Il tavolo di lavoro,“Open Innovation: Guida ai nuovi sistemi di innovazione aziendale”, che si è svolto durante Smau Milano, ha visto, per la prima volta, la collaborazione dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili di Milano con Smau, per portare la cultura dell’innovazione sia alle aziende che ai professionisti che ogni giorno affiancano i loro clienti, volendo dare una consulenza sempre più attuale.
Abbiamo intervistato Arianna Gasbarra, Vice presidente della Commissione Internazionalizzazione dell’Ordine del Commercialisti e degli Esperti contabili di Milano,sull’evento organizzato.
Da quale esigenza è sorta a volontà di organizzare questo evento?
“I professionisti del settore hanno la necessità di conoscere e coinvolgere le aziende sul tema dell’Innovazione, volendo dare una consulenza sempre più attuale.
La novità e la particolarità di questo evento è stata quella di mettere al tavolo attori diversi, professionisti, imprenditori e istituzioni internazionali e operatori del settore dell’innovazione per confrontarsi insieme sulle le esigenze e le criticità del sistema economico/imprenditoriale Italiano. L’approfondimento di questi temi è stato davvero utile e fondamentale per capire in che modo i commercialisti possano supportare le giovani imprese, rapportarsi con le loro esigenze ed evolvere, anche dal punto di vista tecnologico, per abbattere costi e
tempistiche di operatività”.
Quali attività sono messe in campo dall’Ordine su questi temi?
“L’Ordine si impegna per dare sempre ai suoi iscritti degli spunti attuali e realistici sulla professione. Il tema dell’innovazione come opportunità per creare prospettive nuove di interazione sul mercato italiano e internazionale è un tema importante da affrontare e che tocca spesso la professione odierna ed ancor più quella futura. Oggi è fondamentale essere aggiornati sulle mille sfaccettature che riguardano il tema dell’innovazione; pensando, per citarne alcune, alla cyber security, alla gestione del “dato”, al fintech, è quindi stato importante fare un passo verso questa informazione e continuare a mantenere alta l’attenzione su questi temi nella nostra professione; la nostra attività pone l’obbligo di avvicinarsi sempre più a questi temi per farne strumenti di operatività quotidiana”.
Giunge all’undicesima edizione il Premio che dal 2004 porta alla luce, da ogni angolo del Paese, imprenditrici che si siano distinte per la capacità di innovare. Ad affiancare il Premio, anche quest’anno il QVC Next Award per la creatività Made in Italy e il Giuliana Bertin Communication Award. Iscrizioni entro il 5 agosto.
Esiste un tessuto imprenditoriale nuovo e innovativo, spesso poco noto ma diffuso in tutti gli angoli del Paese, che contribuisce in maniera significativa alla nostra economia. Si tratta di donne, imprenditrici con spiccata propensione all’innovazione, il cui numero è in costante crescita, anno dopo anno. In Italia, in particolare, le imprese a conduzione femminile crescono con un tasso tre volte superiore rispetto a quelle maschili e contribuiscono per un terzo alla crescita dell’imprenditoria italiana. È proprio a loro che si rivolge il Premio GammaDonna, giunto quest’anno alla sua 11° edizione, al quale è possibile iscriversi da oggi fino al 5 agosto.
IL PREMIO
Il Premio è destinato a imprenditrici che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi nuovi all’interno della propria azienda, costituita entro il 1° gennaio 2017. Imprenditrici che hanno saputo coniugare con successo innovazione, impresa e società, sperimentando attività e assetti nuovi e facendo del “valore condiviso” un vero e proprio vantaggio competitivo.
Le candidature che entreranno in short-list avranno uno spazio sulla piattaforma GammaDonna (www.gammaforum.it) che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione. La rosa delle 6 finaliste aprirà il 15 novembre a Milano, nella sede de Il Sole 24Ore, l’11° Forum Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile – GammaForum, dove una Giuria composta da personalità del mondo dell’impresa, del venture capital e dell’innovazione[1] decreterà il vincitore. IN PALIO, un Master della 24Ore Business School, un percorso d’incubazione in Polihub – Politecnico Milano, incontri con gli investitori del network BacktoWork24, 6 mesi di mentoring affiancati da un manager selezionato ValoreD, attività di comunicazione dedicate.
GLI AWARD
Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati 2 Award.
* Il QVC Next Award per il prodotto più innovativo – giunto alla sua terza edizione e promosso da QVC Next, il programma di accelerazione per startup di prodotto – premierà l’eccellenza creativa Made in Italy. L’impresa vincitrice si aggiudicherà un percorso di mentoring su business model e strategie di mercato con il team QVC (Merchandising, Legal, Quality & Cerifications, Brand&Comms, Supply Chain). Avrà inoltre accesso alla valutazione commerciale per onboarding e vendita del proprio prodotto attraverso le piattaforme QVC.
* All’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione on e offline è invece destinato il Giuliana Bertin Communication Award, speciale riconoscimento di Valentina Communication, ideatrice del format GammaForum, istituito in memoria della sua fondatrice (in premio, un pacchetto di attività di comunicazione, un Master della 24Ore Business School, incontri con gli investitori del network BacktoWork24, un percorso di mentoring ValoreD).
Candidature entro il 5 agosto 2019.
Info e regolamento sul sito http://www.gammaforum.it/premiogammadonna
Ilaria Barbotti e i segreti di Instagram
Possiamo definire Ilaria Barbotti una pioniera di Instagram, una adepta della prima ora. Facciamo due calcoli. Instagram è nato nel 2010 e già nel 2011 Ilaria fondava Igersitalia, l’unico network nazionale di appassionati Instagram, di cui è presidente (instagramersitalia.it).
Oggi Ilaria gestisce con successo una sua agenzia di comunicazione e collabora con aziende medie e grandi a creare progetti digitali innovativi. Dalla sua lunga esperienza e dalla necessità di far conoscere meglio il social che sta cambiando radicalmente il modo di fare comunicazione, è nato questo libro in cui Ilaria condivide con i lettori caratteristiche della app per immagini più famosa del momento, segreti per trasformarla in uno strumento di business e qualche piccolo trucco del mestiere.
Instagram oggi non è solo un cosidetto social network ma è anche qualche cosa di più. Infatti, oltre ad essere l’anello di congiunzione tra la cultura dell’immagine fotografica e la storia sociale della connessione all’epoca dei social network, è un vero e proprio accentratore di community di utenti: in poco tempo nascere migliaia di gruppi locali associati a un account che organizzano attività diverse a partire dalla promozione territoriale. Parallelamente anche nel rapporto con i brand. È questa seconda dimensione a mettere, invece, meglio a fuoco le prospettive commerciali e di influencer marketing che si sono sviluppate attorno alla piattaforma.
La app nel tempo è divenuta uno strumento sempre più complesso e articolato e, per chi ci si avvicina oggi, non è facile addentrarsi nelle sue molteplici funzionalità né, tanto meno, comprendere le dinamiche che muovono gli instragrammers.
Perchè il libro Instagram Marketing
E’ questo l’obiettivo del libro di Ilaria Barbotti “Instagram marketing” edito da Hoepli. In modo semplice e chiaro, una pagina dopo l’altra, racconta al lettore che cosa è diventato oggi Instagram, come lavorarci sia dal lato della domanda (le aziende) che da quello dell’offerta(creatore di contenuti o Digital Content Creator) e quali sono i passaggi necessari per non sbagliare. Infine ci regala le sue regole “auree” con cui vincere su Instagram.
E’ un libro pensato per persone creative, per chi si occupa di eventi e promozione, fotografia e arte, ma anche per chi lavorando in azienda si occupa di social media marketing, digital PR o marketing o di vendite, che può sfruttarlo per conoscere delle modalità di promozione utili a vendere meglio i suoi prodotti/servizi.
Ma soprattutto è il libro scritto per chi vuole lavorare con Instagram ed entrare in questo mondo fantastico fatto di immagini che raccontano storie.
Buona lettura!
Instagram Marketing di Ilaria Barbotti edito da Hoepli
Il look per le mamme equilibriste
Maggio è il mese della Mamma, di tutte le mamme, sempre superimpegnate, che magari si stanno reinventando una professione per mille motivi e che cercano di bilanciare al meglio vita privata e vita professionale.
Ecco perché questo mese la nostra Image Consultant Valentina Lombardi dedica i suoi consigli di stile proprio a loro, le mamme, donne che ogni giorno, corrono tra asilo, scuola, lavoro e i vari impegni dei figli post-scuola: palestra, calcio, danza, e chi più ne ha ne metta! Persone che ogni giorno si occupano di mille cose diverse, tra figli, famiglia e lavoro, schizzando da un posto all’altro della città….
Già dalla descrizione della vita quotidiana delle mamme avrete capito che per loro la priorità numero 1 è la comodità: soprattutto per chi ha ancora bambini piccoli, passeggini e marsupi vari da portare!
Qualche esempio:
– per le più “fisicate”, ovvero le donne con gambe snelle e corporatura abbastanza longilinea, via libera a leggings abbinati a maglie lunghe, meglio ancora uno chemisier portato con una cintura in vita, che non spezza la figura e anzi, allunga otticamente il baricentro, e quindi le gambe;
– per chi fa la casalinga o lavora in un posto di lavoro informale ottimo l’abbinamento jeans (magari scuri e modello bootcut, o dritto, più chic dei classici skinny delavé) e una T-shirt carina, di un colore particolare o con stampe, o anche semplice ma con un bel taglio, da abbinare a mocassini, slip on e sneakers dal modello femminile (in pizzo, con paillettes, lurex, ecc.). In estate perfetto il sandalo basso, o i sabot.
– per chi lavora in un luogo formale ed elegante, o per chi ama lo stile più classico, perfetti un paio di pantaloni di taglio semplice e classico, che arrivano alla caviglia, da abbinare a una camicia, una blusa o eventualmente una T-shirt meno sportiva della versione precedente. Per chiudere l’outfit perfetta una giacca o blazer, che vi riparerà anche dall’aria condizionata degli uffici! Ottimi anche i pantaloni palazzo, di grande tendenza in questo periodo, e adatti a molti tipi di fisicità diversi.
– infine, per chi ama la comodità ma anche sentirsi più femminile, perfetti gli abitini al ginocchio o poco sopra: il taglio sarà a trapezio se avete fianchi e/o punto vita un pò forti, se invece la vita è sottile via libera anche a tubini che segnano la figura o abiti wrap-dress (ovvero a vestaglia). Da abbinare alle intramontabili ballerine, o a una decolleté con tacco medio, e un cardigan per rendere il tutto più easy e informale.
Gli accessori
Per gli accessori, non dimenticatevi mai un velo di trucco (è sufficiente una passata di correttore sotto gli occhi, mascara per aprire lo sguardo, un velo di fard sulle guance per dare un tocco sano, e un gloss trasparente e colorato sulle labbra), che vi toglierà subito i segni della stanchezza e le nottate passate in piedi per accudire i figli, un’acconciatura semplice che vi faccia apparire in ordine, che vi impieghi pochi minuti per lo styling (perfetta la coda di cavallo, un semplice chignon) e una borsa carina e versatile, mi raccomando NON di formato mignon perché sicuramente avrete bisogno di spazio per tutti gli accessori che si portano appresso le mamme! e in generale tutte le donne a dire il vero…..
Valentina
Valentina Lombardi – consulente d’immagine, personal shopper e make-up artist
Martina Vazzoler, sulla passione per il Made in Italy ha costruito una bottega digitale, un marketplace dove raccoglie il meglio della manifattura italiana – www.e-italy.com. Successivamente ha deciso di scrivere questo libro “Vendere online con la mappa del marketplace”, edito Hoepli, una risposta necessaria emersa dall’analisi delle difficoltà con cui le microimprese, artigiani e PMI, devono destreggiarsi per sviluppare una strategia efficace e a misura della loro medio/piccola realtà produttiva.
Definiti da Martina, gli autostoppisti del web, il popolo delle microimprese, in Italia, costituisce ben il 99% del tessuto produttivo ma spesso è “orfano di una strategia digitale di successo e di un mezzo consono per realizzarla…”.
Nel capitolo dedicato agli autostoppisti del web(così vengono chiamati gli artigiani ed imprenditori delle PMI), analizza in modo chiaro, anche per coloro che hanno poca dimestichezza con il marketing e le sue terminologie, i punti di forza e di debolezza delle microimprese, portando in evidenza le peculiarità innegabili che le contraddistinguono:
- Dimensione piccola
- Forte vocazione alla personalizzazione
- Indole all’innovazione del prodotto
Il risultato? L’eccellenza del prodotto che contraddistingue il Made in Italy nel mondo, che nella coscienza collettiva mondiale è ormai sinonimo di qualità.
E allora come riuscire a proporre e vendere i prodotti di pregio della manifattura italiana in modo efficace? Questo libro è stato disegnato da Martina Vazzoler, su misura, “come un abito sartoriale”, per tutti i piccoli imprenditori ed artigiani.
L’autrice spiega in modo intuitivo le dinamiche del web e dell’e-commerce e quali strumenti utilizzare in base alla proprie disponibilità finanziarie; dall’analisi della propria struttura e delle proprie risorse, alla scelta degli strumenti più efficaci, per disegnare la giusta strategia ed evitare inutili sprechi di tempo e denaro. Il libro è uno strumento per riscoprire il web come un terreno più familiare, a cui approcciare con disinvoltura e con la capacità di scegliere ed utilizzare gli strumenti più consoni al proprio business.
In questa strategia, per disegnare al meglio il proprio e-commerce, la scrittrice consiglia, come primo approccio, l’uso dei Marketplace esistenti, una valida e meno onerosa alternativa alla costruzione di un proprio sito web con e-commerce, che potrebbe essere un passo successivo del percorso aziendale all’internazionalizzazione.
Altro regalo importantissimo, che Martina fa ai suoi lettori, è una mappa di tutti i marketplace, prima e unica mappature di tutte le piattaforme di e-commerce presenti a livello europeo.
La parte conclusiva del libro, per essere sincera, l’ho letta mentre scrivevo la recensione e vi ho trovato un messaggio importante che voglio riassumere in questi punti:
- Consapevolezza
- Collaborazione
- Evoluzione
Consapevolezza delle microimprese di essere una fondamentale realtà produttiva per il paese che, però, necessita di una compattezza, tra tutti i suoi attori, per acquistare maggior peso nelle decisioni globali a favore dell’economia dell’Italia ed innescare una nuova prospettiva di evoluzione del Made in Italy.
Coco Chanel non soltanto ha ispirato e continua a ispirare intere generazioni di donne ma è stata anche un’abile imprenditrice. Il suo stile senza tempo e intramontabile è perfetto per le donne moderne che devono conciliare lavoro e vita privata, eleganza sobria senza rinunciare alla praticità.
Non è un caso che Valentina Lombardi , la nostra Image Consultant, abbia scelto proprio Coco per il suo post di questo mese nella rubrica di ViralCaffè: leggiamo quindi i consigli di Valentina ispirati ai dettami della celbre stilista francese
Tutti conosciamo ormai la sua storia, che parla di resilienza e difficoltà: Gabrielle Chanel fu cresciuta in un orfanotrofio, avendo perso la madre in tenera età, e all’età di 18 anni iniziò a lavorare come commessa presso un negozio di maglieria. Da lì in poi fu un crescendo di successi, tanto da diventare una delle più famose stiliste di tutti i tempi. Gabrielle aveva ovviamente una grandissima personalità e fu anche uno dei simboli dell’emancipazione femminile negli anni ’20 e ’30. Ma soprautto ha ideato uno stile senza tempo.
Molte sue frasi sono diventate famosissime, proprio perché contengono al loro interno delle verità incontrovertibili.
Vorrei condividere le sue frasi che mi hanno colpito davvero, perché si ispirano a concetti in cui credo fermamente, sia nella vita che nel lavoro che svolgo con tanta passione:
- Se una donna è malvestita si nota l’abito; se è vestita impeccabilmente si nota la donna. Questa frase, a mio parere, contiene tutta la saggezza di Chanel e si adatta perfettamente alla nostra era, dove l’immagine impera ovunque, purtroppo o per fortuna. E’ verissimo che siamo tutti i primi a criticare un brutto abito, dimenticandoci di chi lo indossa, mentre invece una donna ben vestita viene subito notata per l’eleganza, e di conseguenza per le sue riconosciute doti(es. è una brava cantante, attrice, presentatrice, donna d’affari, ecc.). Io ad esempio adoro Bianca Guaccero, la conduttrice di Detto Fatto: è una bellissima donna ma anche molto naturale e vera, ironica, scherzosa…insomma, non se la tira per niente, e resta comunque bella ed attraente
- Non si è giovani dopo i 40 anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età: scagli la prima pietra chi crede che una donna possa essere bella solo se è giovane! siamo pieni ormai di esempi di celebrities over 40, 50 e 60 ancora bellissime ed irresistibili. Credo basti citarne solo alcune: Julia Roberts, Sandra Bullock e Andie Mc Dowell. Anzi, a volte con l’età si acquista quel fascino misterioso e maturo che conquista sia donne che uomini: se sei una donna oltre i 40 anni ti consiglio di marcare a fuoco questo concetto nella tua testa, e non dimenticarti mai che puoi essere bellissima, qualsiasi sia la tua età anagrafica o la tua taglia. Basta con la frase “sono vecchia”: al giorno d’oggi è veramente fuori luogo.
- Una donna con ai piedi delle belle scarpe non è mai brutta: l’intelligente Coco ne sapeva davvero una più del diavolo! questo è uno dei motivi per i quali consiglio sempre alle mie clienti, quando devono fare shopping, di investire qualche soldino in più su scarpe e borse: sono quegli accessori insostituibili, che danno subito un tono più lussuoso od elegante ad un outfit più economico e banale. Meglio quindi il vestitino di Zara accompagnato da scarpe di Louboutin, che un vestito di Valentino con le scarpe dell’outlet….
- La moda passa, lo stile resta: questo è esattamente il senso di chi fa il mio lavoro, ovvero aiutare le persone a trovare un proprio stile senza tempo e unico, indipendentemente dai dettami della moda. La moda deve essere uno strumento che ci facilita, un’ispirazione, ma non un obbligo nè tantomento un diktat. L’astuzia sta proprio nello scegliere il capo di moda, se ci piace, se esalta il nostro viso, le nostre forme e il nostro stile; altrimenti si passa oltre, ed è meglio scegliere qualcosa di meno trendy, che esprima meglio chi siamo, e ci valorizzi davvero.
- La forza si ottiene coi fallimenti, non con i propri successi: questo è stato per me un grande insegnamento di vita, che mi ha sempre accompagnato. E’ stato quando ho affrontato problemi e situazioni difficili, che sono cresciuta come persona, e ho fatto dei passi avanti. Pensate appunto a Chanel: è partita da zero, poverissima e senza nessun tipo di aiuto, ed è diventata un’icona nel suo settore. Se fosse nata ricca e in un ambiente favorevole sarebbe diventata una donna d’affari così intelligente e innovativa? io ne dubito fortemente….
Ti aspetto al prossimo articolo, a presto!
Valentina Lombardi – consulente d’immagine e make up artist
Un Premio alla Donna e per le Donne.
A Viralcaffè piacciono le donne che fanno la differenza e che con il loro lavoro sono davvero in grado di muovere il Paese verso il cambiamento. Una di queste è Marcella Caradonna, primo Presidente donna dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano che ha recentemente ricevuto il Premio 2019 della Fondazione Donna a Milano.
Si tratta di un prestigioso riconoscimento per chi è attivo nella vita professionale milanese e che, da oltre 10 anni, vede grandi figure femminili premiate – tra le altre ricordiamo Letizia Moratti, Diana Bracco e Ornella Vanoni – per l’impegno e il valore che mettono nella loro professione. Quest’anno è andato Marcella Caradonna, prima donna a prendere una posizione di alto prestigio all’interno di uno degli ordini più importanti d’Italia .
La Presidente Caradonna ha esordito commossa sottolineando che questo riconoscimento, premia soprattutto l’impegno e la forza che ogni donna mette nelle 24 ore della vita quotidiana, coniugate tra difficoltà e successi personali e professionali.
È un premio alla Donna e per le Donne che quotidianamente lottano per affermarsi in mondi a matrice maschile con valore e creatività. La Presidente ha poi concluso il suo sentito discorso con un ringraziamento alla mamma, scomparsa da poco, che le ha dato sempre la forza e supporto per diventare la splendida donna di oggi.
Questa professionista pluri qualificata, operante in un settore a forte connotazione maschile, ha come prima cosa pensato a sua madre e a tutte le sue colleghe che tutti i giorni giocano nella scacchiera della vita ed a loro ha voluto dire un forte grazie. Questo è quello distingue la Presidente Marcella Caradonna.
Attenzione al sociale
Marcella è una professionista dai forti valori etici e la sua attenzione al sociale è sempre attiva. Ha infatti creato molti eventi a supporto della Violenza contro le Donne e contro l’Emarginazione sociale. Spesso, a suo parere, la posizione di debolezza femminile nasce o si collega a stretto nodo ad una posizione di subordinazione economica: si creano così circoli viziosi familiari e sociali che bloccano l’emancipazione e affrancamento da una schiavitù psicologica.
NOI possiamo farcela
Marcella ha sottolineato per la prima volta come la figura del Commercialista, seguendo la posizione economica delle famiglie, è spesso a stretto contatto con realtà sociali di emarginazione. Ha quindi sensibilizzato la categoria sul tema, chiedendo chiaramente a tutti i colleghi di essere parte attiva in une evoluzione sociale, rilevando le realtà scomode e supportando la rinascita con tutte le informazioni che la categoria può trasmettere e mettere in atto, perché NOI possiamo farcela. E quando si parla di “Noi “ non si parla di sole Donne ma di tutta la Società.
La Presidente Caradonna insieme a tutto l’ODCEC di Milano ha creato infatti un evento ed un osservatorio che ha riunito per la prima volta i presidenti dei più importanti ordini professionali lombardi come Avvocati, Giornalisti, Medici e Psicologi e smosso le coscienze contro la violenza sulle donne per far sentire al mondo che la società non è divisa in maschile vs femminile ma unita in un comune intento di educazione e relazione umana alla pace ed al bene comune.
Arianna Gasbarra*
*Expatriate Romana, ormai adottata dalla Big Milan, vive la realtà milanese per antonomasia sempre in corsa ,avendo in mente l’ironia e la comicità delle sue origini capitoline e ricorda i proverbi delle nonne: corri e guarda avanti,ma non dimenticare le origini. Così oggi, Dottore Commerciatista, esperta in comunicazione integrata di impresa e internazionalizzazione si impegna a far valorizzare il sistema Italia nel mondo
Prima di diventare una principessa è stata un’attrice di Hollywood. Ce la ricordiamo bene in Suits dove interpreta una giovane avvocatessa che lavora in un grande studio di New York. Con il suo personaggio ha lanciato uno stile professionale ma molto, davvero molto, femminile.
Con le gonne a tubino attillate sotto il ginocchio, le camicette, i cardigan e i tacchi a spillo, ha rappresentato un nuovo prototipo di professionista che veste in modo sobrio ma senza rinunciare al suo essere donna. Un mix vincente che, in un mondo ancora dominato dalla presenza maschile, può addirittura costituire un punto di forza se impariamo ad usarlo nel modo giusto. Nel tempo gli outfit di Megan sono cambiati per adattarsi al nuovo ruolo di principessa ma anche nelle occasioni più ufficiali la duchessa riesce a dare un tocco frizzante e anticonformista al suo look. La nostra image consultant Valentina Lombardi ha analizzato lo stile di Megan e carpito per noi qualche dritta. Leggiamo i suoi consigli e mettiamoli in pratica.
I consigli di Valentina Lombardi
Mi piacerebbe analizzare con voi lo stile della neo-duchessa del Sussex, perché a mio parere è veramente un’icona di stile. Come mai? perché ha saputo dosare stile e classe con saggezza, mixandole ad un aspetto naturale e spontaneo. Insomma, una miscela di eleganza e naturalezza invidiabile, da cui tutte noi possiamo apprendere delle lezioni di stile quotidiano….vediamo insieme quali sono le chicche di stile adottate da Meghan Markle:
- Innanzitutto l’uso perfetto del colore: Meghan indossa spessissimo abiti in colori neutri e caldi, come il marrone, il beige, il crema, che si adattano perfettamente alla sua carnagione dorata, e facendo risaltare la luminosità del suo viso. E’ molto più facile, per una del suo rango, cadere nella tentazione di conformarsi a colori intramontabili come il nero e il blu, che si addicono però molto meno al suo incarnato. Ha saputo in tante occasioni esprimere eleganza e stile, pur scegliendo tonalità meno formali e classiche.Una scelta innovativa da cui prendere sicuramente spunto! Essere consapevoli di quali colori realmente ci donano è un grandissimo potere visivo, che dobbiamo decisamente imparare a sfruttare. Come? regalandoti un’analisi del colore, che ti aiuterà a scoprire quali cromie fanno risaltare il tuo viso.
- Un make-up sempre naturale ma decisamente curato: la Markle sfoggia sempre un beauty-look dai toni nude ma molto raffinato, che sa esaltare i punti di forza del suo viso con discrezione. Ha adottato addirittura questo trucco nel giorno del matrimonio, seguito da milioni di persone nel mondo! Il nude look è una grandissima arma di bellezza che molte donne adottano: è una scelta che sta a metà tra il look acqua e sapone, e il trucco più marcato. Make-up quindi sì, perchè ci fa letteralmente apparire più belle sempre, ma ben dosato e senza esagerazioni, facilmente adottabile anche da chi è over 40.
- Mostrare sicurezza in se stessi ma senza essere altezzose, ovvero apparire belle con semplicità: quello che piace sia a uomini che donne di Meghan Markle è il suo apparire sempre bella, ma in modo spontaneo, mai altezzoso. Pare proprio una di noi, certo bellissima per carità, ma non lo fa pesare mai e sfoggia la sua bellezza con umiltà e semplicità. Non a caso la grandissima Coco Chanel diceva “la semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”…..
- Il sorriso onnipresente sul suo viso: è forse la più potente arma di persuasione che ogni persona può usare, uno strumento con cui relazionarsi col prossimo che esprime ottimismo e simpatia. Ed è contagioso, non dimentichiamolo! Sorridere anche quando abbiamo la luna storta o è una giornata decisamente no, può sicuramente aiutarci a risollevare il morale, e a vedere il bicchiere mezzo pieno anche durante momenti difficili.
- L’utilizzo di una giacca o blazer per dare eleganza ad un outfit: Meghan è la regina delle giacche, sempre femminili e di taglio elegante, che abbina con disinvoltura a capi classici ma anche ad abiti e maglie. Scegliere una giacca per completare un look e renderlo più stiloso è una mossa decisamente astuta e da imitare!
E tu, cosa ne pensi di Meghan Markle? che cosa ti piace del suo stile, e cosa ti piace meno? Mi farebbe piacere scoprire i tuoi commenti nella mia pagina FB o nel blog per aprire un dibattito di gruppo, ti aspetto!
A presto!
Valentina
Valentina Lombardi consulente d’immagine e make up artist
Il capoluogo lombardo torna ad accendere i riflettori sul tema dell’innovazione digitale in tutte le sue espressioni. Dal 13 al 17 marzo la Milano Digital Week www.milanodigitalweek.com propone un calendario di oltre 500 eventi che verranno ospitati in diversi luoghi della città.
Cinque giorni per conoscere e approfondire, riflettere e scoprire, attraverso workshop, dibattiti, seminari, performance, mostre e spettacoli.
Le tematiche
Tema dominante di questa edizione è l’Intelligenza Urbana, ovvero tutte le tecnologie e applicazioni che trasformano la città, il lavoro e le relazioni umane impattando sulla vita pubblica e privata dei cittadini, su tutti i servizi a loro dedicati e anche il contributo che i cittadini stessi, a partire dalle loro competenze ed esperienze, portano alla vita della comunità.
Dalla salute all’educazione, dalla mobilità all’economia, dall’arte alla robotica, dall’intelligenza artificiale all’industria 4.0: sono tanti gli ambiti che abbracciano in maniera trasversale il digitale e che trovano spazio nei quattro giorni della Milano Digital Week attraverso i numerosi appuntamenti in programma.
Attraverso il grande racconto collettivo si cercherà comprendere come l’innovazione stia cambiando il nostro modo di vivere, lavorare, interagire e come può contribuire sempre di più a migliorare il nostro quotidiano, la qualità della vita e il futuro stesso della città.
Dove
A BASE Milano, che con 6000 metri quadri sarà la sede principale della Milano Digital Week, nell’edizione 2019 si aggiunge anche la Triennale di Milano, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Palazzo Giureconsulti per programmi e attività condivise.
Ma incontri e dibattiti si svolgeranno in quasi tutte le sedi universitarie della città: i “centri di produzione del sapere” rappresentano i luoghi per eccellenza per parlare delle trasformazioni in atto, ma anche le visite alle aziende pronte ad accogliere visitatori costituiscono punti vitali nella mappa del programma. Tra questi Accademia di Belle Arti di Brera, IULM – Libera università di lingue e comunicazione, NABA – Nuova accademia di Belle Arti, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano – Bicocca.
La Digital Week è resa possibile anche grazie al coinvolgimento attivo di Istituzioni, Università, centri di produzione del sapere, luoghi di informazione e di ricerca, associazioni e aziende, start up e tante realtà piccole e grandi. Tutti gli attori del digitale, uniti per far conoscere ai cittadini il proprio Know-how e i vari volti della Milano digitale.
Info e programma completo su milanodigitalweek.com
Cardio che? No non è l’ultimo ritrovato del fitness come potrebbe sembrare, ma si tratta di un approccio completamente nuovo alle strategie di business, una filosofia che ci insegnerà ad avere clienti felici e duraturi.
Siete curiosi e volete saperne di più? Allora non potete perdere il libro di Patrizia Menchiari, Cardiomarketing in cui l’autrice illustra in modo chiaro e semplice il metodo che ha messo a punto in tanti anni di lavoro: un modello facile e applicabile a qualsiasi azienda o professionista per trovare i clienti, ma anche conquistare il loro cuore costruendo relazioni felici e durature nel tempo.
In un mondo che cambia velocemente si deve stare al passo. Per far si che il proprio business, qualsiasi esso sia, rimanga sempre sulla cresta dell’onda è necessario reinventarsi continuamente e proporre approcci sempre nuovi in grado di incuriosire e interessare i clienti.
I tempi del marketing aggressivo sono ormai un miraggio. Oggi la società sta andando verso una nuova direzione: business efficace ma con personalità. Accanto alle classiche competenze economico – gestionali, bisogna anche fare spazio a quelle sociologiche e psicologiche. I clienti vanno accompagnati nel loro percorso, “coccolati”, rilassati e curati proprio come si dovrebbe fare nelle relazioni interpersonali.
Insomma dopo le ubriacature di pubblicità, l’uso indiscriminato dei social di ogni tipo per promuovere prodotti e servizi, oggi per emergere e avere successo bisogna colpire il cuore e la sensibilità del cliente e conquistarlo.
Ma come fare? Una buona dose di risposte la possiamo trovare proprio nel libro di Patrizia Menchiari Cardiomarketing che ha deciso di condividere con i lettori le sue sei strategie relazionali il cui acronimo è CARDIO: Coinvolgi, Ascolta, Racconta, Delizia, Impara, Orienta. Il tutto accompagnato da tante storie di successo per comprendere meglio le potenzialità di questa nuova filosofia del business.