Un Premio alla Donna e per le Donne.
A Viralcaffè piacciono le donne che fanno la differenza e che con il loro lavoro sono davvero in grado di muovere il Paese verso il cambiamento. Una di queste è Marcella Caradonna, primo Presidente donna dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano che ha recentemente ricevuto il Premio 2019 della Fondazione Donna a Milano.
Si tratta di un prestigioso riconoscimento per chi è attivo nella vita professionale milanese e che, da oltre 10 anni, vede grandi figure femminili premiate – tra le altre ricordiamo Letizia Moratti, Diana Bracco e Ornella Vanoni – per l’impegno e il valore che mettono nella loro professione. Quest’anno è andato Marcella Caradonna, prima donna a prendere una posizione di alto prestigio all’interno di uno degli ordini più importanti d’Italia .
La Presidente Caradonna ha esordito commossa sottolineando che questo riconoscimento, premia soprattutto l’impegno e la forza che ogni donna mette nelle 24 ore della vita quotidiana, coniugate tra difficoltà e successi personali e professionali.
È un premio alla Donna e per le Donne che quotidianamente lottano per affermarsi in mondi a matrice maschile con valore e creatività. La Presidente ha poi concluso il suo sentito discorso con un ringraziamento alla mamma, scomparsa da poco, che le ha dato sempre la forza e supporto per diventare la splendida donna di oggi.
Questa professionista pluri qualificata, operante in un settore a forte connotazione maschile, ha come prima cosa pensato a sua madre e a tutte le sue colleghe che tutti i giorni giocano nella scacchiera della vita ed a loro ha voluto dire un forte grazie. Questo è quello distingue la Presidente Marcella Caradonna.
Attenzione al sociale
Marcella è una professionista dai forti valori etici e la sua attenzione al sociale è sempre attiva. Ha infatti creato molti eventi a supporto della Violenza contro le Donne e contro l’Emarginazione sociale. Spesso, a suo parere, la posizione di debolezza femminile nasce o si collega a stretto nodo ad una posizione di subordinazione economica: si creano così circoli viziosi familiari e sociali che bloccano l’emancipazione e affrancamento da una schiavitù psicologica.
NOI possiamo farcela
Marcella ha sottolineato per la prima volta come la figura del Commercialista, seguendo la posizione economica delle famiglie, è spesso a stretto contatto con realtà sociali di emarginazione. Ha quindi sensibilizzato la categoria sul tema, chiedendo chiaramente a tutti i colleghi di essere parte attiva in une evoluzione sociale, rilevando le realtà scomode e supportando la rinascita con tutte le informazioni che la categoria può trasmettere e mettere in atto, perché NOI possiamo farcela. E quando si parla di “Noi “ non si parla di sole Donne ma di tutta la Società.
La Presidente Caradonna insieme a tutto l’ODCEC di Milano ha creato infatti un evento ed un osservatorio che ha riunito per la prima volta i presidenti dei più importanti ordini professionali lombardi come Avvocati, Giornalisti, Medici e Psicologi e smosso le coscienze contro la violenza sulle donne per far sentire al mondo che la società non è divisa in maschile vs femminile ma unita in un comune intento di educazione e relazione umana alla pace ed al bene comune.
Arianna Gasbarra*
*Expatriate Romana, ormai adottata dalla Big Milan, vive la realtà milanese per antonomasia sempre in corsa ,avendo in mente l’ironia e la comicità delle sue origini capitoline e ricorda i proverbi delle nonne: corri e guarda avanti,ma non dimenticare le origini. Così oggi, Dottore Commerciatista, esperta in comunicazione integrata di impresa e internazionalizzazione si impegna a far valorizzare il sistema Italia nel mondo
Prima di diventare una principessa è stata un’attrice di Hollywood. Ce la ricordiamo bene in Suits dove interpreta una giovane avvocatessa che lavora in un grande studio di New York. Con il suo personaggio ha lanciato uno stile professionale ma molto, davvero molto, femminile.
Con le gonne a tubino attillate sotto il ginocchio, le camicette, i cardigan e i tacchi a spillo, ha rappresentato un nuovo prototipo di professionista che veste in modo sobrio ma senza rinunciare al suo essere donna. Un mix vincente che, in un mondo ancora dominato dalla presenza maschile, può addirittura costituire un punto di forza se impariamo ad usarlo nel modo giusto. Nel tempo gli outfit di Megan sono cambiati per adattarsi al nuovo ruolo di principessa ma anche nelle occasioni più ufficiali la duchessa riesce a dare un tocco frizzante e anticonformista al suo look. La nostra image consultant Valentina Lombardi ha analizzato lo stile di Megan e carpito per noi qualche dritta. Leggiamo i suoi consigli e mettiamoli in pratica.
I consigli di Valentina Lombardi
Mi piacerebbe analizzare con voi lo stile della neo-duchessa del Sussex, perché a mio parere è veramente un’icona di stile. Come mai? perché ha saputo dosare stile e classe con saggezza, mixandole ad un aspetto naturale e spontaneo. Insomma, una miscela di eleganza e naturalezza invidiabile, da cui tutte noi possiamo apprendere delle lezioni di stile quotidiano….vediamo insieme quali sono le chicche di stile adottate da Meghan Markle:
- Innanzitutto l’uso perfetto del colore: Meghan indossa spessissimo abiti in colori neutri e caldi, come il marrone, il beige, il crema, che si adattano perfettamente alla sua carnagione dorata, e facendo risaltare la luminosità del suo viso. E’ molto più facile, per una del suo rango, cadere nella tentazione di conformarsi a colori intramontabili come il nero e il blu, che si addicono però molto meno al suo incarnato. Ha saputo in tante occasioni esprimere eleganza e stile, pur scegliendo tonalità meno formali e classiche.Una scelta innovativa da cui prendere sicuramente spunto! Essere consapevoli di quali colori realmente ci donano è un grandissimo potere visivo, che dobbiamo decisamente imparare a sfruttare. Come? regalandoti un’analisi del colore, che ti aiuterà a scoprire quali cromie fanno risaltare il tuo viso.
- Un make-up sempre naturale ma decisamente curato: la Markle sfoggia sempre un beauty-look dai toni nude ma molto raffinato, che sa esaltare i punti di forza del suo viso con discrezione. Ha adottato addirittura questo trucco nel giorno del matrimonio, seguito da milioni di persone nel mondo! Il nude look è una grandissima arma di bellezza che molte donne adottano: è una scelta che sta a metà tra il look acqua e sapone, e il trucco più marcato. Make-up quindi sì, perchè ci fa letteralmente apparire più belle sempre, ma ben dosato e senza esagerazioni, facilmente adottabile anche da chi è over 40.
- Mostrare sicurezza in se stessi ma senza essere altezzose, ovvero apparire belle con semplicità: quello che piace sia a uomini che donne di Meghan Markle è il suo apparire sempre bella, ma in modo spontaneo, mai altezzoso. Pare proprio una di noi, certo bellissima per carità, ma non lo fa pesare mai e sfoggia la sua bellezza con umiltà e semplicità. Non a caso la grandissima Coco Chanel diceva “la semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”…..
- Il sorriso onnipresente sul suo viso: è forse la più potente arma di persuasione che ogni persona può usare, uno strumento con cui relazionarsi col prossimo che esprime ottimismo e simpatia. Ed è contagioso, non dimentichiamolo! Sorridere anche quando abbiamo la luna storta o è una giornata decisamente no, può sicuramente aiutarci a risollevare il morale, e a vedere il bicchiere mezzo pieno anche durante momenti difficili.
- L’utilizzo di una giacca o blazer per dare eleganza ad un outfit: Meghan è la regina delle giacche, sempre femminili e di taglio elegante, che abbina con disinvoltura a capi classici ma anche ad abiti e maglie. Scegliere una giacca per completare un look e renderlo più stiloso è una mossa decisamente astuta e da imitare!
E tu, cosa ne pensi di Meghan Markle? che cosa ti piace del suo stile, e cosa ti piace meno? Mi farebbe piacere scoprire i tuoi commenti nella mia pagina FB o nel blog per aprire un dibattito di gruppo, ti aspetto!
A presto!
Valentina
Valentina Lombardi consulente d’immagine e make up artist
L’abbiamo conosciuta all’ultimo GammaDonna Forum dove Roberta Ventura ha raccontato un esempio virtuoso di imprenditoria femminile. E’ infatti la fondatrice di SEP Jordan, una start up creata nel 2014 in un campo profughi in Giordania e nata dalla consapevolezza che il lavoro dà «dignità, amor proprio, indipendenza economica e mentale alle rifugiate nei campi profughi». L’obiettivo di questa impresa sociale è coinvolgere i rifugiati, soprattutto le donne, nella realizzazione di capi moda con tessuti pregiati e ricami che fanno parte della cultura delle donne del luogo e in cui ogni artista racconta storie, sfoga le proprie emozioni con il ricamo: ogni creazione SEP crea un rapporto unico tra l’artista e chi la possiede.
SEP Jordan è un’impresa sociale nata nel 2014; Ci puoi raccontare gli esordi e da dove nasce l’idea?
SEP nasce dalla mia passione per il medio oriente e i diritti umani: non potevo stare a guardare mentre milioni di donne rifugiate con un talento vivevano al di sotto della soglia della poverta’, dipendenti dagli aiuti umanitari. Le collezioni SEP sono un incontro tra lo stile italiano e il talento mediorientale e riportano la dignita’ nei campi profughi.
La Creatività diventa per la donna, ancora una volta, una forma di libertà di pensiero e di identificazione personale?
La creativita’ e il lavoro del punto croce sono terapeutici: quando ci si concentra sulla creazione, ci si dimentica dei propri problemi e si libera la mente. La maggior parte delle nostre colleghe a cui era stata diagnosticata con depressione clinica ci dicono che i sintomi della depressione sono migliorati e in alcuni casi spariti completamente grazie al lavoro con SEP.
Nel tuo percorso, sono state maggiori le difficoltà di natura umana e relazionale( fiducia, ascolto, accettazione) o organizzativa e tecnologica?
Le difficolta’ all’inizio erano soprattutto logistiche e burocratiche. Una volta risolto quei rompicapo, la sfida piu’ importante adesso e’ crescere i volumi di vendite abbastanza rapidamente, da poter raggiungere il massimo della nostra capacita’ produttiva e portare sopra la soglia della poverta’ le 350 artiste con cui lavoriamo oggi.
SEP Jordan è ora un e-commerce di successo con illustri Ambassador… Ce ne puoi parlare?
Affrontiamo la sfida di un mercato del lusso competitivo, consapevoli che il talento delle artiste SEP non ha pari e che sempre di piu’ il consumatore cerca di acquistare “creazioni con una storia e con impatto”. Ambassador come Bianca Balti, Johanna Maggy, Elisa Sednaoui percepiscono la storia e le emozioni delle artiste che ricamano le creazioni SEP e, come chiunque altro possieda un pezzo SEP, sentono un naturale bisogno di parlarne col mondo intero!
Cosa ha significato per te la partecipazione al Premio Gamma Donna 2018?
Gamma Donna 2018 e’ un evento unico nel suo genere, perche’ mette insieme storie di forte impatto con un pubblico di altissimo livello in sala e poi con un pubblico piu’ ampio nei giorni successivi grazie al riverbero delle storie con la stampa. Fornisce una grande dose di ottimismo sentire la vicinanza e l’interesse di esperti, giornalisti, imprenditori donne e uomini, e poi del vasto pubblico raggiunto grazie a Gamma Donna!
Péer informazioni: SEP Jordan
Si è svolta il 23 novembre scorso la prima edizione del “Women4Women – Hack Your campaign”, il primo bootcamp sul Facebook advertising dedicato a startup fondate da donne, ideato e promosso da Women @Facebook, Winspire di WPP e SheTech Italy.
Erano più di quaranta i professionisti che hanno messo a disposizione delle cinque start up al femminile selezionate, il proprio know how e le proprie competenze con l’obiettivo di mettere a punto una campagna facebook efficace.
Women4 Women si è svolto presso sede di Facebook Italia a Milano, e vi hanno partecipato gli esperti di Women @Facebook, Winspire di WPP e SheTech Italy che hanno offerto una ricca giornata di formazione sull’ottimizzazione della strategia di posizionamento online attraverso l’utilizzo di strumenti messi a disposizione dalle aziende partner dell’iniziativa.
Molto interessanti le startup che hanno preso parte all’iniziativa: DEESUP, il marketplace second-hand dedicato ai design lovers; WHER, l’app basata su una community di donne che condivide recensioni sulle strade cittadine; Marshmallow, la fabbrica di App sicure e divertenti per bambini dai 3 agli 11 anni; Beautic, il marketplace dell’influencer marketing del make-up; DueDiLatte, la startup che trasforma il latte in tessuto. Nel corso della giornata le startup sono state affiancate da figure specializzate in area strategica, digital, UX, content e business development e un esperto di Facebook che insieme hanno supportato le partecipanti nella creazione di una nuova campagna media. Al termine della giornata le rappresentanti delle 5 aziende hanno presentato di fronte al team di esperti il proprio progetto di comunicazione e i risultati attesi delle attività proposte.
“Siamo orgogliose, come SheTech Italy di avere messo a disposizione delle aziende un format innovativo che contribuisce a creare valore tangibile. Questo tipo di eventi rispecchia sempre di più l’identità della nostra community che ha come missione quella di alimentare la cultura digitale e offrire opportunità di network di valore.” ha dichiarato Lisa Di Sevo, Presidente di SheTech Italy.
“Winspire, l’iniziativa lanciata due anni fa all’interno del Gruppo WPP che ha come obiettivo il supporto della diversity, è orgogliosa di mettere a disposizione i migliori talenti WPP e offrire consulenza specializzata a giovani imprenditrici femminili nell’area della tecnologia.
Ringraziamo Facebook e SheTech per l’opportunità.” ha dichiarato Simona Maggini, Presidente Winspire.
Per informazioni: http://shetechitaly.org/women4women/
Nato nel 2004 per valorizzare la capacità innovativa dell’imprenditoria femminile e giovanile, anno dopo anno il Premio GammaDonna ha portato alla ribalta talenti autentici, ancora poco conosciuti, che nel tempo si sono affermati a livello nazionale e internazionale, dimostrando che in Italia la vocazione imprenditoriale non solo è assai vitale, ma è in grado di fornire un valido e forte contributo al rilancio dell’economia del paese. E oggi il Premio si è affermato a livello nazionale come un formidabile talent scout imprenditoriale in ogni settore e angolo del Paese.
La mission è una sola, promuovere la crescita del ruolo delle donne e dei giovani nel mondo produttivo, attraverso la valorizzazione di iniziative imprenditoriali innovative. .
Ogni anno la consegna dei prestigiosi Premio è l’occasione per un confronto e per sottolineare l’importante contributo che le donne portano e possono portare, in termini di creatività innovativa, nella realizzazione di nuove imprese o nell’introduzione di soluzioni di prodotto e di processo, tali da contribuire in maniera significativa allo sviluppo del business e del territorio, aprendo anche opportunità di lavoro ai giovani.
In particolare quest’anno, il GammaForum lancerà alcune sfide significative per il prossimo triennio, delle quali l’imprenditoria femminile e giovanile può farsi interprete e ambasciatrice per un’impresa “futuribile”.
Le sfide si articoleranno su 3 direttrici: evidenziare il contributo di donne e giovani nel plasmare un’impresa sostenibile e responsabile; favorire una maggiore apertura internazionale, a partire dall’ambito europeo; puntare sul valore delle competenze, in particolare quelle STEAM.
LE FINALISTE DEL PREMIO GAMMA DONNA 2018
Dall’innovazione energetica e biomedica al riscatto dei rifugiati, passando per la promozione della cucina italiana nel mondo e per il terzo settore: le 6 imprenditrici apriranno un’edizione del Forum davvero speciale e ricca di sorprese, raccontandoci la loro storia di innovazione!
Solo una di loro si aggiudicherà però il riconoscimento che, dal 2004, GammaDonna assegna alle realtà più rappresentative della vitalità imprenditoriale del Paese, affinché siano di esempio e ispirazione per altre imprenditrici e giovani imprenditori.
Ecco le prescelte della Giuria 2018:
Marianna BENETTI, VEIL Energy (www.veil-energy.eu) — Scoprire l’energia dove nessuno la cercherebbe. Produce energia dai fumi di scarto delle centrali a biogas, trasformando rifiuti termici in energia ’buona’, riutilizzabile dall’impianto, che aumenta così la propira efficienza.
Silvia BOLZONI, Zeta Service — Amministrare il lavoro non è mai stato così semplice. Una società di servizi per il mondo risorse umane, con un approccio imprenditoriale innovativo, centrato sul benessere delle persone, che sfocia in una logica win-win fra aziende e forza lavoro.
Valentina GARONZI, Diamante — Innovare il bio-tech grazie alle piante. Una start-up innovativa che produce rivoluzionari strumenti di diagnosi impiegando le piante per la produzione ecosostenibile di nanoparticelle da virus vegetali modificati. Prodotto di punta, un kit diagnostico per la Sindrome di Sjögren.
Chiara ROTA, My Cooking Box — Tutto il gusto del Made in Italy… in una scatola! Nasce per diffondere la cultura gastronomica italiana nel mondo attraverso un kit che contiene il necessario per preparare un piatto gourmet e offrire una vera “Food Experience” con ingredienti Made in Italy secondo la ricetta di un grande Chef.
Roberta VENTURA, SEP Jordan — Ridare dignità ai profughi attraverso la moda etica di lusso. Un’impresa sociale nata in un campo profughi in Giordania con l’obiettivo di valorizzarne il talento, quello delle donne in particolare, realizzando capi moda con tessuti pregiati e sofisticati ricami.
Silvia WANG, ProntoPro — Trovare il professionista giusto in pochi click. Un portale di incontro tra domanda e offerta di lavoro nelle più disparate categorie e aree professionali, con la possibilità di confrontare recensioni, preventivi e accuratezza dei lavori.
L’appuntamento con il decimo Premio GammaDonna 2018 è per giovedì 15 novembre, presso la sede de Il Sole 24 Ore a Milano.
Per il programma dettagliato clicca qui
Finanziamenti donne 2018 a fondo perduto, prestiti e agevolazioni per l’imprenditorialità femminile come funziona la domanda, requisiti e a chi rivolgersi
Ecco quali sono i finanziamenti agevolati donne 2018. In Italia, vuoi per la crisi economica che per le reali difficoltà nel trovare un posto di lavoro, cresce sempre di più la voglia di mettersi in proprio e trasformare un’idea di impresa in una start up di successo, magari tutto al femminile.
Ed è a questo target che oggi vogliamo dedicare una guida facile e pratica ai finanziamenti agevolati donne, ai requisiti di accesso richiesti, ai tipi di incentivi riservati all’imprenditoria femminile e dove e a chi rivolgersi per presentare la domanda.
Quali sono i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti? La legge italiana, 215/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” prevede delle agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne. Per fruire delle agevolazioni e presentare domanda, le PMI in rosa devono possedere i seguenti requisiti:
- Ditta individuale: il titolare deve essere una donna;
- Società di persone e cooperative: deve esserci almeno il 60% dei soci donne;
- Società di Capitali: almeno 2/3 delle quote devono essere in possesso di donne e l’amministrazione deve essere composta almeno da 1/3 di donne.
Per quanto riguarda le piccole imprese i requisiti da possedere al momento della domanda di partecipazione al bando sono:
- Aver meno di 50 dipendenti;
- Avere un fatturato inferiore a 7 milioni di euro o 5 milioni di totale di bilancio;
- Non essere dipendenti da imprese partecipanti.
Dal 15 gennaio 2018, è possibile presentare anche Resto al Sud 2018 domanda Invitalia riservata ai giovani tra i 18 ed i 35 anni. Quali tipi di agevolazioni spettano alle imprese femminili?
I tipi di agevolazioni che spettano alle donne che costituiscono imprese femminili, ossia, che rientrano nei requisiti sopra elencati, a seconda del bando a cui partecipano e al tipo di Ente a cui si rivolgono spettano:
- Contributi a fondo perduto: sono incentivi che servono ad avviare l’impresa femminile, per cui sono costituiti da una parte di capitale che non deve essere restituito, generalmente il 50% dei fondi sono a fondo perduto e il resto è rimborsato in rate mensili a tasso agevolato.
- Fondo di Garanzia: non è un contributo economico, ma permette di richiedere un finanziamento garantito dallo Stato. Come funziona il Fondo PMI: Il Fondo non interviene nei rapporti tra il beneficiario e la banca né tantomeno sui tassi di interessi applicati ma sulle garanzie reali, assicurative e bancarie. Le domande per la concessione della Garanzia dello Stato possono essere presentate sia dalle imprese femminili che dalle professioniste, direttamente alla banca e al Fondo.
- Microcredito: anche questo tipo di agevolazione prevede non un contributo economico ma la garanzia sull’eventuale prestito richiesto da imprese femminili già costituite o da professioniste con Partita IVA da almeno 5 anni.Per accedere al microcredito le imprese e le professioniste non devono avere più di 5 dipendenti e 10 in caso di Società di persone, SRL semplificate e cooperative.
- Autoimpiego Invitalia: ottimo strumento di sostegno per creare, sviluppare ed avviare piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupate e donne in cerca di prima occupazione. La gestione del fondo, è assegnata a INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa che si occupa di valutare le domande di contributo a fondo perduto e di mutuo a tasso agevolato ed offrire l’assistenza su 3 importanti iniziative che sono:
- Lavoro autonomo sotto forma di ditta individuale, microimpresa e franchising. A causa dell’esaurimento dei fondi, non è più possibile presentare nuove domande di agevolazioni per l’Autoimpiego.
- Incentivi SMART&START: ossia, incentivi e agevolazioni start up innovative Italia.
Come e dove si presenta la domanda finanziamenti agevolati donne 2018:
Le donne interessate ad accedere ai finanziamenti a fondo perduto e alle agevolazioni legge 205/1992 devono verificare l’uscita dei bandi sul sito del MISE o della propria regione. Tali bandi, sono infatti periodicamente pubblicati, di volta in volta, specificando le risorse disponibili, le modalità di finanziamento a fondo perduto e delle agevolazioni per l’Imprenditoria femminile.
Una volta uscito il bando, e verificato il possesso dei requisiti, è possibile poi presentare la domanda, utilizzando i moduli pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Successivamente all’invio della domanda, l’Ente gestore, provvede alla pubblicazione della graduatoria sulla base di criteri bene precisi quali: occupazione, fattibilità dell’idea di impresa, partecipazione femminile, business plan, certificazioni ambientali e di qualità.
Per vedere i bandi finanziamento donne 2018 aperti o di prossima apertura?
Ecco dove leggere i bandi per l’imprenditoria femminile
- IF imprendiotorialità femminile UnionCamere;
- Imprenditoria femminile e lavoro autonomo bando ABI
- MISE finanziamenti giovani e donne: