Social Media Day, oggi 30 giugno 2013 celebrazione internazionale.
Il Social Media Day è una celebrazione globale dei progressi tecnologici che consentono a tutti di connettersi con le informazioni in tempo reale, comunicare da chilometri di distanza e far ascoltare la propria voce!
Il Social Media Day, giunto alla sua quarta edizione, è un evento pensato da Mashable per celebrare la rivoluzione digitale che sta avvenendo in tutto il mondo attraverso i Meetups Mashable, eventi locali legati alla celebrazione.
Moltissime città hanno aderito alla manifestazione e molte città degli Stati Uniti hanno riconosciuto ufficialmente la celebrazione Internazionale.
Lo Stato del Missouri ha fatto di più, dichiarando il 30 giugno, giornata ufficiale per la celebrazione del “Social Media Day”.
Il governatore Nixon, infatti, ritiene che l’evento sia importante per lo Stato che sta investendo moltissimo in Innovazione digitale vantando la nascita di importanti poli tecnologici a St. Louis, Kansas City e Columbia e che il Social Media Day sia anche un momento fondamentale per la comunità, per prendere coscienza delle opportunità derivanti dalla rivoluzione tecnologica.
Mashable invita tutti a partecipare ed organizzare nuovi Social Media Day, per riunire tutti coloro che hanno una passione per i Social Media e discutere, all’interno dei Meetup Mashable, tutte le problematiche e le nuove opportunità tecnologiche.
Organizzare un Meetup Mashable all’interno della tua città può essere una sfida interessante, e la cosa importante da ricordare è che l’evento deve essere creato intorno alle esigenze locali delle comunità di lettori di Mashable.
In Italia il Social Media Day sarà celebrato dalle comunità di Milano, Varese, Castiglione Olona, e Lavena Ponte Stresa.
Il Social Media day non è certamente il solo evento dedicato al tema dell’ingerenza dei Social media nella nostra vita quotidiana.
In Italia, ad esempio, il Digital Festival di Torino da anni raccoglie grandi consensi trattando il tema dell’influenza delle tecnologie digitali sulla vita quotidiana delle persone.
Intorno al customer experience si indaga dove e come il “digital” può e deve migliorare la qualità della nostra vita, creare opportunità di lavoro nei vari ambiti e favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio.
House of Marley presenta, in Italia, la nuova collezione di sistemi audio e headphones, che abbina una superiore qualità ad un massimo rispetto per l’ambiente.
I dispositivi House of Marley si contraddistinguono per le funzionalità wireless bluetooth e per un’accuratezza nella scelta di forme, colori e tessuti; quest’ultimi sviluppati all’insegna del riciclo dei materiali e della sostenibilità.
L’innovativo tessuto upcycled REWIND, detenuto in esclusiva da House of Marley, è composto di canapa recuperata e cotone organico, combinati a fibre ottenute da bottiglie d’acqua riciclate ed è rifinito usando coloranti a base d’acqua e rivestimento TPU biodegradabile, per una maggiore durata e resistenza all’usura.
La nuova collezione House of Marley offre una superiore esperienza della musica, convogliando oltre 30 anni di expertise nel settore.
I prodotti audio House of Marley, cuffie, auricolari e sistemi audio, costruiti utilizzando legno certificato FSC, tessuti organici e materiali riciclati, portano tutti la firma del Sound Marley: caratterizzati da bassi fluidi e potenti, medi sorprendentemente presenti, alti enfatizzati e in grado di dar vita alla propria musica preferita. Ogni dispositivo, inoltre, è sottoposto a una specifica sintonizzazione in base a dimensioni, forma e materiale.
Rohan Marley ha dichiarato:
“Quando abbiamo iniziato, abbiamo fatto una promessa ai fan Marley e ci siamo presi un impegno verso il nostro pianeta. Oggi, con la creazione di prodotti audio che riflettono il nostro impegno per un movimento globale ed esprimono il nostro amore per la musica, l’ambiente e le persone, stiamo continuando a lavorare intensamente per mantenere questa promessa“.
House of Marley dona il cinque per cento dei profitti annuali a 1Love.org, il movimento globale avviato dalla famiglia Marley, che promuove iniziative e cause benefiche focalizzate sui giovani, il pianeta e la pace.
Inoltre, House of Marley Italia ha avviato una collaborazione con l’associazione SOS Villaggi dei Bambini, organizzazione internazionale impegnata sin dal 1949 nell’accoglienza di bambini privi di cure e nello sviluppo di programmi di rafforzamento familiare.
House of Marley e Replay, inoltre, hanno rinnovato l’accordo per la distribuzione della nuova collezione 2013 di auricolari e di cuffie Marley, che sarà disponibile per tutti gli appassionati di musica, dal prossimo settembre.
Una ricerca europea MasterCard rivela che, il 52% degli italiani, tra i 18-60 anni, preferisce pagare con le carte di pagamento. Inoltre, il 91% degli intervistati in vacanza porta con sé la propria carta, percentuale che scende invece al 60% quando sono a casa.
MasterCard sosterrà, in Italia, il #NoCashTrip, un progetto pensato per il mercato italiano realizzato in collaborazione con No Cash Day, a conferma della crescente importanza dei micropagamenti e della maggiore propensione da parte dei consumatori a utilizzare gli strumenti di pagamento elettronico anche per piccoli importi, soprattutto in vacanza.
Alcuni bloggers percorreranno l’Italia, invitando i consumatori a vivere senza contanti giorno per giorno, tenere sotto controllo le abitudini di spesa e condividere le esperienze a livello sociale attraverso originali contenuti multimediali. I bloggers coinvolti inoltre vivranno senza mai usare denaro contante e sperimentando sul campo le ultime innovazioni tecnologiche nel campo dei pagamenti elettronici come i pagamenti contactless e NFC.
Il #NoCashTrip partirà il1 luglio 2013. Sarà possibile seguire tutte le novità sul sito nocashday.org, e anche sul canale Facebook e Twitter @MasterCardIT con l’hashtag #NoCashTrip e #NoCashSummer.
In concomitanza con la campagna, MasterCard Europe lancia il blog di Tumblr “A World Beyond Cash.” La piattaforma ospiterà per tutta l’estate i diari dei bloggers che vivranno esperienze No Cash in tutta Europa, con testimonianze e considerazioni sulla vita senza contanti.
La ricerca MasterCard evidenzia i principali motivi per cui i consumatori scelgano di pagare con carta durante le vacanze sono: la praticità (65%), la paura di essere derubati (41%), la sicurezza (38%), non avere contanti con sé (37%), la velocità del pagamento (34%) e un migliore controllo delle spese (30%).
Dalla ricerca risulta inoltre che il 44% degli Europei sono convinti che, grazie ai progressi della tecnologia, i contanti presto apparterranno al passato, una convinzione, questa, che vede gli Italiani più ottimisti rispetto alla media europea: ben il 52%.
Tuttavia, dalla ricerca emerge che solo il 50% dei consumatori europei è consapevole che il contante abbia un costo di gestione che grava su ogni individuo.
Il tempo libero in vacanza è l’elemento più importante: il 51% degli Europei (47% degli Italiani) ritiene che cercare uno sportello per il prelievo del contante mentre si trova in vacanza sia una perdita di tempo.
Vi sono comunque piccole spese per le quali gli Europei esitano ancora a utilizzare la carta di credito preferendo più spesso il contante: per esempio cartoline (85%), gelati o snack (84%), mance per i camerieri (83%), taxi (77%) o anche souvenir (61%).
La guerra dei social network non conosce fine. Facebook vs Twitter, Instagram vs Vine: la sfida tra i colossi del web passa attraverso il video.
Kevin Systrom, CEO di Instagram, ha presentato, dal quartier generale di Facebook, la novità per la sua creatura: Instagram introduce i video per tutti i suoi utenti, migliorando così il proprio servizio.
La comunità degli Instagrammers potrà condividere i momenti più belli della propria quotidianità, non solo con le foto, ma anche con dei video.
Ogni utente, della famosa app di proprietà di Facebook, attraverso un semplice pulsante potrà realizzare video di 15 secondi, più del doppio dei sei secondi del suo principale concorrente, Vine, applicazione di proprietà di Twitter.
I video, come per le foto, potranno essere migliorati con tredici filtri, ognuno dei quali avrà un effetto diverso: Normal, Stinson, Helena, Vesper e Moon filter. Inoltre, gli utenti potranno aggiungere la propria posizione ed una didascalia, condividendo i video, facilmente, su tutti i principali social network, Facebook, Twitter, Tumblr e Foursquare.
La novità introdotta da Instagram anticipa quello che sarà il futuro di Internet: secondo diverse ricerche, nei prossimi anni, il web sarà video.
I dati della quarta edizione dell’Ericsson Mobility Report, presentati di recente a Stroccolma, sottolineano come il futuro della mobile broadband sarà principalmente video.
Nel 2018, il traffico dati generato dai video sarà pari al 50% del traffico dati totale, superando quello dei social network. Il tutto sarà possibile anche grazie alla sviluppo della tecnologia LTE, che prossimamente coprirà il 60% della popolazione mondiale.
Instagram, con16 milioni di foto condivise, 130 milioni di utenti e un miliardo di likes al giorno, è la più famosa applicazione di photosharing. Il servizio, con l’introduzione dei video, coinvolgerà un’ulteriore fetta di utenti digitali, desiderosi di comunicare, catturare e condividere la propria quotidianità, in modo sempre più smart.
Instagram è attualmente disponibile per smartphone e tablet iOS sull’App Store di Apple e per i dispositivi Android su Google Play. Successivamente arriverà la versione per i device Windows. Il mondo BlackBerry dovrà attendere ancora molto, prima di condividere video made in Menlo Park.
La Mobility è una priorità nelle agende dell’innovazione, il suo ruolo è fondamentale per le imprese italiane per superare questo particolare periodo di contrazione economica. Smartphone, tablet e app sono diventati strumenti essenziali nelle strategie aziendali.
La ricerca dell’Osservatorio Mobile Device & Business App della School of Management del Politecnico di Milano, Mobile Enterprise: tap your Business!, ha evidenziato il grado di adozione nelle grandi aziende e nelle PMI del trinomio composto dai nuovi Mobile Device, le Mobile Business App e gli Enterprise Application Store.
Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Device & Business App, ha dichiarato:
“Il 57% delle imprese ha già introdotto New Tablet per una o più famiglie professionali e il 35% utilizza già anche Business App, cioè applicazioni sviluppate specificatamente per i device mobili, tablet e smartphone in primis: nel breve-medio termine diventeranno, rispettivamente, il 90% e il 96%. Inoltre, il 58% delle imprese che hanno già introdotto delle Mobile Business App ha adottato anche una piattaforma di Enterprise Application Store, cioè un Application Store interno, aziendale, finalizzato alla gestione delle applicazioni e dei device mobili usati dal personale”.
Le PMI sono restie a investire nell’IT ma 1 su 3 ha adottato i New Tablet, destinandoli nel 63% dei casi di adozione alla forza vendita. La penetrazione delle Mobile Business App si ferma però al 25% delle PMI e di queste solo un 46% ha adottato un Enterprise Application Store.
Nelle grandi aziende, l’utilizzo dei New Tablet si è diffuso tra il top management: nel 2012, il 64% dei CIO li ha forniti a Executive & C-level e un altro 12% li introdurrà nel breve periodo. Anche il Personale di Vendita in parte li sta già utilizzando o li utilizzerà in futuro, e la velocità di adozione per questa figura professionale risulta, negli ultimi tre anni, molto elevata.
Le App di Sales Force Automation, sviluppate ad hoc per supportare specifici processi di vendita e merchandising, sono utilizzate dal 59% delle aziende; mentre le App di Field Force Automation, sviluppate per supportare specifici processi operativi sul campo, si attestano al secondo posto con il 41% di diffusione. Le App di Personal Productivity, che permettono di visualizzare informazioni e report aziendali e produrre documenti, sono tra le App che verranno maggiormente adottate in futuro.
Sempre più aziende sposano il paradigma del Bring Your Own Device: il numero di grandi imprese che permettono l’utilizzo di dispositivi personali per attività lavorative è raddoppiato, passando dal 20% del 2012 al 45% del 2013.
Open Sky, il principale fornitore di servizi satellitari in Europa, e Confagricoltura hanno siglato un accordo per portare internet in un segmento produttivo così avanzato come quello agricolo.
La banda larga per tutto il comparto agricolo diventa così finalmente una realtà.
Le linee guida di questo accordo sono state presentate all’interno dell’Assemblea Generale e Meeting dei direttori, organizzato da Confagricoltura a Torre in Pietra.
L’evento ha visto la partecipazione del ministro alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo e di Mario Guidi e Luigi Mastrobuono, rispettivamente presidente e direttore generale di Confagricoltura.
Le tecnologie dedicate al terzo settore ci sono ma quello che spesso manca è la possibilità di accedere alla banda larga, penalizzata proprio nelle aree rurali.
Ma Open Sky è la soluzione che porta la connessione a internet via satellite fino a 20 mega in qualsiasi parte del territorio nazionale, anche nelle aree bianche e quelle tipicamente non coperte da Adsl e lontane dalle centrali telefoniche.
La convenzione prevede per tutti gli associati un mese di abbonamento gratuito per i nuovi profili Flat, che permettono una navigazione illimitata.
Accedere alla promozione è semplice: basta selezionare il profilo desiderato dalla pagina web dedicata alla convenzione e seguire le indicazioni.
Zoorate, web company specializzata in social commerce, pone, al centro delle proprie soluzioni enterprise e ready-to-use, l’opinione dei clienti, diventati fondamentali nello sviluppo di prodotti e servizi per l’ecommerce.
La crescita del commercio elettronico in Italia non conosce ostacoli, confermando il trend positivo degli ultimi anni.
Gli eShopper italiani, grazie alla massiva diffusione di smartphone e tablet, sono cresciuti del 50% rispetto al 2012.
Le abitudini di acquisto dei consumatori si sono evolute di pari a passo all’introduzione di nuove tecnologie: lo shopping, dalle strade metropolitane, si è trasferito in piazze digitali, passando per i social media e il mobile commerce.
Il passaparola risulta essere molto importante per districarsi nel mare magnum delle piattaforme di commercio elettronico, oggi, infatti, i consumatori sono sempre più informati su prodotti, servizi e brand, e più consapevoli nel processo d’acquisto.
Abbiamo intervistato, Matteo Hertel, CEO di Zoorate, che presenta la nuova piattaforma Feedaty, realizzata grazie all’esperienza dell’azienda, maturata nell’ambito dell’e-commerce e del social commerce.
Acer Aspire R7 è un notebook rivoluzionario notebook caratterizzato da uno schermo full HD 1920×1080, pensato per uno stile di vita digitale moderno.
Aspire R7 rende l’utilizzo del touch screen e la digitazione più intuitivi e naturali. Il suo design ergonomico consente agli utenti di esplorare e reinventare il loro modo preferito di interagire con la tecnologia.
Il notebook si adatta alle esigenze dei nuovi utenti digitali: con quattro differenti tipi di interazione, l’R7 può facilmente essere usato come notebook tradizionale, pad, display o nell’esclusiva modalità “Ezel”, che permette allo schermo di scorrere sulla tastiera e fermarsi in diverse posizioni.
Taylor Bogaard, Product Manager Acer, ci spiega, nel video, quelle che sono le caratteristiche principali del nuovo Aspire R7.
Acer Aspire R7 è stato insignito del premio Red Dot Design Award, uno dei riconoscimenti più ambiti, che testimonia l’eccellenza nella progettazione di un prodotto.
Il premio internazionale viene assegnato ogni anno da una giuria di 37 esperti designer presso il Design Zentrum Nordrhein Westfalen in Germania. Per la prima volta quest’anno la giuria è stata coordinata dal guru del design Jimmy Choo.
Mainstreaming ha lavorato sin dall’inizio per la creazione di una propria Content Delivery Network capace di distribuire contenuti multimediali ad alta definizione in tempo reale in tutta Italia ed Europa.
Secondo stime Nielsen, nel terzo trimestre del 2012, gli americani hanno visto la tv online sette ore al mese percentuale ancora lontana dalle 148 ore mensili trascorse davanti alla tv tradizionale; il dato, tuttavia, costituisce il 37% in più rispetto al 2011.
Le connected tv, in questo ultimo anno, hanno maturato una significativa attenzione che è destinata a crescere sempre di più. Gli utenti, infatti, trascorrono in media 2,7 ore al giorno nella visualizzazione di contenuti video su qualsiasi dispositivo.
Tale fenomeno dimostra come il video online sia destinato ad espandersi in maniera importante. Per questo motivo, la struttura tecnologica con cui è stata progettata la piattaforma di Mainstreaming funziona in modo tale che le richieste per i contenuti vengano automaticamente indirizzate alla posizione più vicina, in modo che il contenuto venga deliverato il più velocemente possibile e con le migliori prestazioni.
La piattaforma di video hosting di MainStreaming, grazie ad un’interfaccia semplice ed intuitiva, permette di creare il proprio canale video online in pochi istanti.
Se YouTube, nella storia del video online, ha stabilito una visione condivisa dell’esperienza, ora il video online si sposta dalla camera da letto alla sala riunioni, alzando la linea di importanza sul modo di comunicare.
Le aziende cominciano a riconoscere la necessità di avere strumenti personalizzati in grado di supportarli: per questo Mainstreaming offre consulenza strategica per il coordinamento e la gestione di contenuti multimediali condivisi all’interno del sistema organizzativo.
Il video online sta diventando per i brand una componente integrata del marketing mix. Le nuove tecnologie stanno costringendo le media agency a riconsiderare i loro modelli di business in quanto il pubblico sta migrando verso nuovi canali media. La crescita rapida di dispositivi connessi ad internet sta infatti aggiungendo una nuova dimensione alla pubblicità.
Mind the Bridge, in occasione del 43° Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, lancia il nuovo programma Executive.
L’associazione, al convegno nazionale dal titolo “Scateniamoci”, presenta il suo programma per aiutare imprenditori e manager a riavviare percorsi di crescita e di innovazione.
L’Italia è una macchina che non sa più crescere e che occorre rianimare attraverso la contaminazione tra imprese dei settori maturi e startup ad alto contenuto tecnologico.
Il mondo aziendale italiano, infatti, in questa particolare congiuntura economica, è in netta crisi ma, nei primi 6 mesi dal lancio del Decreto Sviluppo bis, vede la nascita di 736 startup e migliaia di nuovi progetti di impresa.
Alberto Onetti, Presidente di Mind the Bridge, ha commentato: “In questi ultimi mesi abbiamo ricevuto tantissime richieste e dimostrazioni di interesse, non solo da parte di startup ma anche da parte di imprese avviate e manager, per un percorso di crescita in Silicon Valley. Per questo motivo oggi diamo vita a un nuovo programma Executive di due settimane attraverso il quale sarà possibile aiutare manager di aziende esistenti a guardare al proprio business da una prospettiva diversa e con un’ottica internazionale. Non solo supporto alle startup quali agenti di cambiamento come fatto fino a oggi, quindi, ma anche aiuto alle imprese consolidate per far ripartire la macchina dell’innovazione che, come i dati dimostrano, risulta ferma da tempo”.
La necessità di una contaminazione tra startup innovative e aziende consolidate come volano per la ripresa dell’economia è confermata, come spesso accade, anche dal modello americano. Secondo i dati della Kauffman Foundation, infatti, presentati da Alberto Onetti durante il panel “Ready, Startup, Go! Nuovi ecosistemi per nuove imprese”, negli Stati Uniti le nuove aziende contano solo per il 3% ma creano 3 milioni di nuovi posti di lavoro nel primo anno di vita (il 20% del totale) mentre le aziende esistenti ne perdono in media 1 milione ogni anno.
Allo stesso modo anche il nostro paese soffre di un posizionamento prevalente su settori maturi che determina un continuo calo dell’economia reale (18,6% del PIL, era il 21% nel 2000). Il peso dei settori innovativi è ancora troppo basso (2-6%), tuttavia sono incoraggianti i segnali di cambiamento che vengono proprio dal mondo delle startup.
Alberto Onetti, ha concluso:
“I tanti imprenditori che ci vengono a trovare nell’incubatore a San Francisco apprezzano moltissimo la possibilità di contaminarsi con i progetti che partecipano alla nostra Startup School: il programma Executive procederà in parallelo con la scuola e con i programma di accelerazione. Applicheremo ai business esistenti quello che viene chiamato il “lean approach” aiutandoli a pensare in maniera destrutturata per trovare nuove opportunità e mettere a frutto il talento italiano che da diverso tempo a questa parte si è un po’ smarrito”.
Il programma, organizzato in sessioni di 2 settimane ciascuna per un massimo di 15-20 partecipanti, sarà calendarizzato in modalità custom-based sulla base delle specifiche esigenze delle aziende e aperto agli imprenditori di tutto il mondo al fine di offrire un’atmosfera internazionale in cui il pensiero creativo possa contaminarsi con l’esperienza e il saper fare delle imprese consolidate.