Si è svolta il 23 novembre scorso la prima edizione del “Women4Women – Hack Your campaign”, il primo bootcamp sul Facebook advertising dedicato a startup fondate da donne, ideato e promosso da Women @Facebook, Winspire di WPP e SheTech Italy.
Erano più di quaranta i professionisti che hanno messo a disposizione delle cinque start up al femminile selezionate, il proprio know how e le proprie competenze con l’obiettivo di mettere a punto una campagna facebook efficace.
Women4 Women si è svolto presso sede di Facebook Italia a Milano, e vi hanno partecipato gli esperti di Women @Facebook, Winspire di WPP e SheTech Italy che hanno offerto una ricca giornata di formazione sull’ottimizzazione della strategia di posizionamento online attraverso l’utilizzo di strumenti messi a disposizione dalle aziende partner dell’iniziativa.
Molto interessanti le startup che hanno preso parte all’iniziativa: DEESUP, il marketplace second-hand dedicato ai design lovers; WHER, l’app basata su una community di donne che condivide recensioni sulle strade cittadine; Marshmallow, la fabbrica di App sicure e divertenti per bambini dai 3 agli 11 anni; Beautic, il marketplace dell’influencer marketing del make-up; DueDiLatte, la startup che trasforma il latte in tessuto. Nel corso della giornata le startup sono state affiancate da figure specializzate in area strategica, digital, UX, content e business development e un esperto di Facebook che insieme hanno supportato le partecipanti nella creazione di una nuova campagna media. Al termine della giornata le rappresentanti delle 5 aziende hanno presentato di fronte al team di esperti il proprio progetto di comunicazione e i risultati attesi delle attività proposte.
“Siamo orgogliose, come SheTech Italy di avere messo a disposizione delle aziende un format innovativo che contribuisce a creare valore tangibile. Questo tipo di eventi rispecchia sempre di più l’identità della nostra community che ha come missione quella di alimentare la cultura digitale e offrire opportunità di network di valore.” ha dichiarato Lisa Di Sevo, Presidente di SheTech Italy.
“Winspire, l’iniziativa lanciata due anni fa all’interno del Gruppo WPP che ha come obiettivo il supporto della diversity, è orgogliosa di mettere a disposizione i migliori talenti WPP e offrire consulenza specializzata a giovani imprenditrici femminili nell’area della tecnologia.
Ringraziamo Facebook e SheTech per l’opportunità.” ha dichiarato Simona Maggini, Presidente Winspire.
Per informazioni: http://shetechitaly.org/women4women/
Torna a Milano, dal 18 al 20 ottobre prossimi, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, Mashable Social Media Days. Si tratta della quinta edizione in Italia di un evento dedicato alle tematiche del digital marketing, del social media marketing, dell’imprenditoria e dell’innovazione, attraverso la presentazione e la discussione di strategie concrete e case study di successo presentate dalle migliori eccellenze del settore digitale. Partito solo cinque anni fa, Mashable è oggi considerato uno degli eventi globali da non perdere e ad oggi ha già registrato oltre 1000 iscrizioni all’edizione 2018.
Padrona di casa anche per quest’anno sarà Eleonora Rocca, marketing manager, imprenditrice, digital strategy consultant e blogger, romana d’origine e London based, ma milanese nel cuore – che nel 2014 fonda il Mashable Social Media Day Italia. Quest’anno Mashable sarà ospitato nelle sale dell’Università IULM, a Milano e proporrà un format innovativo: per alcuni special guest non è stato riservato il classico momento talk, bensì le interviste one-to-one con la founder Eleonora Rocca che darà poi il la alle domande che giungeranno dal pubblico. L’obiettivo è di creare più partecipazione e interazione dato che… “L’evento non è il mio, ma il vostro – ci ha tenuto a precisare la stessa Eleonora Rocca -. Grazie al mio team abbiamo organizzato un evento alquanto spettacolare e ricco di contenuti, ma il successo vero sarà raggiunto solo quando tutti i partecipanti nelle tre sale, dal primo all’ultimo, andranno via la sera dell’ultimo giorno consapevoli di aver arricchito il proprio bagaglio di informazioni pronte da mettere in alto per sviluppare le proprie idee di business o potenziare quelle già in essere”.
Il programma prevede la presenza di 150 relatori, 105 speech, 15 workshop per una tre giorni che quest’anno sarà ancora di più “donna” rispetto alle precedenti edizioni, grazie alla partecipazione di influencer e imprenditrici protagoniste di tanti momenti spalmati sui tre giorni. Alcuni meritano particolare attenzione, come dei workshop dedicati al public speaking, al turismo e al fashion, tutti gestiti da ragazze di successo. Ma anche sul palco centrale ne vedremmo delle belle, in tutti i sensi: ci sarà tra gli speaker internazionali Kimberly Afonso, consulente di marketing digitale. Originaria degli States ha lavorato a New York e Barcellona prima di trasferirsi in Italia. Inoltre, verrà offerta una formula nuova per confrontarsi con le dirette protagoniste: grazie al supporto di WordWideWomen si terranno delle colazioni e dei pranzi di networking dedicati proprio allo sviluppo di idee e imprese in ambito femminile dato che uno degli obiettivi di #SMDAYIT + #DIDAYS è proprio quello di incentivare e contribuire alla crescita delle quote rosa nel mondo del digital, ma più in generale dell’imprenditoria sia italiana che internazionale.
Tra i temi caldi dell’edizione di quest’anno ci saranno: Influencer & Micro Influencer Marketing, Blockchain & Cryptovalute, rapporto tra TV & Social Media Marketing, Smart Working & Sharing Economy, Strategie di Facebook Advertising, rapporto tra Pubblicità tradizionale e nuovi media, nuove frontiere della comunicazione sia in ambito Ecommerce che nel settore Retail, utilizzo strategico dei dati e molto altro ancora.
Per iscrizioni e per il programma completo
http://mashablesocialmediaday.it/
A Natale ogni colletta vale. Che sia per i parenti, per un gruppo di amici, per un caro che si trova lontano, per una donazione benefica. Un trend in crescita stando ai dati relativi a dicembre dello scorso anno di Le Pot Commun, la start-up francese da cui è nata Collettiamo.it, la piattaforma per la raccolta di denaro online: le collette virtuali in corrispondenza delle festività natalizie sono infatti aumentate in media del 20%.
Un dato interessante e un trend in continuo aumento che fa immaginare un andamento simile per il prossimo dicembre 2016, vista la sempre maggiore propensione al digitale e all’uso di internet in generale, soprattutto nell’ambito dell’e-commerce e del crowdfunding.
Con Collettiamo.it si possono fare regali mirati, condividendo in gruppo le spese, evitando di far recapitare, ad esempio, un oggetto inutile o indesiderato. “Le collette online accorciano le distanze. Chi di noi non ha parenti o amici lontani?” commenta Serena De Luca, Country Manager Italia. “Con pochi semplici passaggi, è possibile far arrivare il nostro pensiero a chi ci sta a cuore, che si trova lontano, magari oltreoceano”.
Capita spesso che le persone, in particolare i più giovani, preferiscano ricevere una somma in denaro da spendere come preferiscono. In questo caso, è sufficiente che, con il passaparola, chiedano a una cerchia di amici e parenti, i quali possono finalizzare velocemente e in modo semplice il regalo. Oppure, perché no, la colletta può rimanere segreta, per fare una sorpresa, sempre comunque gradita, a una persona cara ma lontana da noi. Il biglietto di auguri viene personalizzato dall’organizzatore e sottoscritto dai partecipanti alla colletta.
Su Collettiamo tutti i pagamenti avvengono in totale sicurezza tramite la piattaforma di pagamento elettronico S-Money e il sistema di verifica 3D Secure. Senza dimenticare che la commissione proposta é una delle più basse del mercato delle collette online.
Meetic ha inaugurato la mostra fotografica #LoveYourImperfections a cura di Stefano Guerrera, social influencer famoso sulla rete per il suo progetto seiquadripotesseroparlare, uno story telling ironico e dissacrante che racconta le opere d’arte in romanesco.
Il progetto creativo esposto allo spazio milanese polifunzionale e di co-working OPEN MORE THAN BOOKS nasce in occasione del lancio della nuova campagna che promuove il brand raccontando come imperfezioni e piccole manie degli Italiani siano fonte di fascino e unicità.
Proprio ispirandosi ai quattro soggetti protagonisti del nuovo spot e ai trend di Meetic che svelano le imperfezioni ricorrenti degli Italiani, Stefano Guerrera ha scattato 15 fermi immagine che accompagnano il visitatore della mostra lungo un percorso di riscoperta del valore del fascino imperfetto. Il progetto fotografico unisce la ricerca di una creatività spontanea che proviene dal fenomeno della street photography alla volontà, tipica di Guerrera, di far emergere nuovi messaggi da immagini che fanno parte della nostra quotidianità e cultura.
Il successo della creatività di Guerrera con la sua pagina “Se i quadri potessero parlare” ha spopolato sulla rete al punto che il meglio dei suoi “meme” è stato raccolto in un libro intitolato “Mai ‘na gioia – Il libro di storia dell’arte più pazzo del mondo” che in soli 6 mesi ha raggiunto 80.000 copie, e i restanti quadri sono stati pubblicati a maggio in un secondo libro dal titolo “Ciaone” che ha già totalizzato 30.000 copie.
“Scattare per Meetic è stato una nuova esperienza per sperimentare la mia ironia in un contesto diverso ma certamente molto interessante e vicino alla mia community e a molti single Italiani. Ho creduto subito nel concept Love Your Imperfections perché l’ho trovato molto immediato e semplice, e allo stesso tempo capace di dare una nuova risposta a tutti coloro che si pongono domande sul proprio modo di essere. Un’importante fonte di ispirazione sono state le divertenti classifiche di Meetic sulle manie più stravaganti che, insieme alla mia voglia di far ridere ed essere divulgatore di informazioni alla base del mio lavoro quotidiano, hanno permesso di portare alla luce quest’attività artistica unconventional” spiega Stefano Guerrera.
Le 15 fotografie protagoniste dell’esposizione allo spazio OPEN MORE THAN BOOKS prendono spunto dallo scenario dei single italiani secondo cui le imperfezioni più buffe nel nostro Paese sono essere ipocondriaci, logorroici, goffi, superstiziosi e ritardatari, mentre tra le piccole manie più ricorrenti ci sono cantare sotto la doccia, bere dalla bottiglia, mangiare dal piatto dell’altro, rubare le coperte e non essere mattinieri. In questo interessante spaccato su quello che i single non valorizzano di sé stessi emergono anche le tradizionali timidezza, sensibilità e indecisione, unite all’ossessione per l‘ordine, al russare e al non saper cucinare.
“Per questa nuova campagna abbiamo voluto sviluppare un’iniziativa sul territorio che rendesse gli Italiani i primi protagonisti delle loro vite e allo stesso tempo accorciasse le distanze, portando la creatività dello spot all’interno di un racconto fotografico divertente ma anche in grado di far riflettere e ripensare il concetto di imperfezione in una chiave positiva”, commenta Chiara Costa, Business Developer Meetic Italia. “L’incontro con Guerrera ci ha entusiasmato subito per la sua capacità di coinvolgere i fan e aggiungere valore grazie a una visione un po’ irriverente ma realista e attuale dei pensieri e situazioni che ogni giorno viviamo”.
La scelta dello spazio milanese OPEN MORE THAN BOOKS nasce dalla comune missione con il brand di condividere, incontrarsi e contaminarsi con nuove idee, oltre che dal desiderio di offrire nuove modalità per informarsi e conoscere attraverso il digitale. La mostra, accessibile a tutti coloro che entreranno nello spazio OPEN MORE THAN BOOKS, è gratuita e aperta al pubblico per un mese fino al 29 luglio.
Yelp ha analizzato le ricerche effettuate dalle 7 del mattino alle 14, sia in settimana che nei weekend, dai suoi utenti in Italia e in altri cinque Paesi europei (Regno Unito, Irlanda, Germania, Spagna e Francia), svelando così priorità e pensieri fissi degli europei dalle prime ore del giorno fino alla pausa pranzo.
I dati mostrano trend, gusti e peculiarità che distinguono gli utenti dei singoli Paesi, insieme a un grande comune denominatore: l’amore crescente per le consegne a domicilio, indiscutibilmente tra i termini più cercati in tutta Europa, senza distinzione tra giorni lavorativi e fine settimana.
Gli italiani: no alla routine, sì alle partite al bar
Gli italiani si confermano “amanti della tavola”: che si tratti di consegne a domicilio, ristoranti (questi i due termini più ricercati su scala nazionale già alle 7 del mattino per tutta la settimana) o supermercati, potersi godere un pasto appagante è il chiodo fisso degli utenti tricolore, tanto che la maggior parte delle ricerche nel Bel Paese sono legate al cibo, tradizionale o etnico che sia. In questa categoria regnano sovrane le specialità giapponesi – sushi in primis – cercato nel weekend già alle 10 del mattino, in settimana dall’ora successiva.
Tra un languorino e l’altro, tra le priorità degli Yelper della penisola spicca il desiderio di spezzare la routine, scovando nuove attività da non perdere e provando le novità più interessanti: se per questo tipo di attività le ricerche partono alle 7 nei giorni lavorativi, nel fine settimana si fanno attendere poco oltre, comparendo solo un’ora più tardi. L’Italia, inoltre, si distingue per la passione sportiva, dal momento che è l’unico Paese in cui durante le prime ore del giorno si va online per individuare i luoghi migliori per vedere le partite, cercati addirittura a partire dalle 9 del mattino il sabato e la domenica: ora che gli Europei di calcio sono dietro l’angolo, trovare il posto adatto in cui vivere i magici 90 minuti diventerà ancora più importante.
Le ricerche in Italia: curiosità ora per ora
- Ore 7.00-9.00: Curiosamente in Italia, a differenza degli altri Paesi europei, durante la settimana la colazione è utilizzata come chiave di ricerca solo partire dalle 9.00, mentre altrove è un must fin dal risveglio.
- Ore 9.00-10.00: Se in settimana l’interesse si concentra su parrucchieri, bar e, pregustando una gita fuori porta, spuntano le prime ricerche di hotel, durante il weekend questa è la fascia oraria dedicata al brunch.
- Ore 10.00-11.00: A metà mattina si inizia a scegliere un posto per il “pranzo”, che in settimana per i più è sinonimo di pizzeria, mentre nel weekend di sushi.
- Ore 11.00-12.00: Durante la settimana questo è l’orario per la ricerca di benzinai e stazioni di servizio e inizia a farsi strada la voglia di dolce (gelaterie compare tra i termini più cercati), mentre il sabato e la domenica a quest’ora prevale la voglia di recarsi in un ristorante di pesce, magari per concedersi un fritto misto o un piatto di linguine allo scoglio.
- Ore 12.00-13.00: Dal lunedì al venerdì imperversa il sushi, meglio se nella formula all you can eat, mentre nei due giorni successivi prevale il senso di colpa per i peccati di gola commessi e si cercano quindi le palestre più vicine.
- Ore 14.00: Si comincia già a pensare a come concludere la giornata: se l’happy hour è sempre il must, in settimana si combatte lo stress con un piacevole massaggio, mentre il sabato e la domenica meglio una serata in compagnia per una pizza.
Irlandesi in cerca di passatempo per i giorni di pioggia, inglesi e francesi a caccia di esperienze piccanti
Se gli utenti dimostrano di non saper rinunciare alla cura del proprio corpo in Germania, dove la ricerca di parrucchieri è notevolmente superiore rispetto agli altri Paesi e si registra un picco di ricerche di dentisti per una rapida visita in pausa pranzo, spagnoli e irlandesi hanno una passione per l’abbigliamento di seconda mano, richiestissimo in Spagna già alle 8, dal lunedì alla domenica. In Irlanda durante la settimana i pensieri degli Yelper sono rivolti alle officine meccaniche a partire dalle 8, mentre alla stessa ora del weekend sperano di riuscire a far fronte all’impietoso clima locale trovando passatempo e cose da fare durante una giornata piovosa.
Nonostante il tempo nel Regno Unito non sia migliore, nel fine settimana gli utenti lo sfidano volentieri dedicandosi campeggio, mentre in Francia la passione nazionale è la musica, con ricerche di festival e locali rispettivamente nei giorni lavorativi e nel weekend. Ciò che accomuna francesi e inglesi sono le ricerche “piccanti”: se, infatti, durante la settimana i britannici sono costantemente a caccia di massaggi erotici, anche in Francia gli utenti vanno a caccia di esperienze bollenti, cercando non solo massaggi hot, ma anche sex shops.
A Milano il bucato è self-service
Se il weekend degli Yelper del capoluogo lombardo inizia con il desiderio di concedersi un po’ di relax – centri estetici e solarium è infatti la combinazione più cercata alle 7 del mattino – la vera ossessione dei milanesi sono le lavanderie a gettoni, che il sabato e la domenica vengono ricercate senza sosta dalle 9 alle 12.
In settimana gli abitanti di Milano necessitano a più riprese di assistenza per la riparazione del cellulare e a mezzogiorno si dedicano alla ricerca di fumetterie e prodotti senza glutine, per poi pensare alla merenda in yogurteria o alle pratiche da sbrigare dal commercialista, oltre che a uno studio in cui farsi fare un nuovo tatuaggio, desiderio popolare alle 14 di ogni giorno.
Roma: weekend all’insegna di grandi abbuffate e shopping piccante
Durante il weekend gli Yelper della capitale pregustano “grandi abbuffate” già al risveglio, andando a caccia di convenienti buffet all you eat e fast food alle 7. A metà mattina gli appetiti dei romani sono di altra natura, con i sex toys che spiccano tra le ricerche più popolari, mentre alle 12 vanno alla grande le pizzerie al taglio. Infine, alle 14 si va in cerca di nuovi pezzi per ampliare la propria collezione di vinili e si digita vita notturna per trovare spunti interessanti su come trascorrere la serata.
Dal lunedì al venerdì, invece, a mezzogiorno si è in cerca di buone letture low-cost, ossia libri usati, e di negozi di costumi, mentre un’ora più tardi ci si concentra su negozi di cappelli e massaggi, per proseguire alle 14 con la ricerca di pasticcerie e gelaterie per una pausa golosa.
Cibo “healthy” e specialità tipiche a Firenze
Firenze sembra essere la città più salutista, con numerose ricerche in diverse fasce orarie di prodotti biologici, insalate, ristoranti vegetariani e light lunch, anche se nel fine settimana gli utenti toscani non rinunciano a specialità tipiche come la fiorentina e la schiacciata e alle 14 si fanno tentare da dessert golosi come la cheesecake.
Quando non sono a tavola, durante la settimana i fiorentini amano prendersi cura di sé, ricercando cosmetici e prodotti di bellezza alle 10 del mattino, ora in cui sognano anche le ferie e vanno a caccia di suggerimenti per case e appartamenti per le vacanze.
Twitter, negli ultimi cinque anni, è diventato il canale privilegiato della diplomazia digitale condotta da leader mondiali e governi. Secondo lo studio Twiplomacy, un’analisi annuale della presenza dei leader sui social realizzata da Burson-Marsteller, Twitter è il social più usato dai capi di stato e di governo di 173 paesi, il 90% di membri dell’ONU. Al secondo posto si trova Facebook, con un totale di 169 governi muniti della propria pagina ufficiale; tuttavia, su Facebook i leader godono mediamente del doppio dei follower rispetto a Twitter.
Youtube risulta terzo tra le piattaforme social (78% degli stati membri dell’ONU), seguito da Instagram (70%). Mentre la comunicazione su Twitter è basata principalmente sul testo e gli elementi visivi sono secondari, Instagram si fonda sulla condivisione di immagini, con elementi testuali ridotti allo stretto necessario.
I governi che dispongono di ampi team dedicati ai social media si affidano anche a canali di comunicazione più visivi quali Vine e Snapchat, entrambi rivolti a un pubblico molto giovane, mentre gli esecutivi che non hanno le tecnologie per trasmettere su larga scala, principalmente in America Latina, stanno valorizzando Periscope e Facebook Live per trasmettere le proprie conferenze stampa.
In passato Twiplomacy si è concentrato esclusivamente su Twitter, mentre l’edizione 2016 è stata ampliata ad altri social quali Facebook, Instagram, YouTube e a canali più di nicchia della diplomazia digitale quali Snapchat, LinkedIn, Google+, Periscope e Vine. Il sito dello studio offre anche classifiche in costante aggiornamento e il primo atlante dei social media per paese mai realizzato.
“In un momento storico in cui l’engagement sta diventando uno dei parametri strategici dell’influenza esercitata attraverso i social media, il nostro studio Twiplomacy mostra quali sono i comunicatori politici di maggior successo, su quali piattaforme e cosa possiamo imparare dalla loro attività”, ha commentato Don Baer, Presidente e Ad di Burson-Marsteller a livello globale.
Twiplomacy 2016 fornisce ai comunicatori esempi preziosi di come si gestiscono account social di successo e si stimola l’engagement. Grazie a una metodologia che unisce i dati dei diversi profili a un’analisi attenta dei contenuti, i risultati più significativi dello studio mettono in luce l’importanza degli elementi visivi, della creatività, di adattare i contenuti alla singola piattaforma, di mostrare un lato umano e di essere rapidi nel rispondere agli stimoli. Tra i leader più attivi sui social, quelli che riscuotono il maggior successo sono il Presidente Barack Obama e il team della Casa Bianca, il Presidente argentino Mauricio Macri e il Primo Ministro canadese Justin Trudeau.
“Questo studio condotto su diverse piattaforme mostra che i leader mondiali stanno adottando un approccio sempre più integrato su più social, un indizio della direzione in cui sempre più attori del mondo degli affari probabilmente si muoveranno”, osserva Jeremy Galbraith, Ad EMEA di Burson-Marsteller. “Possiamo vedere come i leader internazionali consentano alle persone di vedere la personalità che si cela dietro il titolo ufficiale e come oggi le immagini creative e personali trasmettano messaggi in modo più efficace delle parole, una strategia preziosa anche per le figure aziendali.”
Il Mobile Travel Report 2016 di KAYAK.it, è la ricerca che indaga come sono cambiate negli ultimi dieci anni le abitudini di viaggio degli italiani, secondo cui il 43% dei viaggiatori del Bel Paese afferma di impiegare meno tempo a organizzare le vacanze. Parallelamente il mobile si conferma un elemento sempre più pervasivo dell’intero processo, dalla pianificazione delle vacanze fino alle modalità di condivisione dell’esperienza di viaggio.
L’innovazione tecnologica, la diffusione del web, l’avvento del mobile e l’affermarsi di nuovi canali di comunicazione hanno contribuito a ridurre il tempo che gli italiani dedicano alla pianificazione dei propri viaggi.
Dieci anni fa per scegliere una meta di viaggio oltre metà degli italiani (51%) si affidava in primis ad agenzie di viaggio tradizionali e al passaparola tra amici e conoscenti (49%). Senza troppe sorprese, oggi si cerca ispirazione per lo più online, con il 47% dei viaggiatori tricolori che si affida direttamente ai siti di alberghi e compagnie aeree o alle agenzie di viaggio online (45%), superando così il word of mouth (40%). Blog tematici e social media rappresentano un utile spunto rispettivamente per il 29% e il 26%, numero che cresce ulteriormente tra gli under 35, arrivando in entrambi i casi fino al 47%. Sono le italiane che appaiono più propense a utilizzare i canali di informazione più innovativi, come blog (33% contro il 25% degli uomini) e social media (30% vs. 23%). Anche la Sardegna risulta particolarmente attratta da questi due canali, scelti rispettivamente dal 45% e dal 46%, contro il solo 21% registrato dagli abitanti di Nord-Est e Nord-Ovest.
Tra i viaggiatori uomini, invece, resistono ancora strumenti più “tradizionali”, quali la richiesta di informazioni ad enti turistici (14%, quasi il doppio delle donne, 8%) e la stampa (sia cartacea sia online, 31% contro il 27% delle donne). In generale, il computer rimane lo strumento preferito per cercare ispirazione per un viaggio, contro solo il 9% che utilizza lo smartphone.
Internet e le nuove tecnologie hanno contribuito in maniera preponderante a ridurre i tempi di pianificazione dei viaggi, con quasi la metà degli italiani (43%) che crede che oggi questa attività richieda meno tempo rispetto a una decade fa. Ne sono particolarmente convinte le persone di età tra i 50 e i 64 anni (la percentuale in questo caso arriva al 49%) e residenti nell’Italia meridionale (48%). Curioso che proprio i più giovani – 18-24 anni – sostengano il contrario in forte misura: il 47% di loro afferma che addirittura oggi si impieghi più tempo, evidenziando come la disponibilità di ulteriori canali generi un volume di informazioni maggiore ma non semplifichi il processo di scelta e organizzazione.
Come si prenota: il declino delle agenzie di viaggio tradizionali e delle linee telefoniche di hotel e compagnie aeree
L’indagine mette in luce che in un mondo ormai all’insegna del digitale la grande maggioranza degli italiani (81%) oggi prenota online i propri viaggi, con ben il 54% che lo fa direttamente sul sito dell’hotel o della compagnia aerea prescelta. Contestualmente, quello che una volta era il canale preferito dai viaggiatori del Bel Paese per prenotare, ossia il ricorso al customer service o la linea telefonica di hotel e compagnie aeree, viene utilizzato oggi da meno di un quinto degli italiani (18%), suggerendo come i viaggiatori – sempre più attenti alle spese – vogliano gestire in prima persona la ricerca e la comparazione delle diverse offerte, tutto questo preferibilmente attraverso il PC (80%). Questo dispositivo è percepito attualmente come quello più intuitivo in termini di interfaccia e più sicuro, a dispetto dei dispositivi mobili come gli smartphone che non sono ancora così popolari per questa attività (11%).
Gli italiani non rinunciano al biglietto cartaceo per il check-in
Dieci anni fa quasi due terzi degli italiani (63%) effettuavano il check-in direttamente in aeroporto, ritirando lì la carta di imbarco. Oggi con l’avvento del web questa pratica si è drasticamente ridotta (16%). Ben il 61% dei viaggiatori del Bel Paese, infatti, preferisce effettuare il check-in online non rinunciando però alla tradizionale carta d’imbarco cartacea stampata, mentre il 12% sceglie il check-in sullo smartphone e il mobile boarding pass. Ad amare questa modalità sono soprattutto gli uomini (15% vs. solo il 10% delle donne), i giovani tra i 25-34 anni (ben il 22%) e i viaggiatori della Sardegna (16%). L’utilizzo del mobile per il check-in sta crescendo grazie a strumenti quali le app delle compagnie aeree e i portafogli di viaggio elettronici, che semplificano la raccolta e la gestione delle carte d’imbarco, anche se gli italiani avranno ancora bisogno di un pò di tempo per digitalizzarsi completamente e godere dei vantaggi di questi strumenti.
Più di un terzo dei giovani italiani sono sempre connessi attraverso lo smartphone durante i loro viaggi
I cambiamenti degli ultimi anni non hanno mutato particolarmente le attività che gli italiani svolgono durante i loro viaggi, sebbene il relax (seconda scelta sia dieci anni fa, sia oggi) abbia guadagnato peso nelle scelte dei viaggiatori (+8 punti percentuali), a conferma di ritmi di vita sempre più serrati e stressanti. Rimangono saldi nella Top 3 al primo posto la visita della destinazione e al terzo pranzi e cene fuori, nonostante entrambe in leggero calo rispetto al passato (rispettivamente -4 e -2 punti percentuali). Sebbene la gran parte degli italiani confessi di utilizzare il computer in viaggio (il 72%), sono i più giovani e le donne a preferire lo smartphone (22% contro il 13% degli uomini).
Condividere le esperienze di viaggio in digitale è ormai prassi diffusa
Un decennio fa i viaggiatori italiani condividevano le proprie esperienze di viaggio con familiari e amici preferibilmente utilizzando le cartoline (54%) o incontrandosi al ritorno dalla vacanza (51%). Solo l’8% utilizzava i social media per mostrare le foto e i video realizzati durante il viaggio, contro quasi la metà (47%) che optava per i tradizionali album o slideshow.
Oggi i social media hanno preso il sopravvento sulle modalità tradizionali. Per il 57% dei viaggiatori del Bel Paese la condivisione in tempo reale della propria esperienza è una realtà e la modalità preferita, riflettendo così l’incredibile diffusione di canali social, app di messaggistica istantanea e piattaforme di condivisione. Per queste attività si sceglie per lo più il computer (66%), anche se ormai più di un quinto degli italiani che utilizza lo smartphone (23%), con un picco che arriva a toccare il 41% tra le generazioni più giovani (18-24 anni).
Gurhan Karaagac, Regional Director KAYAK per Italia, Turchia e MEA ha dichiarato:
“I consumatori si affidano ai dispositivi smart per qualsiasi aspetto della propria vita e i viaggi non fanno eccezione. Alla luce della crescente importanza del ruolo del mobile nell’intero processo di viaggio, noi di KAYAK siamo impegnati ad adattare le nostre tecnologie per indirizzare le esigenze degli utenti, affinchè possano contare su strumenti che permettono di pianificare e gestire le proprie vacanze in maniera ottimale e intuitiva. L’esempio migliore è la nostra app, pensata per offrire ai viaggiatori le informazioni di cui hanno bisogno prima di prenotare e che li supportino durante tutta la loro esperienza, grazie a funzionalità per organizzare e gestire gli itinerari come Trips.”
indoona ha introdotto Translator: messaggi di chat tradotti in tempo reale in oltre 60 lingue del mondo. In un’ottica di mercato unico digitale, anche l’idioma smette di essere una barriera.
Nella schermata “applicazioni”, che ospita le app sviluppate utilizzando la tecnologia chat di indoona, è possibile trovare il Translator, un sistema di interpreti personali automatizzati che traducono i nostri messaggi di chat nella lingua del nostro interlocutore, in tempo reale.
Usare il Translator è molto semplice:
- dalla schermata principale, basta cliccare su “Applicazioni” e quindi su “Translator”
- cliccare su “Connetti” e accettare le condizioni
- infine selezionare la lingua di partenza (“Choose a translator from”) e l’idioma o gli idiomi in cui si vuole effettuare la propria conversazione in chat (è possibile selezionare più lingue tra le oltre 60 disponibili)
- …ed ecco gli interpreti comparire come contatti di rubrica sotto il nome “Translator” con il loro messaggio di benvenuto
A questo punto è possibile:
- Interrogare l’interprete direttamente in chat digitando le frasi per ottenerne immediata traduzione (modalità traduttore)
- Invitare l’interprete in un gruppo con una o più persone alle quali, una volta digitato in chat, il messaggio verrà tradotto nella loro lingua. La stessa cosa potranno fare gli altri interlocutori con i loro interpreti personali verso il nostro idioma (modalità interprete)
In questo modo, chiunque sarà in grado di chattare in tempo reale con una persona straniera partendo dalla situazione di comfort della propria lingua madre. Una soluzione ideata per semplificare quanto più possibile la comunicazione quotidiana e di servizio dei propri utenti, alle prese con una fruizione e uno scambio di informazioni sempre più internazionale.
E il Translator è proprio un esempio concreto delle applicazioni possibili su indoona a seguito della recente apertura della piattaforma a sviluppatori e a terze parti.
Once sbarca ufficialmente in Italia. La nuova dating app propone un solo partner al giorno, selezionato appositamente da un team di persone dedicato, i cosiddetti Matchmakers, in grado di consigliare personalmente i partner ideali.
La selezione del partner su base giornaliera a cura dei Matchmakers fa di Once una dating app unica nel suo genere. Ogni giorno a mezzogiorno i due utenti visualizzano i reciproci profili nel medesimo istante dando il via a un conto alla rovescia di 24 ore per decidere se si piacciono. Nel caso in cui dovessero piacersi potranno semplicemente mettere like al profilo del partner e inviare un messaggio per esprimere il proprio interesse. Qualora invece il partner proposto non dovesse soddisfare i loro gusti, gli basterà attendere altre 24 ore per visualizzare un nuovo profilo.
Once è nata a ottobre del 2015 da un’idea di tre ragazzi francesi con l’obiettivo di ridurre la frenesia degli incontri online accompagnando l’utente ad una scelta mirata e consapevole del partner ideale.
A tal proposito Once offre tre principali vantaggi: innanzitutto la comodità di avere già dei partner selezionati automaticamente dai Matchmakers, facilitando la ricerca all’utente che non dovrà più perdere tempo nel cercare il partner giusto tra migliaia di profili e potrà godere così dell’attenzione esclusiva del partner selezionato per un giorno intero; inoltre il proprio profilo viene visualizzato solo dal partner proposto e sono esclusi automaticamente dai potenziali match gli amici di Facebook, assicurando così massima riservatezza; infine Once garantisce un alto livello di sicurezza grazie al lavoro dei Matchmakers, che verificano l’autenticità di ogni utente registrato oscurando ogni possibile profilo falso.
Altra caratteristica unica di Once è la possibilità di connettere il bracciale FitBit all’app, misurando così il proprio battito cardiaco ogni volta che si guarda il partner del giorno. A questa funzione si aggiunge la possibilità di analizzare e controllare i propri battiti nella cronologia dei partner, verificando così quale tra questi ha suscitato più interesse.
Attualmente Once è disponibile negli in Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Svizzera e Italia, con più di un milione di utenti registrati, di cui il 60% donne e il 40% uomini. Inoltre il 30% dei match ogni giorno diventano connessioni, cioè ogni tre giorni in media ogni utente trova la persona giusta.
Expedia ha presentato la ricerca sui trend di viaggio della generazione Millennial. Lo studio condotto da Future Foundation ha preso in esame i fattori che hanno spinto i Millennial a viaggiare e che hanno fornito loro ispirazione, i tipi di esperienze di viaggio che ricercano e ciò che si aspettano da chi opera nel settore.
In otto paesi, Australia, Brasile, Cina, Germania, Francia, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti, Gary Morrison, Senior Vice President Retail di Expedia ha presentato il report all’interno del suo discorso d’apertura del Millennial 20/20 Summit, a Londra.
L’indagine rafforza l’idea che i Millennial, cresciuti in un mondo sempre più accessibile grazie ad internet e ai social media, hanno una passione intrinseca per i viaggi. Altri interessanti trend evidenziati dallo studio rivelano interessanti abitudini di viaggio tra i Millennial, come:
• Viaggiare è importante – i Millennial danno più importanza alle esperienze che ai beni materiali; sono disposti a rimandare il matrimonio o l’acquisto di una casa, ma vogliono investire in viaggi.
• Autenticità vs posizione sociale – i Millennial danno valore alle esperienze di viaggio autentiche, ma queste esperienze devono ricevere un qualche riconoscimento sui social network che utilizzano, in caso contrario perdono la loro importanza.
• Trarre ispirazione ovunque – i Millennial prendono ispirazione per i loro viaggi da amici, aziende e altre fonti e si fidano di altri consumatori come loro più di quanto facciano i non-Millennial.
• Dati personali = personalizzazione – i Millennial sono disposti a condividere le proprie informazioni in cambio della personalizzazione che chiedono.
• No al rischio – i Millennial vogliono limitare il più possibile i rischi e assicurarsi che la pianificazione del loro viaggio sia stata verificata da fonti attendibili.
• La tecnologia deve aiutare a rendere tutto più semplice – i Millennial vogliono usare le nuove tecnologie così come la realtà virtuale per migliorare le proprie esperienze di viaggio e hanno grandi aspettative verso soluzioni di pagamento rateizzato e servizi di concierge sempre disponibili.
Altri dettagli sullo studio Expedia sui trend di viaggio della generazione Millennial:
Autenticità vs posizione sociale
• 2 Millennial su 3 affermano di desiderare esperienze autentiche in vacanza, soprattutto quando viaggiano.
• Il 31% dei Millennial pensa che avere un’esperienza autentica e persone che commentano le proprie foto abbiano la stessa importanza, contro il 24% dei non-Millennial.
• 1 Millennial su 4 ammette che è importante ricevere commenti alle foto che pubblicano sui social media, in America 1 su 2 (46%).
Trarre ispirazione ovunque
• Il 42% dei Millennial afferma che le foto di viaggio postate sui social media influenzano le loro scelte su dove trascorrere le vacanze. Questo dato è particolarmente alto in America, dove ciò che viene postato e condiviso sui social network influenza più del 50% dei Millennial.
• Il 30% dei rispondenti colleziona e condivide immagini di ciò che gli piace – questa generazione ama trovare fonti di ispirazione e condividerle.
• I Millennial fanno affidamento a molte fonti attendibili sui social network e tra i consumatori, inclusi i blog di viaggio, le recensioni online sui siti, gli esperti del settore e i siti delle agenzie online. Infatti, i Millennial intervistati, consultano mediamente il 3,7 di queste fonti prima di prenotare il loro viaggio – più di quanto faccia qualsiasi altra generazione.
Dati personali = personalizzazione
• Per il 77% dei Millennial è importante condividere i propri dati, contro il 64% dei non-Millennial.
• L’80% di loro vuole un servizio che invii raccomandazioni sulle vacanze in base alle proprie preferenze ed esigenze di budget.
• Il 45% dei Millennial è disposto a fornire dati personali all’agenzia di viaggi online se riceve in cambio offerte o sconti speciali.
No al rischio
• I Millennial detestano il rischio. Secondo lo studio, ricercano esperienze di viaggio che siano verificate tramite il loro network o fonti attendibili – non vogliono essere i primi a provare qualcosa.
• Il 43% dei Millennial ha paura a viaggiare da solo – una percentuale più alta rispetto ai non-Millennial (32%).
• Il 59% dei Millennial teme per la propria incolumità all’estero.
La tecnologia deve aiutare a rendere tutto più semplice
• Circa il 50% dei Millennial userebbe la realtà virtuale per scoprire nuove destinazioni di viaggio.
• Oltre il 65% vorrebbe avere la possibilità di dividere in gruppo il costo delle proprie vacanze.
• Circa il 60% è interessato alla tecnologia indossabile in viaggio.
• Il 68% utilizzerebbe una valigia virtuale in rete collegata allo smartphone tramite un’app, così da poter creare delle liste bagaglio e gestire i programmi di viaggio ovunque ci si trovi.
• I Millennial sono interessati a servizi di concierge sempre disponibili e attivi – il 44% sarebbe interessato a un “assistente per gli acquisti online con cui parlare per chiedere consigli durante la ricerca di prodotti online”.