Torino per la XXIX Salone Internazionale del Libro si è confermata meta per moltissimi appassionati di lettura, nazionali e internazionali.
La città da sempre ad alto fascino e dalle contraddizioni importanti, dove alle più antiche tradizioni si mescolano le avanguardie musicali, del design e delle arti. Non fa eccezione l’ambito culinario, tipico esempio in cui storia e innovazione si fondono sapientemente. Quandoo, il servizio online di prenotazione ristoranti a più rapida crescita in Europa e Asia, ha indagato quali sono le nuove frontiere della ristorazione nel capoluogo piemontese riscontrando interessanti evidenze in termini di preferenze e abitudini dei torinesi, nonché sui loro comportamenti sul web.
In primis, le prenotazioni online dei ristoranti sono un fenomeno in grande crescita. Ad essere maggiormente connesso è l’universo femminile, che si aggiudica la pole position con una percentuale del 56,42% rispetto ai “marziani” uomini (43,58%). Altro dato che emerge nettamente è che la mobilità sta decisamente prendendo il sopravvento: quasi la metà delle prenotazioni online di un ristorante avvengono attraverso smartphone o tablet, secondo quanto registrato da Quandoo. I giorni in cui i torinesi prendono maggiormente l’iniziativa e prenotano un ristorante online sono quelli del fine settimane e sulla scelta della cucina c’è ancora una forte dicotomia: cucina tradizionale contro il più esotico sushi o la cucina etnica in generale.
Un esempio è La Bottega Aperta, il luogo ideale per passare delle giornate e delle serate rilassandosi. Dalla sala giochi, ai libri in prestito fino a concerti, mostre, serate a tema, il tutto condito con le specialità della casa. Per gli amanti della lettura un’altra tappa obbligata si trova in pieno centro, presso La Maison de Marie Garibaldi, dove è possibile dedicarsi al book-crossing e si può vivere l’esperienza della tipica merenda sinoira. Da Neko Cafè, invece, troveranno ristoro tutti coloro che amano i gatti e desiderano dedicarsi una pausa di relax, perché no con un buon libro. È, infatti, il primo cat-cafè di Torino dove, accanto ai tipici piatti della cucina piemontese, trovano spazio i sette simpatici gatti co-proprietari del locale.
Quandoo ad un anno dall’acquisizione della giapponese Recruit Holdings ha registrato risultati sorprendenti: negli ultimi 12 mesi, ha avuto un deciso incremento dei suoi ristoranti contando ad oggi più di 22 milioni di prenotazioni effettuate a livello globale (+ 266%). Con oltre 13.500 ristoranti in 3 anni dal lancio dei propri servizi, Quandoo vanta una crescita 2,5 volte più veloce del competitor francese La Fourchette (acquisita da TripAdvisor a maggio 2014) e 4 volte superiore all’americana OpenTable (acquisita da Priceline a giugno 2014).
La piattaforma si conferma anche leader di mercato in termini di ristoranti partner affiliati in 7 Paesi entrando in mercati quali Singapore, Hong Kong e Finlandia che si aggiungono alla già consolidata presenza in Germania, Italia, Austria e Turchia.
Il raggiungimento della leadership di mercato a Singapore e Hong Kong è stato ottenuto in un anno dal lancio della piattaforma, scavalcando la concorrenza di player quali Chope, OpenRice e HungryGoWhere che operano in questi mercati da 5 e 10 anni. Oltre al lancio di Hong Kong e negli Emirati Arabi Uniti, anche l’entrata di Quandoo nel mercato australiano ha avuto particolare successo. In 8 mesi sono stati acquisiti 1.250 ristoranti, pari alla metà del numero di ristoranti di Dimmi (fondato nel 2009 e acquisito da TripAdvisor a maggio 2015), maggior competitor di Quandoo in Australia.
Quandoo ha, inoltre, instaurato numerose partnership strategiche nel corso dell’ultimo anno, collaborando ad esempio con Foursquare in Turchia e in Italia, offrendo un servizio ancora più semplice agli utenti della app che intendono prenotare un ristorante a loro scelta. Quandoo ha fatto anche progressi significativi nell’estendere ulteriormente la sua piattaforma tecnologica per supportare la crescita globale del business. Accanto alla riprogettazione visiva di tutte le applicazioni consumer, la piattaforma tecnologica di base è stata adottata per sostenere la crescita pianificata in tutte le regioni.
Dal punto di vista strategico e manageriale, Quandoo ha portato a termine una significativa evoluzione dall’acquisizione. Il focus di questo sviluppo è stato quello di rafforzare il management con figure senior dotate di vasta esperienza nella costruzione di organizzazioni internazionali con modelli di business comparabili, che hanno portato ad accrescere il senso di appartenenza dei dipendenti al gruppo oltre a rafforzare le relazioni con i dipendenti di più lunga data. Guardando al futuro, nei prossimi tre anni Quandoo punta a incrementare ulteriormente la sua base clienti e il loro coinvolgimento attraverso i diversi servizi offerti. Inoltre, l’azienda continua ad esaminare ulteriori aree geografiche di potenziale interesse così come a migliorare il proprio portfolio di servizi offerti sia agli utenti che ai ristoratori.
Quandoo.it ha chiuso il 2015 con risultati decisamente interessanti: l’Italia decisivi è stata uno dei principali mercati all’interno del Gruppo. Lo scorso anno, inoltre, ha visto crescere in maniera esponenziale in numero di ristoranti affiliati, da 1.700 a 3.400, raggiungendo un tasso di crescita pari a ben il 100%.
Parallelamente, è cresciuta la penetrazione del servizio a livello locale. Quandoo è oggi presente in 24 città italiane e nel corso degli ultimi mesi ha registrato una forte espansione in varie aree della penisola: a partire dal nord sia in Monferrato e nelle Langhe, per spostarsi più a est con Brescia, Verona, Padova e Venezia fino al sud, concentrandosi in particolare su Napoli e Catania.
Per usufruire del servizio, basta semplicemente accedere al sito www.quandoo.it o utilizzare la app dedicata, disponibile per smartphone iOS e Android e accessibile anche tramite il profilo Facebook. Di recente il servizio è stato anche integrato a Foursquare, per cui tutti gli utenti della piattaforma possono prenotare un ristorante direttamente dalla app grazie al servizio Quandoo.
Cresce il business e viene potenziato anche l’organico: dai 39 dipendenti del gennaio 2015, l’anno si è chiuso con 55 professionisti all’attivo in Italia.
Se il 2015 si è concluso all’insegna del segno più, le previsioni per i prossimi 12 mesi sono altrettanto rosee. Numerose le ricerche di posizioni aperte, in particolare per figure professionali quali Sales Manager, per la gestione dei contratti con i nuovi ristoranti, e Account Manager, responsabili della gestione della fase del post acquisizione e della collaborazione in essere in tutte le sue fasi.
Yelp ha presentato la top 100 dei locali più amati per mangiare fuori nelle principali città italiane, grazie alle valutazioni e alle “dritte” dei suoi Yelper. In questa particolare classifica spicca, senza dubbio, l’esclusione di Milano dalla Top 10 dei locali più recensiti e votati, dominata da una città decisamente più piccola, ma non meno “appetitosa” come Firenze.
Il podio della Top 100 di Yelp parla chiaro: per gli italiani niente è meglio dei sapori di casa e, in particolare, della pizza. La vetta della classifica, infatti, è dominata da due celebri pizzerie napoletane, L’Antica Pizzeria – Da Michele (4.5/5) e Sorbillo (4.5/5), che si aggiudicano rispettivamente la medaglia d’oro e d’argento dei locali più apprezzati. L’innato amore per la tradizione culinaria italiana è testimoniato anche dalla presenza sul gradino più basso del podio di Mercato Centrale (4.5/5), un autentico paradiso su due piani per gli amanti delle eccellenze toscane, attività fiorentina meglio recensita per la categoria “food”.
Una volta chiarito che il primato della cucina italiana non è in discussione, gli Yelper si dimostrano decisamente entusiasti all’idea di sperimentare anche cucine di Paesi lontani, asiatici ma non solo: scorrendo la Top 100, infatti, ricorrono ben dieci volte locali che propongo sushi, uramaki e altre prelibatezze nipponiche – a volte addirittura rivisitate in salsa carioca, come da Temakinho (4.5/5) -, per poi imbattersi in ristoranti cinesi e spagnoli, seguiti a ruota da cucine di ogni parte del mondo: vietnamita, indiana, messicana, eritrea – come il Warsa (4.5/5) di Milano – e, soprattutto, americana. Molto votate, infatti, sono state le attività che servono brunch, burger, milkshake e bagel, offrendo un assaggio di autentica “American life” che non ha niente a che fare con il junk food.
Colpisce, infine, l’assenza di locali esclusivamente vegetariani o vegani che, seppur sempre più numerosi e apprezzati, non sembrano ancora in grado di fare definitivamente breccia nei cuori degli Yelper, in maggioranza onnivori.
Con ben sette attività nella Top 10, Firenze è la città con il maggior numero di locali recensiti, mentre Napoli compare due volte, seguita da Roma, il cui unico business presente tra i primi dieci – la birreria Open Baladin (4/5) – occupa il quarto posto. Grande esclusa, a sorpresa, è Milano: per trovare il primo ristorante della città meneghina bisogna infatti scivolare fino all’undicesimo posto, dove compare Poporoya (4.5/5), a testimonianza della grande passione dei milanesi per la cucina asiatica e, in particolare, per le specialità giapponesi, ormai tipiche del capoluogo lombardo quanto la cotoletta e il risotto con l’ossobuco.
Le prime dieci posizioni svelano la predilezione degli utenti per ambienti informali e piatti non troppo elaborati, in cui è possibile mangiare un boccone e placare un languorino in modo piuttosto veloce: oltre alle pizzerie e ai “mercati gastronomici”, risultano vincenti le formule di snack bar, bruschetterie e paninoteche. È curioso notare, ancora una volta, la crescente popolarità della cucina a stelle e strisce di qualità – rappresentata da Le Vespe Café (4.5/5) e Dolce Lab (4.5/5), rispettivamente al sesto e nono posto – che mette al bando il junk food, mentre al tempo stesso dimostra di resistere anche la tradizione dolciaria più tradizionale, con la presenza all’ottava posizione di Pasticceria Giorgio (4.5/5), rinomata per le sue torte e i suoi deliziosi pasticcini con cui accompagnare un tè pomeridiano in perfetto stile “Paese delle Meraviglie”.
Quandoo.it ha annunciato l’integrazione con Foursquare per consentire a tutti gli utenti di prenotare facilmente un ristorante direttamente dalla app Foursquare.
L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra Quandoo e Button, la piattaforma leader di Contextual Commerce, che permette di connettere il mondo della app economy. Grazie a questa partnership, gli utenti Foursquare in Italia e Turchia potranno, quindi, ricercare i migliori ristoranti in una determinata zona e procedere automaticamente con la prenotazione attraverso Quandoo.
Il marketplace Button consente alle app di integrarsi ad alcune delle più importanti aziende in ambito mobile in modo estremamente semplice e veloce. Riunendo varie realtà commerciali all’interno di uno stesso marketplace, Button rende possibile la monetizzazione in ambito mobile a prescindere dalla classica pubblicità. Entrando a far parte dell’ecosistema Button, Quandoo e Foursquare hanno trovato il modo per integrare sinergicamente le loro offerte e assicurare ai propri utenti servizi ancora migliorati e maggiore valore.
Philipp Magin, Founder e CEO di Quandoo:
“La nostra ambizione è quella di mantenere sempre una posizione di guida nella digitalizzazione del mercato delle prenotazioni dei ristoranti. L’integrazione con Foursquare in Italia e Turchia, due mercati in cui il segmento delle prenotazioni online ha ancora ampi margini di sviluppo, è un passo importante per facilitare e guidare sempre più i consumatori nel passaggio dall’offline all’online. Siamo convinti che questa sarà una partnership che porterà a benefici e risultati importanti”.
Il passaggio al mobile continua a rappresentare un trend in forte crescita, soprattutto nei mercati asiatici e dell’area Middle East dove la percentuale di utilizzatori di Quandoo ha raggiunto il 75%. Anche negli altri Paesi la crescita continua a doppia cifra trimestre dopo trimestre, rappresentando uno scenario in cui i servizi location based acquisiscono sempre più un ruolo preponderante.
L’Open Summit di StartupItalia è la competitione tra le 100 migliori startup italiane che duelleranno per vincere lo scettro di startup dell’anno.
Alla kermesse del 14 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano, tra gli ospiti d’eccezione ci sarà VizEat, la piattaforma di social eating leader in Europa, che sta spopolando anche in Italia. Nata nel 2014 in Francia e approdata a febbraio 2015 in Italia, VizEat conta già 10.000 host in più di 65 paesi. VizEat sarà anche sponsor dell’evento e permetterà ai visitatori della città meneghina di testare in prima persona il suo servizio offrendo 100 cene gratuite presso i propri host.
VizEat si è fatta largo nel mercato italiano e internazionale facendosi conoscere come l’AirBnb della ristorazione, ma oggi il suo nome racconta molto di più: ospitalità, convivialità e voglia valicare le barriere culturali grazie ad un denominatore comune, la passione per il cibo. A meno di un anno dall’arrivo nel Bel paese, VizEat conta già oltre 1000 host nostrani che hanno deciso di aprire le porte delle loro cucine e imbandire le tavole per colazione, pranzo, cena, brunch o per l’ora del tè.
Camille Rumani, COO e co-fondatore di VizEat:
«Siamo molto felici di avere la possibilità di riunire persone in continua ricerca di nuove esperienze di viaggio. In meno di 6 mesi, VizEat ha triplicato la sua attività in Europa dove siamo leader di settore. Questo dinamismo testimonia il bisogno comune di convivialità, di condividere e incontrarsi grazie ad un’autentica esperienza locale. Siamo entusiasti di condividere la nostra esperienza vincente di startup in un contesto dinamico e stimolante come quello dell’Open Summit di StartupItalia e speriamo che la nostra storia possa essere d’ispirazione ai partecipanti del contest».
Per celebrare la partecipazione all’Open Summit di Startupitalia, VizEat ha deciso di riunire i visitatori del Summit nelle case degli Host VizEat milanesi, per permettere loro di vivere una vera esperienza di social eating. A disposizione ci sono infatti 100 codici StartupItalia grazie ai quali sarà possibile prenotare gratuitamente altrettante cene fino al 20 Dicembre 2015.
Quandoo.it presenta tutte le novità della sua app dedicata alla prenotazione di ristoranti disponibile per smartphone iOS e Android.
L’accesso è sempre più semplice: da ora, infatti, è possibile effettuare il login direttamente dal proprio profilo Facebook. Cliccando sull’icona della localizzazione si visualizza la mappa interattiva della città che mostra i ristoranti più vicini alla propria posizione, con la possibilità di consultare gli orari più prossimi alla prenotazione o filtrare direttamente i ristoranti aperti in quel preciso istante.
In linea con lo spirito di Quandoo e con le opportunità offerte agli utenti per realizzare in pochi istanti ricerche personalizzate sulla base dei propri gusti o del proprio budget, la app permette di selezionare i ristoranti attraverso vari filtri, quali la zona, il tipo di cucina, il punteggio ottenuto dalle recensioni oppure il prezzo.
Anche la prenotazione è sempre più puntuale, grazie alla possibilità di selezionare anche la l’area del ristorante dove si preferisce mangiare. Prenotare un tavolo nel dehor del locale o sul terrazzo per godersi una bella giornata di sole o una vista mozzafiato per una cena romantica non è mai stato così semplice. E per i più sbadati, la app pensa anche a ricordare l’appuntamento attraverso un messaggio inviato il giorno stesso della prenotazione.
Le novità riguardano anche le opzioni di personalizzazione del proprio account. Si può, infatti, aggiungere una foto profilo e consultare il proprio storico attraverso il menù laterale, che riassume nel dettaglio le informazioni personali, le prenotazioni e le recensioni effettuate, nonché lo status dei punti fedeltà.
Per contribuire a raccoglierne sempre di più, la app consente ora anche di fare check-in e di caricare le foto dei locali: in cambio punti fedeltà. In ultimo, infine, si potranno anche riscattare i punti direttamente dal proprio smartphone, semplicemente cliccando “riscatta ora”.
Andrea Favarato, Managing Director & Co-Founder di Quandoo Italy:
“Quandoo.it nasce per aiutare gli amanti della buona tavola a godere delle migliori esperienze culinarie, in qualsiasi occasione e dovunque ci si trovi. Avere a disposizione uno strumento fortemente interattivo che consente di scegliere anche fino all’ultimo momento è sicuramente interessante. È per questo che abbiamo arricchito la nostra app di tanti piccoli accorgimenti che assicurano all’utente un’esperienza ottimale”.
#SparktheMilanCharter, evento organizzato da Microsoft in collaborazione con Laboratorio Expo / Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, all’Expo Milano 2015, è stata l’occasione dove studenti, giovani imprenditori, accademici, ricercatori, esponenti delle Istituzioni hanno proposto le linee guida per stabilire come la tecnologia possa rispondere concretamente all’esigenza globale di garantire il diritto al cibo sano, sicuro nutriente anche alle prossime generazioni
Oltre 100 gli innovatori riuniti per confrontarsi in 6 tavoli tematici e 3 percorsi principali, Cibo e Agricoltura, Smart cities & Sharing Economy e Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di definire idee, raccomandazioni e soluzioni digitali che andranno a integrare la Carta di Milano, eredità culturale di Expo Milano 2015, presentata lo scorso sabato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
All’evento hanno preso parte anche Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Carlo Purassanta, Amministratore Delegato Microsoft Italia, Josette Lewis, Associate Director del World Food Center e Claudia Sorlini, coordinatrice del percorso di “Agricoltura e alimentazione” di Laboratorio Expo.
Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia:
“Il ruolo dell’innovazione è chiave oggi per accelerare lo sviluppo sostenibile del Pianeta. Grazie alle idee e agli spunti di 100 innovatori, oggi, aggiungiamo al progetto Carta di Milano tutti i vantaggi offerti dalle tecnologie digitali con l’obiettivo di rendere più intelligenti le nostre città, favorire la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e aumentarne la qualità per uno sviluppo che sia veramente equo e sostenibile per tutti”.