solo un tema di Fabbrica Intelligente, impatta tutta la società ed è per questo che risulta significativa l’esperienza di ATM, storica azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico di Milano e Monza e la metropolitana di Copenaghen, e che insieme a Microsoft punta a ripensare i propri processi e migliorare il servizio ai viaggiatori, integrando la tecnologia intelligente nel proprio modello di business e offrendo servizi tecnologicamente avanzati, basati su Mobility, Cloud Computing, Internet of Things e Machine Learning. L’intelligenza si rivela al servizio della mobilità sostenibile, garantendo una miglior esperienza di viaggio e una maggiore efficienza nella gestione.
Non solo grazie al servizio cloud Azure Web Apps è stato possibile rilasciare già da tempo l’app mobile ATM per migliorare la pianificazione dei viaggi da parte dei cittadini, il percorso di trasformazione digitale sta ora proseguendo con l’adozione di strumenti di analisi, come SQL Server, Azure SQL Datawarehouse, Power BI ed Azure Machine Learning, che consentono di elaborare in tempo reale importanti volumi di dati eterogenei, visualizzarli in modo dinamico attraverso infografiche intuitive e creare modelli predittivi con la flessibilità e la sicurezza del cloud. Sono allo studio soluzioni di pagamento innovative e grazie al Machine Learning sarà possibile osservare il cambiamento nelle abitudini di pagamento degli utenti e armonizzare gli investimenti sui sistemi di bigliettazione, riducendo i costi fissi destinati alla manutenzione degli impianti tradizionali di bigliettazione e impiegando i risparmi a favore di efficienza e qualità del servizio.
Interessante anche il percorso di trasformazione digitale a tutto tondo di Luxottica Group, leader nel design, nella produzione e nella distribuzione di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi, con una rete wholesale che tocca più di 150 paesi nel mondo e un esteso network retail di circa 8.000 negozi. Il Cloud in Luxottica consente di ottimizzare i processi e recuperare efficienza attraverso un’infrastruttura IT ibrida e flessibile, capace di evolvere in base alle esigenze di business e di abilitare il reinvestimento delle risorse IT in progetti a maggior valore aggiunto (alcuni processi sono già stati migrati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure beneficiando di maggiore scalabilità e sicurezza). Grazie all’adozione della suite cloud per la collaborazione Office 365, Luxottica ha inoltre introdotto un nuovo modo di lavorare in una logica di smartworking.
Il Cloud, infine, sta abilitando un importante progetto di valorizzazione dei dati per migliorare l’esperienza dei clienti e tradurre le informazioni in decisioni finalizzate a offrire maggior valore e servizi ai consumatori. Attraverso Microsoft Cloud Analitycs Platform, il database contenente dati transazionali – su tipo di acquisti e luogo – è stato integrato con dati di diversa natura – ambientali, economici, sociali, etc., – ottenendo la possibilità di aggregare le informazioni per creare profili e cluster di utenti più ricchi di insight. Una gestione più efficace delle relazioni con la clientela è inoltre resa possibile dall’adozione di alcune soluzioni della piattaforma cloud Dynamics 365.
Altra esperienza importante di Made-in-Italy presentata al Microsoft Forum è stata quella di Dolce&Gabbana, la casa di moda fondata nel 1985 dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, la cui creatività e capacità nell’esaltare la grande artigianalità hanno sempre fatto leva su una buona dose di innovazione, nella scelta dei materiali, nella ricerca delle lavorazioni, nell’utilizzo dei macchinari. Anche per Dolce&Gabbana il Cloud Computing si rivela un alleato strategico e l’azienda ha scelto di adottare la piattaforma cloud Microsoft Dynamics 365, che offrirà la possibilità di avere costantemente aggiornata una vista completa dei clienti e della disponibilità di prodotti finiti in ciascuna area geografica e per ciascun canale di vendita, sfruttando la scalabilità, la flessibilità e l’affidabilità del cloud Microsoft.
Efficientare ulteriormente i processi e pianificare ancor meglio produzione e distribuzione sono state le esigenze da cui un’azienda “verticale” come Dolce&Gabbana, impegnata dall’approvvigionamento dei materiali fino alla vendita sul mercato, – ha dato avvio al progetto di trasformazione digitale con l’obiettivo di arrivare a garantire un servizio ancor più eccellente al cliente finale, in ogni parte del mondo.
Quattro casi che hanno offerto ispirazione ai professionisti in sala, come anche i progetti d’innovazione mostrati nell’ambito dell’Exhibition Area, un percorso esperienziale per scoprire come le nuove tecnologie sono in grado di rivoluzionare non solo il mondo industriale, ma l’intera società in una logica di smart city, e-health, fashion e retail virtuale, sport 4.0, auto connesse e smart home.
• In scena innanzitutto le nuove innovazioni tecnologiche a bordo della nuova BMW Serie 5 e i Servizi BMW ConnectedDrive, che delineano il futuro dell’automobile integrando Microsoft Exchange per sincronizzare e-mail, calendario e contatti e offrono un’architettura di servizi flessibile, la Open Mobility Cloud basata su Microsoft Azure, che grazie a Machine Learning e Data Analytics, crea la premessa per la personalizzazione dell’esperienza di viaggio.
• La startup ELSE Corp, parte del programma di accelerazione Microsoft BizSpark, ha presentato una “Virtual Boutique 3D” – basata sulla piattaforma cloud Azure – che rivoluziona la shopping experience e offre un nuovo approccio personalizzato all’e-commerce permettendo di visualizzare in 3D le collezioni fashion e di personalizzare le finiture, i materiali ed altro.
• La startup Sensoria ha mostrato per la prima volta in Europa dei prototipi di scarpa intelligente, oltre al “calzino intelligente” e a una nuova collezione di abbigliamento sportivo con sensori integrati per il monitoraggio del battito cardiaco. Inoltre ha illustrato i vantaggi della nuova elettronica wearable Sensoria Core che è stata costruita per essere integrata in abbigliamento e footwear di ogni tipo. Grazie alla flessibilità e sicurezza della piattaforma cloud Microsoft Azure, Sensoria rivoluziona il concetto di Sport in una logica 4.0 ed è in grado di offrire una soluzione completa che va dalla sensoristica alla web dashboard per l’osservazione delle performance sportive.
• Il Partner Safety21 ha presentato il progetto di smart city Pedone Sicuro 2.0, basato su cloud e IoT di Microsoft, che grazie a sensori e strumenti di analisi rivela la presenza di pedoni agli attraversamenti pedonali non semaforizzati e li segnala alle auto al fine di evitare incidenti, consentendo contestualmente agli organi preposti la visualizzazione delle riprese live e on demand dell’attraversamento stesso.
• Il Partner Proge-Software ha mostrato il progetto Surgery Touchless System dai risvolti interessanti in ambito eHealth: attraverso il cloud computing Azure, un’innovativa tecnica touchless basata su Microsoft Kinect e l’integrazione di Skype for Business è possibile facilitare l’accesso alle immagini biomediche da parte dei chirurghi e ridurre i tempi di intervento operatorio.
• E infine l’azienda di Pordenone Palazzetti ha mostrato la sua stufa a pellet Ecofire, Audrey in una logica di Smart Home e “riscaldamento intelligente”, che integra il Cloud Computing e Machine Learning di Microsoft per evitare malfunzionamenti e sprechi in un’ottica green.
Centrale al Microsoft Forum il ruolo dei Partner: l’evento è stato occasione per dare loro voce e consentire ai professionisti delle aziende italiane presenti di incontrarli e di beneficiare di un punto di vista qualificato, in virtù delle loro competenze verticali e del radicamento sul territorio.
Partner principale nell’ambito della campagna Accelerate your Business è stato Intel, che con Microsoft ha presentato i vantaggi di Windows 10 Pro per il business: maggiore sicurezza stabilità e scalabilità al servizio delle imprese.
Microsoft, a seguito dell’accordo con COIMA SGR, ha annunciato che a febbraio 2017 inaugurerà la sua nuova sede nel centro di Milano, nel primo edificio italiano pubblico progettato da Herzog & De Meuron per conto del Gruppo Feltrinelli nella rinnovata area di Porta Volta diventata in questi ultimi anni un grande polo di innovazione culturale e sociale.
La sede Microsoft Italia sarà al fianco della futura sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in quello che si configura come un nuovo centro culturale urbano voluto e pensato proprio dal Gruppo Feltrinelli, che ha affidato a COIMA SGR la gestione dell’Immobile tramite la costituzione del fondo immobiliare Fondo Feltrinelli Porta Volta.
Il progetto si inserisce in un percorso che Microsoft Italia ha intrapreso da 10 anni all’insegna del “New World of Work”, un approccio alle dinamiche professionali che prevede maggior flessibilità dei propri collaboratori nell’ottica dello smartworking, l’utilizzo di spazi funzionali e tecnologie innovative per massimizzare contemporaneamente produttività e collaborazione. In Italia, negli ultimi anni sono state diverse le organizzazioni che si sono ispirate al nuovo modo di lavorare e alle tecnologie Microsoft traendone benefici sia a livello di competitività dell’organizzazione che del benessere dei dipendenti.
Le persone e l’ecosistema sono i protagonisti di questo nuovo progetto: il well being e la conciliazione delle esigenze personali e professionali sono il fulcro attorno al quale ruotano la gestione del tempo e il modo di lavorare e dove la flessibilità diventa un importante strumento per il raggiungimento degli obiettivi. Sempre di più la collaborazione estesa con clienti e partner è il vero modo di fare innovazione soprattutto nel business della trasformazione digitale.
Il design esterno dell’edificio lo rende immediatamente riconoscibile nel paesaggio urbano milanese e al contempo consente, grazie alle sue superfici completamente aperte e trasparenti, di vivere i valori principali della cultura della nuova Microsoft: apertura, visibilità, flessibilità, energia, dinamismo ed innovazione. Le aree di lavoro open space non prevedono alcuna postazione fissa, per cui ogni persona lavorerà e si muoverà negli spazi a seconda delle necessità giornaliere, le meeting room e le aree relax sono volte a favorire la comunicazione tra i team di lavoro oltre che tra singoli colleghi. Le strumentazioni tecnologiche all’interno degli spazi di collaborazione garantiscono collegamenti da remoto, sia con persone che lavorano in “mobilità” sia collegate da altre location, in linea con la flessibilità che contraddistingue il modo di lavorare all’interno dell’azienda.
Un altro elemento distintivo della nuova sede è il forte spirito di apertura e di coinvolgimento della città, dei clienti, partner e consumatori, con aree dedicate fra cui una classe digitale, dove i professori e gli studenti potranno avvicinarsi alle nuove tecnologie per imparare, cogliendo le opportunità della didattica digitale e un rinnovato Microsoft Technology Center che consentirà a clienti e partner di realizzare, con il supporto di professionisti e tecnologie innovative, progetti di trasformazione digitale. Nell’area dedicata al mondo dei consumatori sarà possibile scoprire e sperimentare le ultime soluzioni tecnologiche per divertirsi, comunicare e innovare. Infine, sarà presente un laboratorio dove sviluppatori, startup e professionisti IT potranno formarsi e aumentare le competenze sulle soluzioni Microsoft.
La nuova sede sarà anche un live showcase delle ultime tecnologie in ambito SmartBuilding, dove sensori, assistenti virtuali, schermi multimediali e applicazioni renderanno sempre più dinamica l’interazione tra persone, spazi e informazioni. Per esempio, grazie alla presenza di sensori Internet of Things sarà possibile raccogliere diverse informazioni sul funzionamento della nuova sede che una volta analizzate con strumenti di Business Intelligence come PowerBI svilupperanno dei cruscotti digitali per controllare lo stato ambientale e gli indicatori delle principali attività che si svolgeranno nella struttura.
Build 2016, annuale conferenza Microsoft dedicata al mondo degli sviluppatori, è sempre l’occasione dove l’azienda presenta le sue novità: nuovi servizi cloud, soluzioni di produttività e strumenti per lo sviluppo, innovative funzionalità di Azure, Office e Visual Studio per consentire di sviluppare app all’avanguardia che facciano leva su analytics, machine learning, modelli cloud e Internet of Things.
Microsoft aiuterà gli sviluppatori a creare più facilmente applicazioni mobile cross-platform per device iOS, Android e Windows combinando gli ecosistemi di sviluppo .NET e Xamarin. A tal fine le funzionalità di Xamarin verranno incluse in Visual Studio Community e Xamarin Studio per OS X sarà reso disponibile gratuitamente. Inoltre gli utenti di Visual Studio Enterprise avranno accesso alle funzionalità avanzate di livello enterprise di Xamarin senza costi aggiuntivi. In linea con l’impegno sul fronte openness nei prossimi mesi verrà anche resa disponibile Xamarin SDK nell’ambito di .NET Foundation.
Sono state annunciate anche interessanti novità di Azure per aiutare gli sviluppatori a creare app intelligenti su Linux o Windows utilizzando qualsiasi linguaggio:
- Azure Service Fabric, un application platform di microservizi che gli sviluppatori possono utilizzare per progettare app e servizi disponibili 24 ore al giorno con la scalabilità del Cloud;
- Azure Functions, che estende servizi di piattaforma di Azure per un’elaborazione senza server adatta a soluzioni focalizzate su eventi, che scalino automaticamente per rispondere a picchi di domanda;
- Azure IoT Starter Kits, che consente di costruire rapidamente e in modo economico prototipi IoT. Grazie ad Azure IoT Gateway SDK è possibile consentire a device e sensori legacy di connettersi a Internet senza dover sostituire l’infrastruttura esistente e grazie a Azure IoT Hub è possibile gestire device IoT con la scalabilità del Cloud;
- Power BI Embedded, che consente di integrare report interattivi e visualizzazioni grafiche in ogni applicazione su qualsiasi dispositivo.
Build è stata anche l’occasione per mostrare applicazioni concrete sviluppate grazie a Office da aziende del calibro di Starbucks. Si arricchisce Microsoft Graph, uno strumento che utilizza machine learning per mappare connessioni tra persone, contenuti e interazioni, e offre agli sviluppatori insight utili per sviluppare app intelligenti che consentano alle persone di essere più produttive. Microsoft ha presentato la preview di 6 nuove API per Graph che consentono di collegare i dati di Office 365 a soluzioni di terze parti, un esempio è una funzionalità che consente di individuare più facilmente possibili slot in cui diverse persone sono disponibili per concordare più agevolmente meeting.
Le nuove Skype for Business App SDK e Skype Web SDK consentono di integrare le chiamate di Skype direttamente all’interno della propria offerta Web o device. Nuove funzionalità consentono agli sviluppatori di integrare app direttamente in Word, Excel e PowerPoint. Viene infine reso disponibile il portale per gli sviluppatori Office 365 Connectors dove possono scrivere e pubblicare i propri connettori.
L’edizione 2015 di SAP Forum quest’anno ha avuto come tema Discover Simple: l’azienda ha presentato le proprie soluzioni di frontiera per innovare nel segno della semplificazione e, insieme a clienti e partner, ha illustrato casi reali e di successo di trasformazione digitale.
Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia:
“Viviamo in un mondo nuovo, chi è leader rischia di perdere posizioni a favore di new comers, dove i confini tra i settori si assottigliano o si trasformano rapidamente. Stiamo proponendo alle aziende un percorso per innovare, semplificare e creare valore per il business. A SAP Forum ci siamo confrontati con clienti e partner su come oggi la trasformazione digitale sia una scelta improrogabile, non siamo qui a disegnare il futuro, ma a capire insieme come creare crescita e valore per i nostri clienti”.
La kermesse è stata ricca di eventi dedicati alle diverse declinazioni della Digital Economy. Oltre 20 i casi clienti presentati, che hanno illustrato percorsi di digitalizzazione in essere con SAP in diversi ambiti: digital core, workforce management, business network, Internet of Things, supplier collaboration e customer experience.
Tra questi, Acea ha presentato i successi della trasformazione digitale e le potenzialità dell’azienda multiutility italiana leader nel settore idrico e dell’energia. Inoltre, è stato illustrato il caso di Univeg, Gruppo multinazionale attivo nella produzione, lavorazione e distribuzione di prodotti freschi.
All’evento è stato anche presentato lo studio realizzato da IDC e promosso da SAP sui percorsi di digital transformation più adottati in Europa e sui modelli emergenti in ambito IoT. La survey ha confermato come processi di trasformazione siano già in atto: in Italia 7 aziende su 10 hanno già avviato nell’ultimo anno processi di aggiornamento strutturali dei sistemi e architetture IT e 6 su 10 hanno creato al proprio interno una nuova divisione per seguire temi e progetti innovativi. Inoltre, la totalità delle aziende europee (91%) e italiane (96%) intervistate considera che l’uso di soluzioni realt-time e di predicitve analytics in ambito IoT genrerà valore per i risultati di business.
A SAP Forum è stata proposta in anteprima per l’Italia la Digital Boardroom, in cui il software che racchiude un’intera organizzazione offre ai decisori un pannello di controllo per avere totale visibilità dell’andamento del business. Si tratta di un nuovo approccio digitale rivoluzionario che aiuta a contestualizzare e pianificare le attività di reportistica per tutte le funzioni aziendali in tempo reale. Basata sulla soluzione SAP Cloud for Analytics, SAP Digital Boardroom utilizza i dati delle diverse aree aziendali della business suite SAP S/4HANA e di SAP HANA Cloud Platform per fornire un’unica fonte per i KPI di business.
BTicino presenta la sua strategia per l’Internet of Things e gli oggetti connessi, settore in cui è già impegnata, infatti nel 2014 l’azienda italiana e Legrand hanno realizzato 200 milioni di euro di fatturato con gli oggetti connessi.
Franco Villani, Amministratore Delegato di BTicino:
“L’Internet of Things sta conquistando praticamente tutti gli aspetti della vita delle persone: dalla salute, ai trasporti, al commercio, al tempo libero e soprattutto la casa e gli edifici per i quali si apre una nuova era. Per BTicino, l’Internet of Things rappresenta un’opportunità per portare maggiore valore ai propri utenti sia privati che professionali. La capacità di comunicare deve aumentare il valore d’uso, garantendo un vero plus a lungo termine”.
BTicino, conpenetrandosi con lo scenario dell’IOT, punta ad accelerare lo sviluppo dell’offerta di prodotti connessi lanciando il programma ELIOT, nome nato dalla fusione delle parole ELectricity e dell’acronimo IOT di Internet Of Things.
Il programma ELIOT punta a far evolvere l’offerta BTicino inserendo soluzioni IOT laddove questo comporti un aumento del valore d’uso per l’utilizzatore. Il marchio ELIOT andrà quindi ad indicare tutti i prodotti BTicino che rientrano nella famiglia degli oggetti connessi o che possono essere connessi.
Tra i prodotti BTicino ELIOT vi sono ad esempio:
– Videocitofono Classe 300 con cui è possibile interagire, anche via smartphone e tablet, con chi suona al portone, scoprendo in tempo reale chi ci ha cercato.
– Salvavita Stop & Go che informa a distanza l’utilizzatore di eventuali scatti intempestivi del Salvavita, permettendo la verifica del corretto ripristino del dispositivo e segnalando se sia invece necessario l’intervento di un tecnico qualificato.
– Cronotermostato Connesso che consente la gestione dell’impianto termico tramite app, semplificando la programmazione delle accensioni e degli spegnimenti.
– Telecamere con sensore che possono segnalare e visualizzare a distanza la presenza di un intruso, consentendo all’utilizzatore di discriminare tra un allarme vero e uno falso.
– Gestione d’illuminazione, tapparelle avvolgibili, tende e veneziane tramite il gateway del sistema wireless BTicino che rende “intelligenti” anche le case esistenti ed è quindi ideale per ristrutturazioni senza interventi sulle opere murarie.
– Visualizzazione dei consumi energetici, composta da un insieme di sensori e prese intelligenti, che permette di misurare il consumo energetico, di seguirne l’evoluzione e di ideare scenari di risparmio, in locale e da remoto.
– Sistema multi-room di componenti audio hi-fi NuVo, che permette di gestire la musica all’interno della casa attraverso una app, attingendola sia dalle librerie salvate su dispositivi mobili o fissi, sia dai servizi streaming come Spotify o Deezer.
Le soluzioni basate su Internet of Things devono essere in grado di comunicare tra loro, per questa ragione è importante riuscire a parlare un linguaggio comune. BTicino e il Gruppo Legrand sono attive all’interno delle alleanze internazionali quali AllSeen Alliance e ZigBee Alliance, standard di comunicazione senza fili dell’edificio.
Nell’ambito di ELIOT, il Gruppo intensifica le partnership con start-up di punta dell’innovazione con l’obiettivo è potere arricchire le applicazioni quali la gestione dell’energia, del clima, o l’assistenza all’autonomia.
Huawei, al CES Asia 2015, ha annunciato una partnership con Audi per esplorare congiuntamente il futuro della tecnologia interconnected car. I moduli LTE di Huawei consentono alla nuova Audi Q7 SUV di supportare le reti 2G, 3G e 4G, e gli standard TDD-LTE eFDD-LTE, rendendo possibile il trasferimento dei dati fino alla straordinaria velocità di 100Mbps in download.
Huawei e Audi forniscono ai clienti gli strumenti essenziali per utilizzare appieno le potenzialità di internet, migliorando l’esperienza di guida.
Quando la comunicazione tra automobili e infrastrutture urbane diverrà una realtà diffusa, gli autoveicoli saranno destinati a diventare i nuovi strumenti di comunicazione dopo gli smartphone e i dispositivi indossabili. Una indagine del settore prevede che il 90% delle automobili disporrà di una connessione internet entro il 2020, ciò costituirà un fattore chiave per l’affermazione dell’Internet of Things.
Nel 2014 Huawei è diventata partner ufficiale del Gruppo Audi per le sue affermate competenze nel settore delle telecomunicazioni e nelle soluzioni destinate alla tecnologia interconnected car.
Microsoft ha lanciato SQL Server 2014 e le nuove soluzioni per una Business Intelligence sempre più olistica e pervasiva, confermando il proprio impegno per offrire un’efficace piattaforma per l’elaborazione e l’analisi dei dati in linea con gli attuali trend dei Big Data e dell’Internet of Things.
La SQL Server 2014 rappresenta una piattaforma dati ibrida che fa leva su tecnologie in-memory per garantire la gestione e l’analisi di enormi quantità di dati eterogenei in tempo reale e consente ad aziende di qualsiasi settore e dimensione di progettare e sviluppare in modo semplice e accessibile applicazioni mission-critical, soluzioni Big Data e strumenti di BI on premise o sulla cloud.
Con SQL Server 2014 Microsoft consolida la propria visione per una BI olistica nell’era dell’Internet of Things, in cui qualsiasi interazione tra persone e oggetti genera dati in quantità e a velocità esponenziali e solo trasformandoli in informazioni con un approccio integrato è possibile produrre valore.
Una recente ricerca commissionata da Microsoft ad IDC ha confermato, infatti, la correlazione tra maggiore competitività e decisioni di business più ragionate guidate da soluzioni di Big Data e Business Analytics e ha inoltre stimato che, adottando un approccio olistico ai dati, le organizzazioni potrebbero realizzare un ulteriore ROI del 60% sui propri data asset, capitalizzando a livello globale un “data dividend” di circa $1.600 miliardi, in termini di incremento di fatturato, riduzione dei costi e miglioramento della produttività, nell’arco dei prossimi quattro anni.
Le aziende pubbliche e private in grado di raggiungere risultati migliori, sono infatti quelle che fanno affidamento su diversi tipi di dati provenienti da molteplici fonti, su innovativi analytics e metriche e su un maggiore accesso a soluzioni Big Data e analytics da parte di più utenti e che investono in tecnologia in grado di abilitare la consultazione di dati aggiornati e l’elaborazione in tempo reale.
Sviluppata per rispondere alle sfide dei Big Data e dell’Internet of Things, la piattaforma di Microsoft, basata su persone, dati e analytics, comprende nuove funzionalità per consentire alle aziende di adottare un approccio integrato e di connettere, affinare e analizzare i propri dati, generando insight accessibili a chiunque e in qualunque momento. In questa logica la piattaforma dati di
Microsoft si arricchisce di nuove soluzioni, SQL Server 2014 in primis ma anche altri servizi:
• SQL Server 2014 – L’ultima versione della piattaforma per la gestione e l’analisi dei dati più sicura e utilizzata al mondo in grado di offrire analisi in tempo reale di terabyte e petabyte di dati grazie alla tecnologia in-memory integrata e di garantire scalabilità e disaster recovery affidandosi al public cloud di Microsoft Azure.
• Microsoft Azure Machine Learning – Il nuovo servizio di Azure, disponibile in public preview a partire da luglio, pensato per aiutare le aziende a creare soluzioni di analisi predittive guidate dai dati che, basandosi su serie storiche e sfruttando algoritmi pronti all’uso, riduce al minimo i costi di startup utilizzando strumenti visuali per supportare al meglio il lavoro dei Data Scientist e ottenere il massimo ritorno dell’investimento in ambito Big Data e Internet of Things.
• Analytics Platform System (APS) – Il nuovo sistema che combina il meglio del database di Microsoft SQL Server e della tecnologia Hadoop in un’offerta low-cost per offrire una soluzione “Big Data in a box”.
Le nuove soluzioni sono il frutto di 12 mesi di innovazione, durante i quali sono state perfezionate diverse applicazioni e funzionalità per offrire la più completa piattaforma dati in grado di garantire performance real time a partire da qualsiasi fonte d’informazione.
In questa logica nell’ultimo anno sono stati infatti lanciati anche: Power BI for Office 365, una soluzione cloud-based di Business Intelligence self service con funzionalità all’avanguardia per l’interpretazione del linguaggio naturale; Azure HDInsight per beneficiare in modo flessibile del framework Hadoop sulla cloud; PolyBase per riunire dati strutturati e non strutturati in un appliance di data warehouse; e Power Query for Excel, che rende più semplice per chiunque scoprire dati attraverso un tradizionale foglio di calcolo.
Un esempio concreto di un’azienda italiana che puntando sulla gestione dei dati è stata in grado di ottenere significativi vantaggi di business grazie a un migliore allineamento tra strategia ed esecuzione è quello del Gruppo Permasteelisa, leader mondiale nel settore della progettazione, produzione ed installazione di involucri architettonici, facciate continue e sistemi di interni, che, partendo dalla necessità di consolidare molteplici database e server a supporto di applicazioni mission critical, ha scelto di adottare il nuovo SQL Server 2014.
Smau Torino 2014, kermesse dedicata alle eccellenze dell’ecosistema digitale del nostro Paese sia in ambito istituzionale sia in area enterprise, apre le porte al Lingotto di Torino.
Al centro del dibattito di questa edizione vi sarà il tema dell’Internet of Things: presso gli stand di CSP, CSI e Regione Piemonte sarà possibile scoprire tutte le ultime novità sul tema.
Nell’area Innovation 4 Business Expo i visitatori potranno scoprire le ultime evoluzione dell’internet delle cose, tecnologia che, attraverso la rete, permette agli oggetti della vita quotidiana di acquistare quell’identità digitale e connettività di serie che sarà la tendenza dei prossimi anni e che in Piemonte è già utilizzata in moltissimi ambiti.
Un esempio è il prototipo di lampada presentata da CSI Piemonte e da CSP. Haladin’s è l’evocativo nome dell’oggetto di arredo che i visitatori potranno toccare con mano, per la prima volta in assoluto presso lo stand delle due realtà e che, proprio per l’innovatività del progetto risulta tra i finalisti del Premio Smart City.
Haladin’s, infatti non è una semplice lampada, ma un insieme di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria e del comfort ambientale in ambiente indoor.
Il dispositivo misura, infatti, i livelli di VOC – Volatile Organic Compounds – e Formaldeide e attraverso tre led colorati fornisce una indicazione cromatica della qualità ambientale: verde quando l’aria dell’ambiente è pulita, giallo per livelli di attenzione e rosso in caso di valori sopra i livelli di allarme. Permette inoltre di rilevare altri parametri fisici quali temperatura, umidità e luminosità.
Allo stand di CSP è inoltre possibile conoscere l’attività di ricerca sui droni, su cui CSP ha sviluppato un brevetto per il volo automatico, che, se dotati di sensori di natura diversa, come fotocamere, videocamere o altri dispositivi che raccolgono dati, costituiscono uno dei tasselli della raccolta di informazioni da sensori distribuiti sul territorio e visibili su IotNet , la piattaforma IoT di CSP.
Tra i partner l’azienda piemontese Salt&Lemon il progetto realizzato da CSP e CSI sarà raccontato nell’ambito del workshop in programma presso l’Arena Smart Communities, dal titolo “Qualità ambientale indoor e outdoor: tecnologie per il monitoraggio“.
Inoltre, presso l’Arena Smart Communities, si parla di ICT e Disabilità, con un intervento tenuto dai partner dei progetti t4A, touch4autism, e Telescuola e con il workshop “Smart food: la tecnologia al servizio del cibo e dell’agricoltura” promosso da Associazione Piattella Canavesana e Tecnogranda.
Presso lo stand CSI Piemonte, interverrà Davide Zappalà, Presidente del Consorzio con cui è possibile approfondire alcuni degli ultimi prodotti e servizi destinati alle pubbliche amministrazioni, tra cui il cruscotto della sicurezza urbana, il modello unico digitale per l’edilizia, i progetti in ambito sanità digitale e tutti i servizi di www.dati.piemonte.it, portale della Regione Piemonte attraverso cui cittadini e imprese possono scaricare gratuitamente i dati relativi al territorio per semplificare la loro vita o per riutilizzarli come base per il lancio di nuovi servizi, anche con finalità commerciali.
L’attenzione di Regione Piemonte si concentra sull’Internet of Things: Roberto Moriondo, direttore per l’innovazione e ricerca della Regione Piemonte, sarà infatti presente per annunciare la prossima apertura di un bando da 7 milioni e mezzo di euro che darà la possibilità alle piccole e medie imprese di acquisire nuove competenze nel mondo dell’Internet delle Cose.
L’obiettivo è creare applicazioni software e servizi innovativi nel panorama della crescita digitale del Piemonte applicando la metodologia internazionale dei Living Labs con particolare riguardo all’energia, all’agricoltura, ai trasporti, alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alle scuole.
Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, sono stati 6 milioni, gli oggetti interconnessi tramite rete cellulare, con una crescita sul mercato dell’11%. Anche il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione e della Sanità italiana, insiste su più di 3.800 CED e oltre 58.000 server fisici. Solo in Piemonte la in-house CSI-Piemonte gestisce più di 1.400 database, costituiti in tutto da quasi 134.000 tabelle.
Questa è la rivoluzione dei Big Data, nuovo capitale digitale, in continua crescita, e sempre più accessibile. Chi sa immagazzinarlo, filtrarlo, decodificarlo, elaborarlo, analizzarlo per estrarre informazioni nascoste e scoprire pattern ricorrenti acquisisce vantaggi competitivi utilizzabili per migliorare la produttività e proporre soluzioni, servizi e prodotti innovativi, creando valore aggiunto anche in settori ormai maturi.