Ford ha introdotto una nuova tecnologia che permette ai guidatori di lasciare i fari di profondità sempre accesi senza rischiare di abbagliare involontariamente gli altri automobilisti e garantendo costantemente la migliore illuminazione della strada.
I nuovi fari con funzione antiabbagliamento, Adaptive Front Lighting with Glare-Free Highbeam, adeguano forma e profondità del fascio di luce in base alle condizioni di guida e riconoscono la presenza di veicoli di fronte all’auto, che procedono in entrambe le direzioni, passando automaticamente agli anabbaglianti quando necessario.
Il dispositivo prende in considerazione le condizioni esterne di illuminazione, la velocità dell’auto e la relativa direzione per modificare la luce prodotta dai fari, ed e in grado di riconoscere la presenza di altri veicoli o di biciclette fino a 800 metri di distanza. Il sistema si avvale di avanzati sensori che riconoscono sia l’illuminazione prodotta da fari anteriori e posteriori, sia quella riflessa, per esempio da targhe e catarifrangenti.
“Chiedendo agli automobilisti quali siano le situazioni più sgradite che si verificano di frequenza alla guida, prima o poi il discorso verterà sugli abbaglianti dimenticati accesi”, ha spiegato Michael Koherr, ingegnere di ricerca per i sistemi di illuminazione, di Ford Europa. “Il nuovo sistema antiabbagliamento Ford permette di massimizzare l’utilizzo dei fari di profondità e migliorare la visibilità della strada, senza rischiare di distrarre o perfino accecare gli altri guidatori, migliorando la sicurezza delle strade”.
Lo sviluppo è stato portato avanti in località di tutto il mondo, ognuna differente per le condizioni di illuminazione ambientale sia di giorno di notte. Test e ricerche hanno rivelato che il sistema passa dagli anabbaglianti ai fari di profondità con una frequenza, in media, anche 10 volte superiore rispetto all’attivazione manuale, a tutto vantaggio della sicurezza e della visibilità.
“Abbiamo appreso, con stupore, che alcuni guidatori, in alcuni casi, tengono un comportamento eccessivamente conservativo sull’utilizzo dei fari anabbaglianti, e non attivano quasi mai i fari di profondità per timore di accecare gli altri automobilisti”, ha spiegato Koherr. “Il nuovo sistema antiabbagliamento Ford elimina una fonte di stress e permette di massimizzare l’illuminazione lasciando al guidatore solo il compito di concentrarsi sulla strada”.
I nuovi fari adattivi Ford con funzione antiabbagliamento sono disponibili a bordo di Mondeo, S-MAX, Galaxy, nonché sulla Edge, il nuovo SUV ‘full-size’ dell’Ovale Blu.
Ford e Team Sky hanno annunciato una partnership pluriennale nell’ambito della quale l’Ovale Blu sarà il fornitore esclusivo di auto e veicoli commerciali utilizzati dalla squadra inglese di ciclismo su strada.
Il team, che vanta 3 vittorie al Tour de France e 8 vittorie di tappa al Giro d’Italia, si affiderà ai modelli Ford sia per la transportation che per la logistica di supporto al programma corse 2016, che includerà i 3 Grandi Giri: il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta a España.
Nell’ambito della partnership, Team Sky avrà accesso a una flotta di auto e veicoli commerciali che include Ford Mondeo, S-MAX, Kuga, Tourneo Custom e Transit, che saranno utilizzati per tutte le attività della squadra, dagli allenamenti alle gare.
Il modello che conquisterà maggiormente i riflettori sarà quello utilizzato dai direttori sportivi e dai meccanici del team: una Ford Mondeo wagon nella caratteristica livrea blu e nera del Team Sky.
L’intera gamma sarà composta da modelli in grado di affrontare ogni clima e ogni strada grazie a tecnologie di assistenza alla guida. In particolare, Kuga, Mondeo e S-MAX saranno dotate della nuova trazione integrale intelligente Ford, Intelligent All-Wheel Drive, che garantirà la massima sicurezza tanto sui selciati delle strade belghe che sulle ripide discese alpine. La tecnologia misura l’aderenza di ogni singola ruota e ripartisce la distribuzione della coppia in soli 20 millisecondi.
Il primo evento al quale parteciperanno i modelli Ford del Team Sky sarà l’appuntamento della Challenge Maiorca, il cui inizio è programmato per il prossimo 28 gennaio.
Ford e Techstars hanno annunciato la lista delle 10 startup selezionate per partecipare alla 1a edizione di “Techstars Mobility, driven by Detroit”, un incubatore e acceleratore di startup rivolto agli innovatori di tutto il mondo che vogliono affrontare le sfide della mobilità futura, come le congestioni del traffico, l’inquinamento e la disponibilità di parcheggi nelle città.
Ford e Techstars hanno dato il via al programma, che durerà 3 anni e coinvolgerà un totale di 30 startup, alla fine del 2014. Per la prima edizione, gli esperti di Techstars Mobility hanno selezionato 10 startup in tutto il mondo, ognuna delle quali sarà ospitata a Detroit e riceverà un finanziamento di circa 120.000 dollari, oltre a 3 mesi di mentoring e training in sviluppo d’impresa, acquisizione clienti, ed executive recruitment.
Le successive edizioni del programma si svolgeranno nel 2016 e nel 2017. L’elenco delle proposte vincenti, selezionate tra le centinaia ricevute da Ford e provenienti da 42 paesi di tutto il mondo, include idee per la mobilità del futuro, soluzioni ad alta tecnologia per una nuova generazione di batterie al litio, nonché un’app di ride-sharing e un browser web un che si collega a Internet tramite SMS e che non necessita di una connessione dati tramite rete telefonica o Wi-Fi.
Le startup presenteranno le loro proposte a panel di investitori e manager di grandi aziende nel corso di un Demo Day che si svolgerà il prossimo 10 settembre.
Le startup selezionate per partecipare all’edizione 2015 di Techstars Mobility sono:
• Ansik, che ha sviluppato un’app per migliorare i servizi di assistenza delle auto rendendoli più efficienti e accessibili
• CDL Warrior, una piattaforma di comunicazione per l’industria dei trasporti pesanti che permette ai guidatori di restare costantemente in contatto con la propria catena distributiva di riferimento, migliorando l’efficienza e la produttività
• Classics & Exotics, una soluzione di car-sharing destinata agli appassionati di auto storiche o sportive che permette ai proprietari di mettere a disposizione le proprie vetture a una serie di clienti rigorosamente selezionati
• Cosmos Browser, un browser web che si collega a Internet tramite SMS e che non necessita di una connessione dati tramite rete telefonica o Wi-Fi
• Elegus Technologies, che produce un separatore in kevlar per batterie agli ioni di litio che incrementa l’autonomia e la durata della carica
• Gear Brake, un modulo universale e facile da installare che attiva le luci dello stop in caso di rallentamento del veicolo, per ridurre il rischio di tamponamento
• Motoroso, una piattaforma che unisce contenuti, community e shopping on-line dedicata agli appassionati d’auto
• My Dealer Service, un sistema che mette in collegamento digitale i servizi di assistenza delle auto con il workflow management per migliorare l’efficienza e l’esperienza del cliente
• SPLT, un’app di social ride-sharing che permette alle persone che devono raggiungere le medesime destinazioni, di condividere le spese di taxi e servizi analoghi risparmiando e riducendo la propria impronta ambientale
• WISE Systems, che offre servizi di pianificazione dei percorsi in tempo reale alle aziende di consegne, per migliorarne la rapidità e l’efficienza
Ford ha annunciato l’avvio del programma sperimentale GoDrive, una soluzione innovativa di car-sharing che prevede l’impiego di vetture green, elettriche o a basse emissioni. GoDrive è l’evoluzione di ‘City Driving On Demand’, uno dei primi 25 esperimenti globali condotti da Ford per studiare il futuro della smart mobility. GoDrive verrà attuato nella metropoli di Londra, scelta per sviluppare soluzioni che migliorino la mobilità in aree a elevata densità demografica.
Ken Washington, Vice Presidente Ricerca e Ingegneria Avanzata di Ford, ha così commentato il nuovo programma dell’ovale blu:“Le città stanno diventando sempre più congestionate, e le persone guardano con interesse sempre maggiore alle soluzioni di mobilità alternativa come il car-sharing. Per rendere sempre più specializzata l’offerta di servizi di questo tipo è necessario conoscere approfonditamente quali siano le abitudini, le criticità e le aspettative relative alla mobilità, e integrare i programmi già esistenti con soluzioni in grado di adattarsi alla società che cambia”.
La prima fase della sperimentazione ha evidenziato un forte interesse nei confronti dei servizi di car-sharing ecosostenibili, organizzati in accordo col sistema di trasporto pubblico locale. GoDrive infatti offrirà ai pendolari londinesi la possibilità di ritirare e consegnare l’auto in punti prestabiliti, da cui è più agevole proseguire il proprio viaggio a bordo di altri mezzi, come terminal di autobus o stazioni ferroviarie. Inoltre con GoDrive il parcheggio è sempre garantito.
La prenotazione, l’impostazione della destinazione scelta e il pagamento avvengono tramite un’app dedicata. Come per i servizi di car-sharing convenzionali, il costo del tragitto è calcolato in base ai minuti di utilizzo dell’auto e include le spese per il carburante, l’assicurazione, il parcheggio e le tasse di accesso alle zone a traffico limitato.
Il programma City Driving On Demand, esperimento pilota da cui nasce GoDrive, ha coinvolto 100 tester, che hanno guidato le auto Ford per raggiungere destinazioni strategiche come le stazioni ferroviarie Victoria e Waterloo. Con GoDrive la sperimentazione passa a un livello successivo. La prima fase permetterà a 2.000 cittadini inglesi di accedere, previa registrazione gratuita comprensiva di 20 sterline di bonus, a una flotta di auto a basse emissioni composta di Focus Electric e Fiesta EcoBoost 1.0. Le vetture saranno distribuite su 20 location strategiche per gli spostamenti intermodali. La flessibilità del programma permetterà di aggiungere nuove location, ampliare la flotta o implementare nuove funzioni in base al feedback dei clienti e alle informazioni acquisite con lo studio delle relative abitudini di guida.
Il feedback raccolto durante il City Driving On Demand ha permesso di definire alcune delle caratteristiche di GoDrive. I primi 5 minuti di ogni noleggio GoDrive, per esempio, sono gratuiti e consentono di familiarizzare con la vettura, regolare la posizione di guida e collegare il telefono al sistema di connettività e comandi vocali avanzati Ford SYNC.
Alicia Agius, responsabile del progetto GoDrive di Ford Europa, ha commentato:“Le nostre ricerche hanno evidenziato che molte formule di car-sharing sono percepite dai clienti come poco flessibili, specialmente per quanto riguarda i tempi, i parcheggi e le prenotazioni. Un numero elevato di pendolari ha identificato nelle caratteristiche di GoDrive, e in particolare nella flessibilità, la soluzione per le proprie esigenze di mobilità”.
Ford sta conducendo una serie di ulteriori programmi sperimentali di car-sharing a livello globale per identificarne forme alternative, dato che, secondo le stime, il mercato globale del car-sharing supererà i 6 miliardi di dollari entro il 2020, e nel Regno Unito crescerà del 23% entro il 2025.
Ford Italia ha dato il via a due nuovi progetti web, uno ospitato da StartupItalia e l’altro da MSN Italia, all’interno dei quali trovano spazio contenuti editoriali esclusivi sul tema dell’innovazione e della promozione dello ‘smart thinking’.
Il primo è The Next Tech, che oltre a essere un portale verticale dedicato alla tecnologia, è uno spazio sinergico alla community di StartupItalia.
Il secondo, GoTech, è stato sviluppato in collaborazione con Microsoft Italia per offrire ai lettori di MSN contenuti editoriali di alta qualità che raccontino gli aspetti più inediti della tecnologia.
Tommaso Carboni, Direttore Marketing di Ford Italia:
“Raccontare la tecnologia è una sfida che oggi richiede la capacità di saper guardare oltre, per anticipare il futuro. Queste iniziative editoriali compiono un passo in avanti rispetto alle forme dello storytelling tradizionale e si sviluppano attraverso format non convenzionali. Rappresentano una declinazione della nostra promessa di ‘andare oltre’, impegno che esprimiamo con il messaggio ‘Go Further’, la brand promise che ci guida ogni giorno”.
Con The Next Tech piattaforma ospitata da StartupItalia, Ford racconta infatti il modo in cui il mondo di oggi guarda al futuro, ragionando sulle forme digitali del progresso, seguendo e incoraggiando i processi di trasformazione di una società in continuo e veloce cambiamento.
Go Tech è una sezione ‘Powered by Ford’ di MSN, creata ad hoc all’interno del canale verticale ’Notizie’, dedicata alla tecnologia e alle sue forme sperimentali, innovative e meno convenzionali, raccontate con un’attenzione speciale a quelle che saranno in grado di trasformare l’esperienza umana nel futuro.
Ford ha presentato le sue ultime novità nel mondo dell’auto e della smart mobility al Mobile Word Congress di Barcellona.
L’evento è stata l’occasione per l’ovale di blu di annunciare il lancio della nuova Focus Electric, la versione a propulsione elettrica della Ford Focus, di cui possiede le stesse tecnologie innovative. Ne è un esempio il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC 2.
La Focus Electric è dotata di un avanzato motore elettrico da 145 cavalli, alimentato da batterie agli ioni di litio, che la spinge fino ad una velocità massima di 137 km/h. E’ dotata di un sistema di ricarica integrato da 6,6 kW, che garantisce, alimentato a 32 A, 100 km di autonomia dopo 2-3 ore di ricarica. Una ricarica completa dura 3-4 ore e permette di raggiungere un’autonomia di 162 km. La dotazione della vettura comprende l’interfaccia digitale Smart Gauge, che calcola l’autonomia in tempo reale in base all’energia disponibile, allo stile di guida e all’utilizzo degli accessori di bordo, come il climatizzatore e l’impianto audio.
La Focus Electric rientra nella strategia Power of Choice, la filosofia in base alla quale Ford rende disponibile il maggior numero di soluzioni per guidare green a bordo di uno stesso modello, lasciando al cliente la possibilità di scegliere la tecnologia di propulsione più adatta alle proprie esigenze e più in linea con la propria sensibilità ambientale. La gamma comprende anche la Mondeo Hybrid a propulsione ibrido-elettrica, e modelli con motori a combustione a basse emissioni come le versioni ECOnetic, spinte da unità TDCi o EcoBoost e dotate di tecnologie specificamente progettate per incrementare l’efficienza e ridurre le emissioni. Barb Samardzich, Chief Operating Officer di Ford Europa, ha così parlato della nuova strategia di Ford: “Con la nuova Focus Electric, la Mondeo Hybrid e i modelli ECOnetic, offriamo ai nostri clienti europei la massima possibilità di scelta per ridurre la propria impronta ambientale in base alle proprie necessità. Grazie a motori straordinari come l’EcoBoost 1.0, tre volte Motore dell’Anno, e ai TDCi di nuova generazione, oggi garantiamo a tutti la possibilità di ridurre consumi ed emissioni senza dover cambiare le proprie abitudini di guida”.
Per i possessori in Europa della Ford Focus Electric sarà possibile controllare l’auto dal proprio smartphone grazie allo sviluppo della app My Ford Mobile, disponibile sia per Ios che per Android. Don Butler, Direttore Esecutivo Servizi e Veicoli Connessi di Ford, ha dichiarato: “My Ford Mobile rende ancora più smart l’utilizzo di un’auto elettrica. Sviluppata con uno stile moderno e familiare, ispirato a quello delle app dedicate al fitness o al gaming, aiuta a comprendere come ottimizzare lo stile di guida per incrementare l’efficienza. Chi sceglie un’auto elettrica desidera conoscere quali benefici apporta all’ambiente guidandola, e con questa app potrà contribuire a ridurre ulteriormente la propria impronta ambientale per costruire un mondo migliore. Grazie alla comunicazione con l’auto, l’app My Ford Mobile rende l’utilizzo della Focus Electric più ottimale, migliorando il comfort, riducendo i consumi e rendendo l’esperienza di possesso ancora più soddisfacente”.
Uno degli elementi più vantaggiosi di My Ford Mobile è il controllo da remoto dello stato di ricarica della batteria e la possibilità di attivarla o interromperla, oppure impostare le fasce orarie preferite in cui eseguirla. Ma non solo: impostando in anticipo un orario di partenza prestabilito, l’auto sarà carica e con la giusta temperatura dell’abitacolo al momento desiderato; il climatizzatore, in questa fase, utilizza l’energia della rete elettrica, anziché quella delle batterie, per consentire di partire sempre con la massima autonomia. La nuova app aiuta inoltre il guidatore a ottimizzare l’utilizzo della ricarica rigenerativa, che permette di recuperare energie dalle frenate e dalle discese, e mostra sotto forma di infografica la quantità di emissioni di CO2 risparmiate.
Il MWC di Barcellona è stata anche l’occasione per Ford di annunciare l’espansione del proprio Smart Mobility Plan, presentato per la prima volta al Ces di Las Vegas 2015. Il Ford Smart Mobility Plan, che raccoglie diversi progetti di ricerca globale per trasformare e innovare in modo smart l’attuale esperienza di guida, sarà integrato con il programma di sperimentazione Handle on Mobility.
Handle on Mobility è un esperimento di trasporto intermodale basato su un’app in grado di identificare in tempo reale la modalità di spostamento più rapida ed efficiente in base alle condizioni del traffico, al meteo e al tempo a disposizione. Il progetto è nato da una sfida globale lanciata da Ford ai propri dipendenti in tutto il mondo, chiamati a proporre la propria idea di e-bike. Tra le 100 migliori proposte, Ford ha realizzato e presentato al Mobile World Congress le 2 risultate più adatte all’utilizzo privato e commerciale, la MoDe:Me e la MoDe:Pro.
La MoDe:Me, realizzata in collaborazione con il produttore di biciclette Dahon, ha la caratteristica di ripiegarsi in modo da essere comodamente trasportata nel bagagliaio dell’auto o portata al seguito sui mezzi pubblici.
La MoDe:Pro, prodotta da un team Ford, è destinata a un utilizzo commerciale, per esempio da parte di corrieri e servizi di consegna urbani. E’ progettata per essere alloggiata nel vano di carico di un veicolo commerciale e trasformarsi in un mezzo di supporto alle attività e agli spostamenti delle piccole e medie imprese.
Entrambi i prototipi sono dotati di un motore da 200 watt e di una batteria da 9Ah, in grado di assistere la pedalata fino a una velocità di 25 km/h. Le e-bike sono dotate di tecnologie derivate dal mondo delle auto, come i sensori a ultrasuoni posteriori che rilevano la presenza di auto in fase di sorpasso. In caso di avvicinamento di un veicolo alla e-bike, il guidatore viene avvisato tramite una vibrazione del manubrio, le cui luci si accendono per evidenziare la presenza del ciclista sulla strada.
Per rendere più efficace l’utilizzo dei due prototipi, è stata sviluppata l’app MoDe:Link, al momento disponibile per iPhone 6. L’app consente di controllare le funzioni dell’e-bike, come ricarica e autonomia, e agevola l’utente nell’effettuare il proprio viaggio. Infatti, impostando una destinazione, l’app MoDe:Link mostra le diverse combinazioni possibili per compiere il tragitto e aggiorna percorso e combinazioni di mezzi di trasporto in tempo reale, garantendo l’arrivo a destinazione senza imprevisti.
Ad integrazione di Handle on Mobility, Ford ha presentato Info Cycle, un’iniziativa grazie alla quale ogni bicicletta può trasformarsi in un centro di raccolta dati sul traffico e sulla circolazione urbana attraverso l’installazione di sensori sul telaio del mezzo. I sensori comunicheranno con lo smartphone del guidatore per inviare informazioni come velocità, accelerazione e condizioni metereologiche a un centro di elaborazione dati.
Con tutte le iniziative presentate al MWC di Barcellona, Ford si conferma ancora una volta in prima linea per una mobilità sempre più smart.
Ford ha inaugurato un nuovo centro di ricerca a Palo Alto, nella Silicon Valley, per studiare e sperimentare nuove tecnologie che migliorino la mobilità globale. Ford rafforza così la sua presenza nell’area hi-tech di San Francisco con un nuovo laboratorio all’interno dello Stanford Research Park, affiancandolo a quello già esistente. Ken Washington, Vice President Ricerca e Ingegneria di Ford, ha dichiarato: “Rafforzare la nostra presenza nella Silicon Valley ci permetterà di produrre innovazione che incontrerà le future aspettative dei nostri clienti. Fare parte di questa comunità vuol dire essere immersi in un ecosistema in cui nascono idee, nuovi prodotti e servizi innovativi che aiuteranno Ford a trasformare ancora una volta il modo in cui mondo si muove”. Il team del centro di ricerca, che ha come responsabile Dragos Maciuca, proveniente da Apple, rappresenta una delle realtà di ricerca maggiori nell’ambito dell’auto all’interno della Silicon Valley.
Mark Fields, Presidente e Chief Executive Officer di Ford, ha aggiunto: “Ford non costruisce semplicemente auto, ma produce soluzioni avanzate di mobilità, e l’innovazione è un elemento alla base di ogni ramo del nostro business. Questo nuovo centro di ricerca sottolinea l’impegno di Ford nel produrre innovazione all’interno dell’ecosistema della Silicon Valley, dove si anticipano i desideri e le necessità future dei clienti, specialmente in merito a connettività, mobilità e guida autonoma. Stiamo lavorando per rendere queste tecnologie accessibili a tutti, non solo ai clienti dei segmenti più esclusivi”. Il nuovo centro sposa infatti il Ford Smart Mobility Plan, il progetto di ricerca globale per una mobilità più sostenibile, di recente presentato al Ces di Las Vegas dallo stesso Mark Field.
Le aree di sperimentazione su cui lavorerà il team di Palo Alto sono svariate, a partire dallo sviluppo dell’auto a guida automatica, in collaborazione con l’Università di Stanford, con cui è partner dal 2013. Ford ha già sviluppato un prototipo di auto a guida autonoma basato sulla Fusion Hybrid. La sperimentazione consiste nel mettere alla prova gli algoritmi di riconoscimento della segnaletica e gli scenari di guida nei più differenti contesti e sarà condotta in parte nell’ambiente di realtà virtuale aDRIVE (Autonomous Driving Refined in Virtual Environments), basato sui motori grafici dei videogame di simulazione automobilistica. La sperimentazione consentirà di accelerare i progressi e giungere più rapidamente ai test su strada.
Per la mobilità remota, grazie a telecamere e streaming video tramite rete 4G/LTE, i ricercatori potranno controllare da Palo Alto dei piccoli veicoli elettrici presenti all’interno del campus del Georgia Institute of Technology. Il progetto permetterà di sviluppare modalità innovative per la gestione dei parcheggi e delle vetture destinate al car-sharing.
La ricerca sta sviluppando anche un connubio tra domotica e auto, grazie alla connettività avanzata. L’auto potrà, per esempio, comunicare all’impianto di riscaldamento di un’abitazione di attivarsi quando il guidatore si dirige verso casa e, in caso di emergenza, il guidatore potrà ricevere notifiche e avvisi provenienti dal sistema antifurto, antincendio e anti-allagamento della sua casa.
Nell’ambito dell’interfaccia uomo- macchina, Ford sta sviluppando una nuova generazione di sistemi di controllo degli accessori di bordo, come i sedili multi-contour con funzione di massaggio, implementando comandi vocali semplici ma molto dettagliati che consentono di regolarne con precisione posizione e funzioni. E sul linguaggio naturale il team studierà l’utilizzo di microprocessori avanzati per un’interpretazione ancora più precisa e rapida.
Tra tutte le aree, quella dei Big Data è sicuramente una delle più interessanti per contribuire a rendere più efficienti i servizi di mobilità. Questo sarà possibile grazie all’interfaccia OpenXC, con cui gli ingegneri di Paolo Alto potranno accedere a informazioni provenienti dai sensori di bordo dell’auto.
Ford ha presentato il Ford Smart Mobility Plan al Ces di Las Vegas 2015, un insieme di 25 progetti di ricerca globale per trasformare e innovare l’attuale esperienza di guida.
L’obiettivo del Ford Smart Mobility Plan è stato così spiegato da Mark Field, Presidente e Chief Executive Officer di Ford Motor Company: “Qui a Las Vegas mostriamo lo stato dell’arte delle auto connesse e dei veicoli a guida autonoma, ma partecipiamo al Consumer Electronics Show di quest’anno principalmente per motivi di rilevanza globale. Ogni elemento nel nostro business è guidato dall’innovazione, per essere leader non solo nel settore dell’auto, ma anche in quello della connettività. Il nostro obiettivo è rivoluzionare la mobilità globale esattamente come 111 anni fa fece il nostro fondatore, Henry Ford”. Il Ford Smart Mobility Plan si svilupperà in diverse parti del mondo: in questo modo si conosceranno e si studieranno i diversi ecosistemi della mobilità, da cui partire per trovare nuove soluzioni sostenibili.
Dei 25 progetti, divisi in 4 macro-aree (incremento della popolazione, espansione della classe media, qualità dell’aria e salute pubblica) 9 saranno sviluppati tra Europa e Africa, 8 in Nord America, 7 in Asia e 1 in Sud America.
“Immaginiamo un mondo in cui i veicoli comunicano tra loro e interagiscono non solo con il guidatore, ma anche con le infrastrutture e con la rete dei trasporti urbani e dei programmi di condivisione dell’auto, per ridurre il traffico, rendere la vita più semplice e minimizzare i tempi degli spostamenti quotidiani casa-lavoro”, ha aggiunto Fields. “Le sperimentazioni che porteremo avanti ci permetteranno di definire i modelli del sistema dei trasporti e della mobilità che caratterizzeranno i prossimi 10 anni e oltre”. Grazie ai risultati ottenuti infatti, la casa automobilistica americana indirizzerà i suoi futuri investimenti.
Tra i luoghi di sperimentazione, Londra è stata scelta per sviluppare soluzioni volte a migliorare la mobilità in aree a elevata densità demografica. Si tratta di progetti di mobilità on demand per spostamenti di gruppo (Dynamic Social Shuttle) e individuali (City Driving On-Demand) che vogliono abbattere i costi di trasporto e studiare nuove soluzioni di car sharing, e progetti di applicazioni per device mobili, come quella che permette di trovare il parcheggio in base alle proprie necessità e alla disponibilità degli spazi, verificata in tempo reale.
In Germania, invece, Ford ha sviluppato il primo servizio nazionale di car-sharing al mondo basato sul coinvolgimento della rete di concessionarie. L’utente, una volta registratosi presso una concessionaria Ford, può prenotare tramite app, sito web o telefono un veicolo della gamma della casa automobilistica americana o del servizio di car sharing Flinkster, attivo nel paese. L’attenzione dimostrata da Ford per il car-sharing è giustificata da un sondaggio condotto dalla stessa casa automobilistica che ha rilevato come il 56% dei cittadini europei prenderebbe in considerazione l’utilizzo di sistemi di car-sharing.
“Questi progetti di ricerca sottolineano quanto l’impegno di Ford nel produrre innovazione e guidare il progresso vada ben oltre la produzione di veicoli”, parole di Erica Klampfl, Global Future Mobility Manager di Ford.
Nel suo progetto per migliorare la mobilità globale, Ford produce già veicoli che automatizzano alcune operazioni, come il parcheggio, la regolazione della velocità e le frenate d’emergenza, ma prevede anche veicoli di guida autonoma.
Il prototipo di una speciale ord usion Hybrid, a guida completamente automatica, che si avvale di tecnologie già disponibili con l’aggiunta di sensori che generano in tempo reale una mappa 3D dell’ambiente circostante, è infatti in avanzata fase di test su strada. Il veicolo è in grado di riconoscere la presenza di oggetti e pedoni, e di prevedere i pattern di spostamento di questi ultimi tramite sofisticati algoritmi.